Indiana Jones: Ford sul dare i pugni ai nazisti
La star di Indiana Jones e il quadrante del destino commenta le implicazioni moderne del personaggio.
Harrison Ford, interprete del celebre Indiana Jones, ha espresso il suo punto di vista sulla questione “dare un pugno a un nazista“. Nell’atteso film Indiana Jones e il quadrante del destino, Indy affronta gli avversari fascisti senza esitazione e Ford non lascia dubbi sulla sua posizione nel dibattito sull’utilizzo della violenza.
“È accettabile dare un pugno a un nazista?” titolava un articolo del New York Times nel 2017. Salon affermava che si trattasse del “nuovo dibattito nazionale”.
La discussione sul “dare un pugno a un nazista” è emersa dopo che Richard Spencer, leader di estrema destra nazista, è stato colpito in faccia durante un’intervista.
Sono stati moltissimi, in quel contesto, i meme condivisi sui social con l’immagine di Indiana Jones che colpisce con un pugno un soldato nazista nel film Indiana Jones e l’ultima crociata del 1989. Con tanto di hashtag dedicati come #punchmorenazis e #punchyourlocalnazi.
Indiana Jones e la violenza sui nazisti: il parere di Harrison Ford
Nel 2017 in molti si erano chiesti cosa avrebbe fatto Indy di fronte ai neonazisti moderni e l’argomento, con l’avvicinarsi dell’uscita del quinto e ultimo film della serie intitolato Indiana Jones e il quadrante del destino (potete vedere il trailer qui), sembra tornare a incuriosire i fan nel 2023.
“Lui spingerebbe [le altre persone] da parte per dare il primo pugno“, ha detto Ford durante una recente intervista. A Ford è stata chiesta, dal corrispondente di Yahoo Entertainment Kevin Polowy, la sua opinione riguardo la rinascita moderna dei gruppi neonazisti.
Questo perché in Indiana Jones e il quadrante del destino, Indy torna a fare ciò che sa fare meglio: annientare nemici fascisti mentre sventa un complotto dell’ex scienziato nazista (interpretato da Mads Mikkelsen) assunto dalla NASA per la corsa allo spazio del 1969.
“Quello era un mondo in bianco e nero“, ha detto Ford dell’ascesa del partito nazista. “È incalcolabile che questa visione del male non venga affrontata. Vederne una minaccia nel 1969, sapere che Wernher von Braun era un nazista e lavorava per l’America nel programma spaziale, dopo tutto quello che sapevamo sulla sua storia e con chi era associato. Voglio dire, queste sono sfumature di grigio in un mondo che pensavamo fosse in bianco e nero.”