Google I/O 2023: il dominio delle IA

PaLM 2 e Bard: il futuro è delle intelligenze artificiali.

Google I/O 2023

Il Google I/O 2023 si è concluso lasciandoci con un unico pensiero: il futuro è delle intelligenze artificiali, che lo si voglia oppure no.

La presentazione ha mostrato pubblicamente alcune delle funzionalità più incredibili basate su IA che la società pubblicherà nel corso dei prossimi mesi, tra cui spiccano indubbiamente il nuovo modello di linguaggio PaLM 2, le migliorie a Bard (il ChatGPT di Google) e una serie di IA generative che potenzieranno enormemente Google Workspace.

Il rilievo che avrebbero avuto gli algoritmi di IA all’interno della presentazione sono stati ampiamente preannunciati in apertura al Keynote, nel corso dell’esibizione musicale di Dan Deacon, alle cui spalle, sul grosso schermo a LED, si sono susseguite una serie di immagini psichedeliche generate utilizzando un modello di IA text-to-video creato da Google.

Google I/O 2023 e le intelligenze artificiali

PaLM 2

Google ha svelato al mondo l’ultima versione del suo LLM (Large Language Model, modello di linguaggio di grandi dimensioni), che sarà utilizzata all’interno dei suoi chatbot e di tutti gli altri servizi di intelligenza artificiale testuali della società.

Stando alle dichiarazioni della società, PaLM 2 esiste in ben quattro versioni differenti, con la minore, chiamata Gecko, in grado di funzionare anche in ambiente mobile. Il nuovo LLM è addestrato con oltre 100 lingue e possiede superlative capacità matematiche e creative.

La società ha inoltre presentato Med-PaLM 2, una versione speciale del software dedicata esclusivamente al lavoro in ambito medico.

Secondo quanto dichiarato, questo particolare LLM sarebbe stato già valutato come accurato 85% da parte dello US Medical Licensing, tuttavia la volontà di Google è quella di far sì che l’IA arrivi a essere addirittura in grado di elaborare diagnosi con la semplice analisi di una foto o di un video.

Google Bard

Google Bard è già disponibile in fase di test per chiunque abbia modo di accedere alla lista di attesa istituita dalla società, da fine 2023 sarà però finalmente possibile per chiunque mettere le mani sulla sua versione 2.0 appena annunciata, molto più potente e abile nella scrittura di testi e codice.

La nuova versione di Bard sarà guidata da PaLM 2 e verrà presto resa disponibile a tutti in più di 180 paesi, con tanto di supporto al giapponese e al coreano. Altre 40 lingue sono in dirittura di arrivo, tra cui l’italiano.

Bard, disponibile anche in Dark Mode, sarà inoltre perfettamente integrato con Google Search e Google Maps e con molte applicazioni del Google Workspace, con la possibilità di inviare rapidamente i risultati forniti da esso a Gmail, Fogli e Documenti.

Google Search, AI Snapshot e la verifica delle immagini

Lo stesso motore di ricerca, vero cavallo di battaglia di Google da sempre, subirà enormi cambiamenti grazie all’implementazione delle nuove IA di Google basate su PaLM 2 e Bard.

Oltre ai canonico funzionamento di restituzione di risultati in base alla ricerca di parole chiave, Google Search sarà in grado di sfruttare la potenza delle intelligenze artificiali per proporre all’utente risultati personalizzati fornendo una sorta di specchietto riassuntivo circa le informazioni ricercate.

La società chiama questa funzione (che assomiglia a quanto introdotto da Microsoft in Bing ma sotto steroidi) AI Snapshot: in sostanza, chiedendo a Google qualsiasi cosa, questo non solo restituirà una serie di siti in cui poter trovare le informazioni che cerchiamo, ma nella porzione superiore della pagina mostrerà tutta una serie di informazioni riassuntive e consigli per aiutarci con le nostre necessità, analizzandone pro e contro e contestualizzandoli in base ai nostri interessi.

Oltre a questo, Google implementerà un nuovo sistema di verifica delle immagini che garantirà all’utente la possibilità di ottenere maggiori informazioni sulla loro origine; basterà selezionarle e cliccare su un’opzione chiamata About this photo e il sistema effettuerà un check della rete, confrontando dati di indicizzazione al fine di comprendere la provenienza dell’immagine e l’eventuale sua natura artificiale.

Duet AI: la carica delle IA generative in Google Workspace

Help me write. Questo il nome della funzionalità basata su IA generativa testuale che sarà introdotta in Gmail e Google Documenti entro la fine dell’anno. Come spiegato durante il Google I/O 2023, aprendo una piccola finestra dedicata sarà possibile chiedere al software di riassumere per sommi capi il contenuto di messaggi o di generare in automatico porzioni di testo a partire da semplici indicazioni.

Help me write sarà inoltre in grado di generare intere nuove email a partire da altre scritte in passato, rielaborandone i messaggi e suggerendo soluzioni testuali alternative.

In sostanza sarà in grado di comprendere contesto e tono di uno scambio avendone già analizzati altri simili in passato, arrivando a suggerire quindi soluzioni di risposta coerenti in automatico. Una funzionalità già discussa nel corso delle ultime settimane in seguito ad alcune demo a cui molte testate specializzate hanno avuto modo di partecipare.

Help me write sarà inoltre integrata successivamente anche in ulteriori applicazioni di Google Workspace come Fogli e Presentazioni, con la possibilità di creare tabelle complesse e slide utilizzando poche e semplici parole chiave. Le immagini saranno generate in pochi istanti grazie alla partnership con Adobe Firefly, banca dati visuale con cui anche Bard dialogherà costantemente.

Ma non è finita qui perché anche Meet verrà potenziato; gli utenti del software dedicato alle riunioni online godranno della possibilità di sfruttare l’IA per prendere appunti testuali in automatico nel corso di un meeting o di rielaborarne i contenuti, ottenendo un riassunto organizzato in maniera ordinata con tanto di formattazioni complesse.

Google Maps

Anche il popolare sistema di mappe e geolocalizzazione di Google subirà una trasformazione, con la possibilità grazie alle IA di visualizzare una sorta di rielaborazione 3D dei percorsi impostati. La funzionalità si chiamerà Immersive View e sarà inoltre in grado di fornire informazioni più precise circa traffico, temperatura e qualità dell’aria della zona in cui ci troviamo.

Google Foto e Magic Editor

Il noto sistema di archiviazione di immagini all’interno dello spazio cloud di Google incontrerà presto le potenzialità di Photoshop grazie all’implementazione di una funzionalità chiamata Magic Editor: un sistema basato su IA con cui sarà possibile in pochi click modificare gli sfondi delle immagini e rimovere elementi indesiderati. Anche Magic Editor dovrebbe essere rilasciato entro la fine del 2023.

Google MusicLM

MusicLM

L’ultima delle tantissime novità in ambito IA presentate da Google in questi giorni è il rilascio in forma sperimentale di un tool chiamato MusicLM; un software basato su intelligenza artificiale in grado di tradurre in musica un prompt di tipo testuale fornito dall’utente. Una delle novità più critiche sotto un profilo etico insieme alle problematiche già sollevate nel corso dell’ultimo anno da altre IA di tipo generativo utilizzate in ambito creativo, come Midjourney e Dall-E.

La società ha tuttavia dichiarato di essere al lavoro con una serie di musicisti per poter dimostrare in tutta tranquillità quanto questa nuova tecnologia non sia qualcosa da combattere ma piuttosto da abbracciare al fine di potenziare i processi creativi.

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