TikTok: Oracle ha iniziato a revisionarne il codice
La notizia arriva direttamente Shou Zi Chew, CEO della società cinese proprietaria del popolare social network.
Il destino di TikTok negli Stati Uniti rimane incerto in seguito alle accuse secondo cui i dati dei cittadini statunitensi sarebbero stati registrati e utilizzati da ByteDance Ltd, società a cui fa capo il noto social network, per scopi che trascenderebbero la mera profilazione, alludendo alla sussistenza di rapporti di collusione con il governo cinese.
Sembrerebbe tuttavia che qualcosa inizi ora a muoversi per sbloccare la situazione.
Oracle, multinazionale informatica con sede ad Austin, in Texas, sotto incarico del governo e della stessa ByteDance, avrebbe iniziato infatti i lavori di revisione del codice sorgente di TikTok al fine di indagare l’effettivo meccanismo di registrazione dei dati degli utenti statunitensi, informazioni che d’ora in poi dovranno essere archiviate esclusivamente alla società texana.
Per evitare di incorrere in problemi analoghi anche in Europa, Shou Zi Chew, CEO di TikTok, ha inoltre dichiarato che il suo team è già al lavoro a una soluzione di stoccaggio dei dati sensibili simile a quella adottata negli negli Stati Uniti anche sul territorio europeo, annunciando la costruzione di tre data center divisi tra Irlanda e Norvegia.
TikTok e gli Stati Uniti: la situazione è critica
Nel corso del Qatar Economic Forum di martedì 23 maggio 2023, Shou Zi Chew ha inoltre ribadito alle telecamere di Bloomberg la totale estraneità della società a fatti di spionaggio nei confronti dei cittadini statunitensi:
Il governo cinese non ci ha mai chiesto di fornirgli dati di cittadini statunitensi, cosa che comunque non avremmo mai fatto. Continueremo a investire sulle nostre tecnologie per mantenere in totale sicurezza i dati degli utenti.
ByteDance, una delle startup più importanti al mondo, si trova da anni in una situazione critica e in rotta di collisione con gli Stati Uniti, rischiando il ban del suo prodotto di punta, TikTok, in uno dei territori più importanti del mercato internazionale.
La causa degli attriti sarebbe una possibile collusione tra la società proprietaria di TikTok e il governo cinese, al quale, secondo l’accusa degli USA, sarebbero stati forniti dati sensibili di cittadini americani a scopi ignoti.
La società cinese si è tuttavia sempre difesa, dichiarando non solo di essere completamente estranea a uno scenario di questo genere, ma dimostrando inoltre la volontà di cooperare con il governo statunitense al fine di fugare ogni dubbio sulla questione.