La CMA approva in via preliminare l’acquisizione Activision Blizzard
La CMA, organo antitrust britannico, ha dato un primo via libera all'acquisizione Activision Blizzard King da parte di Microsoft.
Ci siamo. Dopo quasi due anni di attesa, l’acquisizione Activision Blizzard King da parte di Microsoft sta per terminare. La CMA, organo antitrust britannico, ha dato un primo via libera alla risoluzione positiva dell’acquisizione, ribaltando la negazione da loro annunciata ad Aprile 2023.
Questa rappresenta una vera e propria lieta notizia, almeno per Microsoft. La CMA, se ricordiamo, era l’unico organo antitrust, a parte la FTC, ad essere completamente contraria all’acquisizione Activision Blizzard King da parte di Microsoft. Nel loro report di Aprile infatti, la CMA aveva completamente negato a Microsoft la possibilità di completare la fusione.
Le ragioni alla base di tale decisione, se ricordiamo, hanno fatto discutere praticamente l’intero mondo videoludico. La CMA aveva negato l’acquisizione sulla base della posizione dominante di Microsoft nel nascente mercato cloud gaming, che in futuro dovrebbe diventare estremamente profittevole.
Secondo la CMA, a Microsoft non poteva essere concesso di ottenere così tanto potere nel mercato cloud portando sotto il loro controllo anche dei grossi marchi quali Diablo o Call of Duty. Microsoft possiede già numerose IP molto appetibili per i distributori di servizi cloud gaming, e dargliene di ulteriori non sembrava accettabile agli occhi della CMA.
Acquisizione Activision Blizzard: la CMA concede un primo lasciapassare
Queste motivazioni, estremamente riassunte, sono state per diversi mesi una vera spina nel fianco per la Microsoft. Moltissimi influencers, esperti del settore, e ovviamente una grossa fetta del pubblico dei gamers, dopo tali dichiarazioni della CMA avevano ormai dato per certo che l’acquisizione non sarebbe andata in porto, se non con un improbabile capovolgimento della situazione.
Sarebbe davvero opportuno stilare un riassunto dei momenti più importanti di questa “lotta” fra Microsoft e la CMA, ricordando ad esempio quando il CEO Microsoft, Satya Nadella, espresse un enorme disappunto in relazione alle decisioni CMA, dichiarando come il territorio britannico non fosse poi così tanto aperto al business.
Potremmo anche sottolineare il ricorso di Microsoft presso il CAT, una sorta di tribunale “controllore” della CMA, nel corso del quale gli avvocati Microsoft dimostrarono come la CMA non avesse dato peso alle nuove proposte sull’acquisizione, come le concessioni fatte a Nvidia e altri concorrenti nel mondo del cloud gaming.
Anche il successo di Microsoft in tribunale contro la FTC ha impedito che la CMA potesse trovare un’alleato, della cui solidità non è questa la sede per discutere, per “bloccare l’avanzata” di Microsoft. Fra le varie concessioni fatte da Microsoft per non far crollare l’acquisizione Activision Blizzard King, c’è da ricordare assolutamente l’accordo con Ubisoft.
Questo accordo, completamente basato sulla vendita dei diritti di cloud streaming dei titoli Activision Blizzard King a Ubisoft da parte di Microsoft, si è rivelato un fattore fondamentale per arrivare ad oggi e poter vedere l’acquisizione praticamente approvata e conclusa.
Entro gli inizi d’ottobre, la CMA dovrebbe concedere il totale via libera
Giusto per citare alcuni dei paletti messi dalla CMA, l’organo antitrust ha dichiarato come, affinché l’acquisizione Activision Blizzard King vada in porto, Microsoft non potrà avere alcun controllo sui diritti cloud venduti a Ubisoft, e non potrà nemmeno acquistare alcuna “parte” di Ubisoft per i prossimi dieci anni.
Sebbene si tratti, come detto, di un lasciapassare preliminare, e la CMA non abbia ancora terminato il suo controllo sulla questione, ormai siamo davvero giunti alla fine di questo storico percorso, sul quale sicuramente si discuterà per anni ed anni a venire, considerando di come si tratti della più grande acquisizione del mondo dell’intrattenimento mai fatta nella storia.
Ad ogni modo, l’acquisizione Activision Blizzard King viene ormai considerata conclusa e inevitabile da moltissimi; la CMA dovrebbe infatti decidere in maniera definitiva entro l’inizio di ottobre, con il limite massimo del 18 ottobre 2023. Ci si pone dinanzi un futuro molto prossimo ove Microsoft possiederà franchise quali Crash, Diablo, Spyro, WoW e moltissimi altri.
Potremmo chiederci se questa sia la scelta giusta, come si plasmerà l’industria del gaming nei seguenti anni, se Microsoft riuscirà a gestire a fondo i nuovi team acquisiti senza andare incontro a disastri quali Redfall. Per adesso, in casa Activision Blizzard si festeggia, con il CEO Bobby Kotick che invia una lettera di aggiornamento ai dipendenti ABK sulla questione.