Recensione THE EQUALIZER 3 Più sentimentale che adrenalinico

Recensione THE EQUALIZER 3 | Terzo e ultimo capitolo su sfondo italiano della trilogia di Antoine Fuqua con Denzel Washington e Dakota Fanning

Recensione THE EQUALIZER 3 Lo sguardo intenso di Denzel Washington
Lo sguardo intenso di Denzel Washington

Denzel Washington torna nel ruolo dell’ex agente governativo Robert McCall nell’ultimo capitolo della saga dell’implacabile paladino della giustizia. The Equalizer 3 – Senza tregua è il nuovo thriller d’azione diretto da Antoine Fuqua, regista anche dei precedenti film della trilogia.

The Equalizer 3 RECENSIONE | Cosa aspettarsi

Per chi ama il genere, The Equalizer 3 è in linea con quello che ci si aspetta da un film d’azione con un Denzel Washington che ha una presenza scenica come sempre impressionante. Potrebbe però deludere i fan del ritmo concitato. Inoltre, in scena ci sono molti stereotipi che gli statunitensi associano con leggerezza agli italiani (anche se, a onor del vero, l’ambientazione criminale italiana qui rappresentata, la brutalità dei clan e gli affari che fanno loro gola, non si discostano troppo dalla realtà).

Questa produzione Sony Pictures, Escape Artists e Columbia, è ambientata e interamente girata in Italia. Mentre regala una visione poetica del paese con panorami mozzafiato della Campania e in particolare della costa amalfitana, The Equalizer 3 riceve una classificazione R (Restricted) da Motion Picture Association a causa di alcune sequenze particolarmente violente e del linguaggio utilizzato in alcune scene.

Il pubblico italiano aspetta con curiosità l’uscita del film, anche grazie alla partecipazione di talenti nostrani (tra gli altri, Gaia Scodellaro, Eugenio Mastrandrea e Remo Girone) non solo come figure di sfondo ad abbellire la cornice parlando in dialetto, ma come personaggi attivi e presenti.

L’Italia dove convivono accoglienza e brutalità

La trama di The Equalizer 3 è tutto sommato semplice: da quando ha abbandonato la sua vita da assassino al soldo del governo, Robert McCall deve fare i conti con il peso delle terribili azioni del suo passato. Trova una forma di conforto nel fare giustizia aiutando gli oppressi, considerando ciò una sorta di redenzione personale.

Una scena introduttiva di grande impatto ci catapulta immediatamente in un vigneto in Sicilia, in quella che è una delle più devastanti piaghe della realtà italiana: in una lunga sequenza, un capo della malavita segue il percorso tracciato da Robert McCall che ha appena fatto irruzione nella residenza decimando il suo gruppo di fidati. Una carrellata di cadaveri sfigurati, corpi mutilati, schizzi e pozze di sangue mescolato a vino rosso.

In questo contesto, l’unico elemento estraneo è lui: l’anonimo americano che fa mattanza dei cattivi. E lo è anche un bambino, unico sopravvissuto, almeno finché non gli spara alle spalle costringendo McCall a una sorta di “percorso di recupero” (fisico ed emotivo) nell’immaginaria cittadina campana di Altomonte. Trovandosi sorprendentemente a suo agio, Robert McCall scopre un ambiente accogliente nel Sud Italia.

Recensione THE EQUALIZER 3 - Remo Girone in una scena del film
Remo Girone in una scena del film The Equalizer 3 – Senza tregua

Cliché… funzionali

Ma ben presto si rende conto che coloro che sta pian piano accettando come amici (e viceversa) sono sotto il controllo dei boss locali. L’ho già scritto che è una piaga dell’Italia? Inizialmente, questi criminali sembrano dei cliché esagerati, quasi caricaturali, come se fossero stati estrapolati da una rappresentazione semplicistica di Gomorra.

Tuttavia, con lo scorrere delle scene, si scopre che è un aspetto funzionale: quelli sono dei goffi pesci piccoli che si occupano della riscossione del pizzo nella zona. L’escalation di violenza costringe McCall a intervenire (come può restare in disparte quando degli scarti minacciano il carabiniere che lo ha salvato, il medico che lo ha accolto o quando hanno dato alle fiamme il negozio del suo venditore di pesce fresco preferito?).

Questo lo porta a confrontarsi con il “vero” boss, amaramente più realistico e colpevole, tra le altre cose, di aver finanziato con i suoi affari internazionali un attentato terroristico a Roma. Con tanto di macchine costose, arte sacra, arte rubata e quant’altro di sfarzoso nella sua villa a Napoli, compare anche una gigantesca testa scolpita di Mussolini. Andrea Scarduzio e Andrea Dodero, rispettivamente nei panni di Vincent e Marco Quaranta, alzano l’asticella della violenza a ogni scena.

