Universal svela i ricavi della distribuzione PVOD
La società ha dichiarato i ricavi derivati dalla sola distribuzione Premium Video On Demand da luglio 2020 a oggi.
Come riportato in prima battuta dal New York Times, alcuni rappresentanti di Universal avrebbero rivelato che i ricavi PVOD domestici (Stati Unici e UK) dello studio, relativamente al periodo 2020-2023, ammonterebbero a circa 1 miliardo di dollari.
PVOD, Premium Video On Demand, è un acronimo che identifica la distribuzione di contenuti cinematografici On Demand in forma di anteprima, in contemporanea alla diffusione in sala e prima dell’uscita dei titoli in streaming e in home video.
Nonostante la notizia non sia stata confermata, sappiamo che dovrebbe essere veritiera in quanto una società quotata in borsa è obbligata per legge a diffondere dati finanziari reali.
La notizia si rivela oltremodo interessante in quanto risulta fondamentalmente impossibile sapere con certezza quali siano i ricavi VOD degli studios; sebbene infatti gli incassi al box office siano facilmente consultabili da chiunque grazie a una serie di database online, non si può dire la stessa cosa riguardo l’On Demand, le cui statistiche sono spesso imprecise e inaccessibili al di fuori delle società stesse.
La rivelazione di questi nuovi dati aiuta inoltre a comprendere maggiormente l’effettiva convenienza della distribuzione in PVOD, metodo di diffusione dei contenuti di assoluto appeal per gli studios per via della possibilità di trattenere circa l’80% dei guadagni, contro il 50% della distribuzione in sala.
L’importanza dei guadagni PVOD per Universal, Focus Features e le sale cinematografiche
I guadagni derivati dal solo PVOD si rivelano di grande interesse anche per la divisione Focus Features di Universal, caratterizzata da produzioni minori che, potendo contare su un successo praticamente garantito in streaming, verranno essere messe in cantiere con molta più leggerezza rispetto a progetti più impegnativi.
Sembrerà inoltre un paradosso, ma il successo della distribuzione in formato Premium Video On Demand potrebbe giovare anche alle stesse sale cinematografiche, uscite ampiamente penalizzate dal periodo di pandemia che ha visto invece l’esplosione della distribuzione in streaming, meccanismo che ha dato il via a una sfrenata competizione tra i maggiori player del settore.
Non solo infatti moltissime persone sono decisamente più propense a spendere 20 dollari per godere di un film al cinema invece che a casa (se ancora non disponibile in abbonamento), ma gli incassi sostanziosi derivati dal PVOD hanno portato tutti gli studios a lasciare da parte l’immediata distribuzione in streaming che ha dominato gli ultimi anni, favorendo finestre cinematografiche più ampie.
Sebbene la situazione sia ancora molto lontana da un ritorno a condizioni pre-pandemia, inversione di rotta che con tutta probabilità non si verificherà mai, queste nuove informazioni lasciano sperare in un futuro un po’ più roseo sia per gli esercenti cinematografici che per tutti gli amanti dell’esperienza in sala.