A Square Enix non bastano gli incassi in Giappone

Gli incassi dalle vendite in Giappone non sono più abbastanza per Square Enix, non riesce a ricavarne profitti

Square Enix è una delle compagnie più note dell’industria videoludica del Giappone, da sempre in prima linea nella produzione di JRPG e molto gettonata anche nelle vendite “in casa”. Serie come Dragon Quest e Final Fantasy hanno sempre ricavato eccezionalmente in madrepatria, con la prima tanto popolare da essere affine ad una festività nazionale più che a un videogioco, con innumerevoli persone assenti da lavoro al dayone di un nuovo Dragon Quest. Nonostante questa situazione al limite dell’assurdo, a Square Enix le vendite in Giappone non bastano più per recuperare sugli investimenti.

Square Enix Giappone

Stando al report annuale del 2022, la compagnia lamenta molta difficoltà per IP che puntano principalmente sul pubblico giapponese, dando la colpa all’invecchiamento dell’area demografica. Cita come per riuscire a recuperare sugli investimenti e ricavare profitti sia ormai essenziale puntare a giochi dal successo globale.

Due esempi forniti consistono nelle due più rilevanti IP SEGA del momento, cioè Persona e Yakuza/Like a Dragon. Grazie all’esplosione in popolarità nel mercato occidentale, le due serie di JRPG (per quanto Like a Dragon sia diventato un JRPG solo al settimo capitolo) han prodotto ricavi notevoli. Square Enix punterà quindi a creare titoli più “globali”, per quanto in realtà non si tratta di una novità vera e propria, considerando che Final Fantasy è il JRPG di punta in Occidente.

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