Le location di The Equalizer 3

Atrani, Maiori e Minori, il cuore antico di Napoli, Piazza del Gesù, Montesanto, via Sedile di Porto, via Sant’Aspreno, le scalinate di Montesanto. Per chiunque abbia mai vissuto o visitato un po’ di Sud Italia, ogni singola inquadratura rappresenta un tributo. Tanto che Sony Pictures ne ha fatto un post dedicato sul suo account Instagram ufficiale.

La Costiera Amalfitana, nel territorio della provincia di Salerno, diventa il palcoscenico principale dove si svolgono gran parte delle riprese e delle scene d’azione. Atrani è stato trasformato in un set cinematografico, con un susseguirsi di sparatorie, esplosioni e combattimenti. Così come Napoli, nota in tutto il mondo per Santa Chiara e l’imponente facciata in bugnato della Chiesa del Gesù Nuovo, Montesanto e Corso Vittorio Emanuele, con le affascinanti scale della Funicolare. Ma non sono state trascurate altre aree immerse nell’atmosfera come Piazza Bovio, Corso Umberto I, via Mezzocannone.

C’è troppa Italia? Poca Italia? Sì e no. L’ambientazione stessa aiuta a raccontare il cambiamento del protagonista, è coerente con quello che il film sta narrando. Ad esempio, in uno splendido show don’t tell, salite e discese a scalini ci raccontano la ripresa fisica, ma anche la non più giovane età e la stanchezza di McCall. Robert trascorre molto tempo a bere tè caldo seduto al tavolino di un piccolo bar in piazza con tanto di cameriera che scherza su “il tè caldo va bene solo per le vecchie signore e i turisti inglesi”. Insomma, un’Italia più credibile di quella di Tom Cruise che guida senza problemi a Roma in Mission: Impossible – Dead Reckoning – Parte uno.

The Equalizer 3 è il sequel di un altro film di Denzel Washington?

“Chi sei tu? E cosa facevi in quell’azienda in Sicilia?” chiede l’agente della CIA Emma Collins, interpretata da Dakota Fanning, a Robert McCall in una scena (che SkyTG24 ha pubblicato in anteprima). “La polizia ha scoperto un gran numero di corpi. Sei tu il responsabile?” Robert ribatte sorridendo, con il suo tè in infusione “Pensi che possa essere un assassino?”

Recensione THE EQUALIZER 3 Denzel Washington e Dakota Fanning in una scena del film
Denzel Washington e Dakota Fanning in una scena del film

Questi due talentuosi attori hanno già condiviso lo schermo nel lontano 2004, quando hanno collaborato nel film Man on Fire – Il Fuoco della Vendetta, diretto da Tony Scott. Fanning ha interpretato la piccola Lupita Ramos e Washington, nei panni di John Creasy, aveva il compito di ritrovarla dopo un rapimento.

Per questo Fuqua ha descritto The Equalizer 3 come un sequel “non ufficiale” di Man on Fire. In un’intervista con ComicBook, il regista (che ha diretto Denzel Washington in tutti e tre i film di Equalizer) ha spiegato che il terzo capitolo della serie funziona anche come un seguito spirituale di Man on Fire.

Recensione THE EQUALIZER 3 | Vale la pena guardarlo?

Anche se crepuscolare, The Equalizer 3 è pur sempre un film d’azione e con un protagonista sopra le righe, quindi la narrazione è improntata su questa chiave di lettura. Ci si aspetta dunque di assistere a tutta una serie di topoi del genere, ma gli elementi per non farne un prodotto banale sono presenti.

Nei precedenti Equalizer si hanno intrecci narrativi più complessi, nel terzo capitolo invece la ricerca di una vita semplice sembra rispecchiarsi anche nel susseguirsi degli eventi intorno a McCall che divengono più lineari (se non per il finale che si ricollega alla scena iniziale dandole una spiegazione).

Ciò che rende atipico questo film d’azione è che la tensione per l’attesa della prossima mossa (dell’uno o dell’altro), ha più impatto delle scene d’azione stesse. Se si riesce a guardare tramite questa lente, è un film davvero gradevole.

Capitolo conclusivo della saga tratta dalla serie televisiva degli anni ’80 Un giustiziere a New York, The Equalizer 3 – Senza Tregua è nelle sale italiane da mercoledì 30 agosto.

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6.5
Una chiusura molto più emotiva che d'azione per la trilogia The Equalizer.

Pro

  • L'ambientazione, le scene, le inquadrature
  • La credibilità di un eroe stanco

Contro

  • La rappresentazione delle organizzazioni criminali italiane potrebbe risultare confusionaria
  • Purtroppo Robert McCall è un personaggio di finzione
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