La Saga del Multiverso dell’MCU sarà un fallimento?

Quattro anni e mezzo fa, nell’aprile 2019, usciva al cinema Avengers: Endgame, il culmine di un progetto tanto ambizioso quanto straordinario chiamato Marvel Cinematic Universe (MCU), iniziato nel 2007 quando fu nominato presidente dei Marvel Studios tal Kevin Feige, all’età di soli trentatré anni.

lI piano di Feige era di creare un universo condiviso come quello creato da Stan Lee e Jack Kirby nei fumetti negli anni sessanta producendo film con protagonisti i singoli supereroi e di unirli poi realizzando un crossover tra le diverse pellicole. Un’idea semplice, ma rivoluzionaria.

Un modello preso ad esempio, ma ancora ineguagliato. Un successo al botteghino continuo, culminato col maggior incasso della storia del cinema (2.799.439.100 $). Un totale di ventitré film, divisi in tre macro-fasi e raggruppati sotto un unico grande nome: la Saga dell’Infinito. Bravi, grandi, bis.

D’altronde, perché chiuderla qui? Perché interrompere un giochino che funzionava così bene?

Nel 2019, l’MCU era una macchina perfetta. Con la pausa forzata causa Covid qualche piano è stato sicuramente rivisto e la release di qualche film posticipata, ma Feige e soci hanno avuto tempo per programmare e perfezionare il lancio delle prime serie tv e l’annuncio dei film delle fasi 4, 5 e 6 costituenti la Saga del Multiverso.

Sono passati tre anni dalla release del primo progetto della Fase 4 (WandaVision) e, considerato che mancano altri tre anni alla reunion dei Vendicatori nei film corali che chiuderanno la Fase 6, Avengers: The Kang Dynasty e Avengers: Secret Wars, ci troviamo temporalmente a metà strada.

È il momento di analizzare i motivi per cui l’MCU è a conti fatti un modello in deciso declino, e la Saga del Multiverso potrebbe essere un fallimento.

Problema numero uno: la qualità

Di tutti i film e le serie tv usciti sino ad ora della Saga del Multiverso, quelli che hanno raggiunto la sufficienza si contano sulle dita di una mano (Guardiani della Galassia Vol.3, WandaVision, Doctor Strange nel Multiverso della Follia, Guardiani della Galassia: Holiday Special e il quinto decidetelo voi).

La qualità media dei vari progetti è notevolmente diminuita rispetto a quelli della Saga dell’Infinito, sia per quanto riguarda la bontà del progetto preso singolarmente, sia la funzionalità all’interno della macro-trama che dovrebbe fare da filo conduttore per la saga.

Ebbene, se consideriamo questi come progetti a sé stanti ci troviamo di fronte a lavori per la maggior parte deludenti, caratterizzati da regie scolastiche, sceneggiature piene di buchi di trama e una messa in scena piuttosto modesta nonostante budget tutt’altro che risibili.

Anche la CGI, che dovrebbe costituire un punto di forza per film e serie di questo genere, è notevolmente peggiorata negli ultimi anni. Non si richiede la maniacalità di Cameron (qui la recensione di Avatar2) , ma non si può nemmeno avere l’impressione di trovarsi di fronte a prodotti che sembrano provenire dagli archivi dell’home video degli anni ’90.

Purtroppo, questi film non funzionano nemmeno come parte integrante di una grande saga, di cui dovrebbero costituire tasselli fondamentali.

Non sono curati minimamente da un punto di vista della sceneggiatura e non si parlano tra loro, risultando completamente sconnessi. L’impressione è che Kevin Feige, un tempo considerato il punto di riferimento per la coesione e la qualità dei collegamenti tra le diverse produzioni, abbia deciso di prendersi una lunga vacanza.

Problema numero due: le sotto-trame

Ad oggi sono usciti 9 film, 10 serie tv (senza contare le due stagioni di I am Groot) e 2 speciali televisivi della Saga del Multiverso. In ordine sparso abbiamo (segue elenco non esaustivo, ma pieno di spoiler)…

Visione bianco disperso da qualche parte nel mondo.

Wanda Maximoff apparentemente morta.

Allegra Fontaine che sta formando i Thunderbolts.

Gli Eterni divisi in due gruppi distinti.

Eros, principe di Titano e fratello di Thanos.

Un esercito di Kang assassini nel Multiverso.

Loki che, dopo la morte di Colui che Rimane, resta intrappolato in una realtà in cui Kang domina e la TVA non esiste.

Nessuno si ricorda chi è Peter Parker (forse Hong) e c’è un pezzo di simbionte in giro per New York.

Shang Chi con gli anelli che ricevono un segnale nel Regno Quantico.

Skaar figlio di Hulk.

Strange che si unisce a Clea, figlia di Dormammu, per risolvere le incursioni fra i pianeti.

Thor che diventa zio ed Hercules che lo cerca.

I personaggi di Namor, Blade, il Cavaliere Nero e Ironheart.

Ant-Man che ha appena affrontato la prossima minaccia galattica Marvel ma non dice nulla a nessuno.

Star-Lord sulla Terra che “tornerà”.

Una nuova formazione dei Guardiani della Galassia.

Daredevil, Kingpin ed Echo.

Una terza personalità di Moon Knight cattiva.

Abominio a Kamar-taj.

Il professor Hulk.

Sharon Carter corrotta e Power Broker.

