Oppenheimer, 160 artisti VFX fuori dai crediti
Come riportato da diverse fonti negli ultimi giorni, sembrerebbe che decine di artisti che hanno lavorato agli effetti visivi di Oppenheimer, il nuovo film di Christopher Nolan, siano rimasti misteriosamente fuori dai titoli di coda. Come mai?
Circa 160 addetti agli effetti visivi sarebbero stati esclusi dai titoli di coda di Oppenheimer, l’ultima fatica del noto regista Christopher Nolan (Interstellar, Dunkirk, Tenet).
Le motivazioni del gesto restano per il momento oscure, non tuttavia è possibile escludere che possa trattarsi di una brutale mossa di marketing atta a convalidare le affermazioni rilasciate dal regista e dai produttori secondo cui il film non conterrebbe alcun impiego di CGI.
Come non molti sapranno però, nonostante un film possa effettivamente essere realizzato evitando del tutto l’impiego di immagini generate al computer mediante software di animazione e modellazione 3D, qualsiasi produzione contiene in realtà decine, se non centinaia, di inquadrature ritoccate con interventi di effetti visivi e compositing del tutto invisibili al pubblico, anche solamente al fine di rimuovere oggetti o estendere i set.
Una pratica consolidata e ampiamente sfruttata soprattutto nell’ambito di pellicole storiche, genere in cui rientra naturalmente anche Oppenheimer, viste le tematiche trattate.
I titoli di coda del film mostrano solamente i nomi di 27 addetti agli effetti visivi, quasi tutti nel ruolo di supervisori, una quantità di senior artists decisamente inusuale se non nel caso in cui sussista anche la presenza di un ben più numeroso team di persone al loro seguito.
Oppenheimer: la produzione non ha accreditato oltre l’80% degli addetti ai VFX
Nonostante i nomi apparsi nei titoli di coda del film siano così pochi, basta fare un giro sul sito di DNEG, lo studio che si è occupato di sviluppare gli effetti visivi del film, per notare come in realtà la lista di artisti che hanno lavorato all’ultimo film di Nolan sia decisamente più lunga, arrivando a toccare più di 160 persone.
Come mai tutti questi artisti non sono stati inclusi nei crediti del film? Purtroppo è impossibile affermarlo con certezza. Un non riconoscimento decisamente grave che potrebbe anche ripercuotersi negativamente sulla carriera di un nutrito gruppo di persone, che non vedrà figurare all’interno del proprio curriculum uno dei film più importanti degli ultimi anni, nonostante vi abbiano lavorato per molti mesi.
Sfortunatamente, il reparto degli effetti visivi è uno di quei gruppi di lavoratori che negli Stati Uniti non gode di alcun genere di rappresentanza (come per esempio i registi, gli scrittori e gli attori), motivo per cui risulta quasi sempre complesso concludere accordi professionali equi e a lungo termine. Situazione di totale instabilità che ha generato negli anni amarezza e numerosi scioperi.
Considerando che ormai praticamente qualsiasi figura professionale viene accreditata all’interno del film per cui ha lavorato, anche l’ultimo degli assistenti o gli addetti al catering, risulta veramente inqualificabile la totale assenza nei titoli di coda di oltre cento persone che hanno lavorato al compositing digitale delle inquadrature.
Gravità accentuata dalla “silenziosa” campagna marketing collaterale secondo cui in Oppenheimer sarebbero presenti solamente effetti speciali pratici.
Oppenheimer approderà nelle sale italiane solamente tra un mese, il 23 agosto 2023, nel frattempo però è già possibile dare uno sguardo alla nostra recensione fresca di pubblicazione.