Activision Blizzard pagherà 54 milioni per la causa sulla discriminazione
La causa aperta nel 2021 dallo stato della California per via delle discriminazioni all'interno di Activision Blizzard è giunta al termine
Vi ricorderete certamente del putiferio iniziato nell’estate nel 2021 per Activision Blizzard King. Come venuto a galla, la compagnia è stata sommersa per anni da pratiche sessiste e discriminatorie nei confronti delle donne all’interno degli uffici ABK. Si partiva da una paga inferiore per i dipendenti femminili sino a giungere ad abusi e violenze di ogni tipo.
Lo stato della California, il 20 luglio 2021, denunciò ufficialmente ABK, esplicitando anche come i “piani alti” dell’azienda fossero al corrente della situazione a dir poco tragica, ma chiudessero gli occhi quando le donne venivano molestate. Anche il CEO, Bobby Kotick, venne accusato di essere a conoscenza della situazione creatasi ma di non aver mosso un dito per fermarla.
Non è possibile ripercorrere tutta la serie di denunce, proteste e commenti scaturiti a seguito di questo gargantuesco scandalo. Se l’immagine pubblica di ABK sprofondava, in quel periodo non navigava ancora in acque tranquille nemmeno per quanto riguarda il lato videoludico. Giusto per ricordare un fallimento, l’annuncio di Diablo Immortal risale alla Blizzcon 2018.
Sebbene Kotick, come molti dipendenti senior, abbia sempre negato di aver saputo a riguardo di qualsiasi abuso o violenza perpetrata, sappiamo che nel 2024 lascerà la compagnia. Questo poiché è ormai terminata l’epopea dell’acquisizione di Activision Blizzard King da parte di Microsoft, e fra i cambiamenti annunciati vi è proprio la sostituzione di Kotick.
Activision Blizzard accetta di pagare 54 milioni di dollari per la causa contro lo stato della California
Di recente però, come riportato da VentureBoat, il CRD (California Civil Right Department) e Activision Blizzard sono giunte ad un accordo sulla causa per discriminazione. La CRD ha dichiarato come nessuna corte o alcun organo d’indagine indipendente sia riuscito a motivare le accuse di abusi sessuali e maltrattamenti di ogni genere all’interno della compagnia.
Inoltre, si è aggiunto come i “piani alti” di Activision Blizzard non avessero alcuna idea di quanto accadesse nella compagnia, e che non abbiano in alcun modo tollerato o permesso tale “frat boy culture”, come viene comunemente definita. Anche le accuse contro Bobby Kotick, secondo il CDR, sono da considerarsi decadute in quanto nessuna prova le conferma.
Sempre secondo l’accordo, ABK pagherà 46.75 milioni di dollari alle dipendenti donne sottopagate dal 2015 al 2020, oltre le spese legali. Activision Blizzard ha rilasciato un commento ufficiale sulla questione, ritenendosi grata dell’accordo raggiunto con il CRD, e promettendo di creare un ambiente di lavoro più sano e dalle pari opportunità.
Quest’anno, come ricordato sopra, l’acquisizione di Activision Blizzard King da parte di Microsoft si è conclusa, e ovviamente Microsoft adesso dovrà garantire equità e rispetto all’interno delle mura di ABK. Augurandosi di non sentire più parlare di questa compagnia per tali questioni, incrociamo le dita per vedere realizzati questi cambiamenti.