Bagliori nel buio, morto a 75 anni il regista
Robert Lieberman, regista di Bagliori nel buio, cult a tema alien abduction uscito in sala nel 1993, è morto di cancro a 75 anni.
Il regista dell’immortale cult fantascientifico Bagliori nel buio, Robert Lieberman, è passato a miglior vita a 75 anni dopo aver perso una battaglia contro un cancro da cui era affetto ormai da anni.
Il film, rimasto nella storia del cinema come una delle pellicole più spaventose sul tema dei rapimenti alieni, narra le vicende di Travis Walton, boscaiolo di Snowflake, Arizona, catturato da una nave extra-terrestre di fronte a un gruppo di colleghi al termine di una giornata di lavoro nella foresta. Al suo ritorno, avvenuto giorni dopo, racconterà sconvolto di esser stato vittima di innumerevoli esperimenti ai limiti della tortura.
Per via dei segni sia fisici che psicologici riscontrati in seguito su Travis da parte di svariati studiosi, la vicenda, raccontata in prima battuta in The Walton Experience, libro scritto dallo stesso Walton, è ritenuta una delle poche esperienze di incontri ravvicinati del quarto tipo a essersi verificata realmente.
Bagliori nel buio (Fire in the sky) è probabilmente l’unica opera di rilievo di un regista con alle spalle un’esperienza di oltre 50 anni nella direzione e nel montaggio di spot pubblicitari di altissimo profilo, tra cui spiccano campagne per McDonald’s, Hallmark e Oreo.
Robert Lieberman, regista di Bagliori nel buio, e l’esperienza in televisione
Oltre ad aver diretto alcune pellicole di scarso successo, tra cui spicca Ducks – Una squadra a tutto ghiaccio (1996), Lieberman si è destreggiato abilmente lavorando dietro la macchina da presa di molteplici episodi di serie televisive di enorme successo quali X-files, La zona morta, Dexter, Nikita, Lost girl e la recentissima hit The Expanse, space opera salvata in corner da Amazon dopo l’abbandono da parte di SyFy.
Robert Lieberman lascia il figlio Nick e la moglie Victoria Peters.