MacOS 14: cosa c’è di nuovo in “Sonoma”?
Dalla città dello stato della California arriva il nome per la nuova iterazione del sistema operativo di Apple, macOS 14 Sonoma. Vediamo che novità porta, o, meglio, porterà.
Apple ha annunciato ieri macOS 14, nuova iterazione del software per tutta la famiglia Mac che prende il nome di Sonoma, nomea rubata ad una cittadina californiana, come da tradizione per i sistemi operativi legati ai laptop di Cupertino.
Disponibile come sempre come aggiornamento gratuito per tutti gli utenti Mac, dovrebbe arrivare in autunno e portare una manciata di nuove feature e miglioramenti che, se me lo concedi, ti voglio illustrare in semplicità qui, anche solo per un piccolo recap di quello che si è visto e si sa di macOS 14 appunto.
macOS 14: widget, screensaver e… una “game mode”??
Apple spinge molto sui widget in questo 2023 e durante la presentazione vista al WDCC 2023 se ne sono visti di molto interessanti (se ti serve un piccolo recap di tutto quello che si è visto, puoi andare qui). Per selezionarli ora basta andare nella galleria widget apposita, come quella che si trova nei vari iOS, e trascinarli sul desktop. Si potrà perfino usare “Continuity” per accedere ai widget che già usiamo su iPhone o iPad.
A livello di interazione questi widget non introducono nulla di assolutamente nuovo in macOS 14, ma ciò significa che potrai, ad esempio, confermare un promemoria o lanciare determinate shortcut senza dover lanciare un app separata.
Con macOS 14 puoi posizionare questi widget dove vuoi sul desktop e, essendo Apple, questi si collocherano nel modo migliore e meno invasivo per il tuo utilizzo. Per mantenere alta la produttività, inoltre, questi si sfocheranno nello sfondo nel momento in cui hai un’altra app che stai utilizzando e sulla quale ti stai focalizzando, e lo faranno prendendo elegantemente le sfumature colore del tuo sfondo.
Il ritorno degli screensaver in macOS 14
Il tuo Mac ha già degli screensaver, sì, ma metterei la mano sul fuoco nel dire che forse non li stai utilizzando molto. Con macOS 14 Sonoma questo non è più un problema, perché Apple sta rinnovando l’enfasi su questi a livello di UX.
Questi infatti finalmente si allineano a quanto si vede già su Apple Tv, cosa tutt’altro che negativa: saranno quindi foto aeree di metropoli brulicanti di vita a costellare il tuo schermo, e anche questi, come i widget visti prima, scompariranno lentamente nel background del tuo Mac quando tornerai attivo.
Alcune/i vedono in questo “porting” la voglia di arrivare, nella prossima generazione o quella ancora successiva, ad utilizzare monitor OLED nei suoi dispositivi. Questo perché uno schermo OLED soffre proprio nel momento in cui un immagine è troppo a lungo statica su di esso.
Porting più facili e la sorpresa “game mode”
Sembra che Apple sia sempre più seria nel voler portare un po’ di gaming sulla sua linea Mac e, se macOS 13 Ventura si concentrava nell’upscaling, macOS 14 Sonoma mira a migliorare le performance e portare vicina a zero la latenza.
Una nuova feature chiamata Game Mode, infatti, rende task primaria per GPU e CPU la gestione del gioco che stai giocando, lasciando in background, a basso consumo, tutte le task secondarie che, ovviamente, non stai seguendo. Questa feature sembra insomma voler sfruttare ogni goccia della potenza dell’hardware.
Interessante anche di quanto si dovrebbe ridurre la latenza quando si utilizzano le Airpods e il raddoppio del sample rate Bluetooth quando si usano controller PlayStation o Xbox. Apple ha voluto anche citare una selezione di giochi che dovrebbero ricevere un porting su Mac, tra i quali No Man’s Sky e Stray.
Diverse le feature relative alle videoconferenze su macOS 14
È inutile negare che gran parte della nostra vita quotidiana ruoti, a volte perfino troppo violentemente, attorno a riunioni, meeting e conferenze digitali. In queste situazioni, sarà capitato forse anche a te, la tua voce e ciò che stai cercando di far passare quasi scompare in mezzo a tutto quello che stai mostrando e streammando.
Ecco quindi il cosiddetto “Presenter Overlay”, nuovo strumento creato apposta per evitare il più possibile la perdita di informazioni essenziali durante una videocall su macOS 14 e che prevede una serie di strumenti che saranno già inclusi nei controlli video del Control Center di questo nuovo macOS.
Le modalità saranno due, e sono chiamate “Overlay piccolo” e “Overlay grande”: mentre la prima piazza il tuo bel volto dentro uno stilosissimo rotondetto che puoi trascinare in giro per lo schermo, la seconda trasforma la call nella sezione di previsione meteorologica di un qualsiasi tg.
In questa modalità infatti ciò che presenterai comparirà dietro di te e, fra le altre cose, potrai usare delle gesture per avviare determinate reazioni a schermo, come dei fuochi d’artificio, dei palloncini e tanto altro (pronta/o a rovinare/farsi rovinare ogni singola call d’ora in poi)?
Safari potenziato
Apple ha dichiarato che su macOS 14 Sonoma, Safari sarà il browser più veloce del mondo grazie ad alcuni miglioramenti dietro le quinte, soprattutto al Webkit rendering engine. Safari includerà anche una feature che, se sei utente Chrome, già conosci, ossia la possibilità di separare le sessioni di utilizzo del mac tramite l’uso di profili.
Potrai quindi mantenere i tuoi cookies, i tuoi dati di navigazione, i tuoi gruppi di schede, le tue estensioni e ogni altro elemento essenziale semplicemente creando profili separati. Apple sembra anche volersi avvicinare, con macOS 14, ad una visione più “app” dei siti che si visitano con Safari.
Con il comando “Aggiungi al dock”, infatti, i siti che visiti potranno essere resti alla stregua di app native, con una barra di comando semplificata e, appunto, una UX molto più simile a quella che si esperisce di fronte all’utilizzo di applicazioni vere e proprie. Sì, praticamente è la versione rinnovata e migliorato di “Aggiungi nella Home” di iPhone.
Altri piccoli ma essenziali aggiornamenti sono legati ai tracker URL, ora disattivati di default, e alle cosiddette passkeys che, una volta aggiunte a Safari, possono essere scambiate con un tuo contatto con semplicità. Stesso discorso varrà per le password del nostro portachiavi iCloud.