La SAG-AFTRA si prepara allo sciopero
Il 97,9% dei membri di Screen Actors Guild e American Federation of Television and Radio Artists ha votato in favore di uno sciopero.
I membri di SAG-AFTRA (Screen Actors Guild and American Federation of Television and Radio Artists), associazione americana che rappresenta oltre 160.000 operatori dello spettacolo, sono pronti a scioperare.
Per la precisione, il 97,9% degli artisti rappresentati dall’associazione si è espresso favorevolmente alla possibilità di indire uno sciopero in caso, alla scadenza degli accordi con l’AMPTP, non venga trovato un giusto punto di incontro su temi quali residuals, maggior controllo sulle audizioni svolte in autonomia e sull’uso dell’intelligenza artificiale.
L’autorizzazione di uno sciopero da parte dei membri di SAG-AFTRA giunge parallelamente allo sciopero portato avanti da ormai 6 settimane dai membri della WGA (Writers Guild of America) e due giorni dopo l’annuncio di un possibile sciopero, per gli stessi motivi, da parte della DGA (Directors Guild of America).
Le parole di Duncan Crabtree-Ireland, negoziatore della SAG-AFTRA:
L’autorizzazione allo sciopero significa che siamo pronti a negoziare in maniera più dura in modo da ottenere ciò che i nostri membri meritano. La nostra volontà è di negoziare al fine di raggiungere un accordo di cui possano beneficiare sia i membri della SAG-AFTRA che tutta l’industria.
Senza un cambiamento significativo dei contratti di cinema e televisione presto non sarà più possibile crearsi una carriera sostenibile in questo settore.
SAG-AFTRA, WGA, DGA: le conseguenze degli scioperi
Un maggior controllo sull’utilizzo degli algoritmi di intelligenza artificiale e sulle residuals, royalties che spetterebbero agli artisti qualora le opere che li hanno coinvolti andassero in replica.
Questi i principali punti su cui alcune delle maggiori associazioni americane si stanno battendo, concetti del tutto condivisibili da chiunque non solo operi nel mondo dello spettacolo ma si sia mai trovato in una situazione lavorativa di scarso riconoscimento professionale ed economico.
Per quanto siano di cruciale importanza per i lavoratori dello spettacolo, queste battaglie stanno però già avendo un impatto notevole non solo sull’industria cinematografica e televisiva, con lo slittamento o la messa in stand by di alcune tra le maggiori produzioni in cantiere, ma sull’economia statunitense in totale.
Con il solo sciopero della WGA attualmente in atto Hollywood Reporter ha stimato infatti una perdita di indotto pari a circa 2 miliardi di dollari.
Per capire da dove possa derivare una cifra simile basta fare mente locale e pensare a quanto può valere un singolo giorno di riprese di un film tenendo in conto vitto, alloggio e paghe di troupe composte da centinaia di persone.
Le principali produzioni colpite dallo sciopero (all’8 giugno 2023)
Ecco invece una lista di alcune delle maggiori produzioni americane attualmente in stallo a causa dello sciopero degli sceneggiatori partito lo scorso 2 maggio 2023, un numero di progetti destinato ad aumentare in caso anche SAG-AFTRA e DGA decidessero di mettersi in stop:
- Jimmi Kimmel Live
- The Daily Show
- Abbott Elementary
- Le serie di AMC e gli spin-off di The Walking Dead
- American Dad
- I Griffin
- Andor
- Big Mouth
- Blade
- Cobra Kai
- Evil
- Good Omens
- The Mandalorian
- Gutfeld
- Gli spin-off di Game of Thrones (per ora non House of the Dragon)
- Jeopardy!
- Gli MTV Movie Awards
- Gli Anelli del Potere
- Saturday Night Live
- Stranger Things
- Yellowjackets
- Mission: Impossible – Dead Reckoning Parte Due
Restiamo a questo punto in attesa di capire come evolverà la situazione e quali conseguenze potrebbe avere il mancato raggiungimento di accordi equi tra le associazioni degli artisti e quella dei produttori, l’AMPTP (Alliance of Motion Picture and Television Producers).