Il tutto senza dimenticare Ms Marvel, che è una mutante, il colonnello Rhodes sostituito da anni, un’invasione Skrull avvenuta di nascosto e il personaggio di G’iah, esponenzialmente più forte di Carol Danvers, e “reclutata” da Sonya Falsworth per lavorare nell’MI6.

Ah dimenticavo, il Celestiale ghiacciato nell’oceano.

Di tutte queste sotto-trame aperte molte saranno senza dubbio riprese in un secondo momento ma, data la mole, alcune andranno senza dubbio nel dimenticatoio. E tutte le altre? Viene da chiedersi come faranno a far tornare tutto. La risposta è semplice: non ce la faranno.

Problema numero tre: la rottamazione

La Saga dell’Infinito ha visto lo sviluppo ben definito dei personaggi con film stand-alone di 10 diversi supereroi: Iron Man, Captain America e Thor con tre film ciascuno, i Guardiani della Galassia, Ant-Man e Spider-Man con due, Hulk, Doctor Strange, Black Panther e Captain Marvel con uno.

Inoltre, ogni fase intermedia era scandita da un film corale (The Avengers e Age of Ultron a conclusione rispettivamente delle fasi 1 e 2).

Tutto ciò ha aiutato a consolidare l’affiatamento tra il gruppo sempre più numeroso di attori nonché l’affetto del pubblico, che ogni 3-4 anni poteva ritrovarsi al cinema a vedere sul grande schermo tutti i supereroi riuniti per sconfiggere la calamità di turno.

Poi, come sappiamo, Avengers: Endgame ha segnato la fine per alcune delle colonne portanti dei Vendicatori protagonisti della Saga dell’Infinito, Steve Rogers/Captain America e Tony Stark/Iron Man su tutti, e i Marvel Studios hanno dovuto da una parte continuare le storie degli eroi rimasti e dall’altra inserirne di nuovi.

Tutto questo, però, è stato fatto cambiando lo schema di ogni fase: a differenza della Saga dell’Infinito, infatti, non ci sono più i film corali a intervallare le diverse fasi.

Questo ha fatto in modo che si perdesse completamente l’affiliazione e l’empatia da parte del pubblico, e ciò è testimoniato dai risultati al botteghino, nettamente sotto le aspettative.

Lasciando perdere i film usciti nel 2021, i cui incassi sono stati influenzati inevitabilmente dalla pandemia, Ant-Man and the Wasp: Quantumania, uscito nel 2023 e che aveva il compito di introdurre al cinema l’antagonista principale della Saga del Multiverso, Kang il Conquistatore, ha registrato un flop clamoroso incassando solo 466.161.302 $.

Anche per The Marvels, i numeri non sono promettenti: l’impossibilità di promuovere l’uscita da parte del cast a causa dello sciopero degli attori ha portato le previsioni a parlare di un weekend d’esordio inferiore ai 70 milioni di dollari. Un dato molto preoccupante per una pellicola costata circa 250 milioni di dollari escluso il marketing.

Con il Multiverso Marvel e il suo MCU hanno decisamente un problema

La gente non è stanca dei cinecomic, lo testimoniano gli incassi super di Guardiani della Galassia Vol.3 (unico film della nuova saga dell’MCU che si salva al 100%) e Spider-Man: Across the Spider-Verse (che spiega ai Marvel Studios come si gestisce un Multiverso).

Tra film e serie i fan non riescono più a seguire tutte le uscite, gli studi di produzione faticano a mantenere elevati standard qualitativi per ciascun titolo, e gli artisti degli effetti speciali VFX si ritrovano spesso in condizioni di sfruttamento.

Questo ha portato ad un aumento significativo di film e serie televisive incomplete, con problemi visivi, soggetti a continue modifiche, e soggetti a critiche tanto da parte dei fan più accaniti quanto da parte del pubblico occasionale.

In ultimo, si è aggiunta tutta la questione riguardante Jonathan Majors, l’attore che interpreta Kang il Conquistatore, villain principale della Saga del Multiverso, che lo scorso marzo è stato arrestato con accuse di strangolamento e molestie, derivanti da una lite domestica con una donna di 30 anni.

L’attore dovrà comparire in tribunale e la data del processo è già stata fissata (il prossimo 29 novembre).

I problemi dell’MCU sono sotto gli occhi di tutti (qui un’ennesima fonte). Invertire la rotta è ancora possibile, ma difficilmente la Saga del Multiverso potrà essere recuperata.

Sicuramente Kevin Feige dovrà tornare ad avere maggiore controllo sulla produzione, che dovrà gestire meglio film e serie tv: triplicare la quantità di progetti in sviluppo all’interno di una casa di produzione che segue un’unica linea editoriale coerente solo per arricchire il catalogo di Disney+ non è stata una grande idea.

Si fanno sempre più insistenti, infine, le voci riguardanti un possibile coinvolgimento per il gran finale di alcuni dei grandi protagonisti delle prime fasi dell’MCU in Avengers: The Kang Dynasty e Avengers: Secret Wars.

Il fatto che alcuni di questi personaggi siano deceduti è ininfluente visto che concetto di multiverso è decisamente sdoganato, e quindi un loro ritorno non è da escludere, però riportare sul grande schermo i primi Vendicatori e realizzare un ultimo, forse definitivo, film evento potrebbe mettere a rischio l’integrità della Saga del Multiverso e segnare la chiusura definitiva dell’MCU.