Inside Out 2 RECENSIONE | Come il primo, meglio del primo
Abbiamo visto Inside Out 2 in anteprima ed è stato un piacere fare un viaggio nel mondo delle emozioni.
La Pixar, con Inside Out 2, riprova a parlare al cuore degli spettatori, nonostante alcune ultime produzioni non perfettamente centrate, l’ultimo grande successo fu proprio il primo Inside Out del 2015, incentrato su un concetto semplicissimo: farci entrare nella testa di una bambina che, da una situazione di felicità, si trova a vivere un trauma.
Un incipit che può essere “banale”, ma Pixar riuscì a mescolare dinamiche che, se mal gestite, possono diventare alla lunga stucchevoli, ma il tutto fu reso interessate, e mai banale, grazie all’introduzione dei veri protagonisti del film e sto parlando di Gioia, Rabbia, Paura, Disgusto e Tristezza.
Le emozioni di Riley sono i veri responsabili della vita della bambina, cercano di proteggerla e farla vivere il più felice e tranquilla possibile. Un concept molto simile a esplorando il corpo umano, ma Pixar fu in gradi di migliorare ancora di più questo concept.
Il primo film aveva un buon bilanciamento dei tempi, tra scene nella vita reale e scene nella testa di Riley, con un ritmo alternato di battute e situazioni disperate che hanno conseguenze molto verosimili. L’unico difetto, a parer mio, era forse una gestione di Gioia “troppo” ingombrante rispetto alle altre emozioni, uno spazio maggiore anche alle altre non avrebbe fatto male.
Inside Out si chiudeva con una strizzatina d’occhio a un futuro sequel. Sulla console delle emozioni fu aggiunto un gigantesco pulsante con scritto “pubertà”, un tema davvero impegnativo e una grande sfida per gli sceneggiatori, per raccontare una delle fasi della vita più turbolenta.
Inside Out 2 RECENSIONE | Adolescenza travolgente
Grazie all’invito di Disney sono stato invitato all’anteprima del film, in uscita nelle sale il 19 giugno, che vede per la prima volta alla regia di Kesley Mann che è stato sceneggiatore del sotto valutatissimo Il Viaggio di Arlo e alla sceneggiatura Meg LeFauve (Inside Out, Il viaggio di Arlo). Ovviamente potete stare tranquilli, non farò spoiler di nessun tipo per lasciarvi godere il film in sala.
Inside Out 2 torna nella mente di Riley e questa volta vediamo l’introduzione di quattro nuove emozioni che sconvolgeranno la vita e gli equilibri che le emozioni primarie erano riuscite a ottenere nel precedente film.
Ma si sa, la pubertà è una fase della vita turbolenta e imprevedibile. La protagonista, ormai tredicenne, si risveglia con un bagaglio emozionale nuovo di zecca, nella sua testa fanno irruzione Ansia, Invidia, Imbarazzo e Innui o come viene chiamata da tutti “Noia”.
Ormai sulla cresta dell’onda, amata dalla sue amiche del cuore, migliore giocatrice di Hockey della sua scuola, Riley è convinta di essere una persona speciale. E infatti vediamo per la prima volta, la nascita delle convinzioni; un luogo dove i ricordi più belli creano quello che determina il tipo di persona che si pensa di essere, e fino a quel momento Riley è felice.
Felicità che verrà intaccata quando una notizia inaspettata la getta nel mondo degli adolescenti. Nel tempo di una notte, nel quartier generale delle emozioni di Riley, fanno capolino Ansia e le altre emozioni. La nuova arrivata sembra essere la capobanda, di colore arancione con occhi spalancati e capelli da pazza, sembra essere in grado di saper gestire la nuova console che amplifica le emozioni base, amplificate con la crescita della ragazza.
Con Ansia al timone, supportata dalle altre tre new entry, l’adolescente Riley dovrà vedersela con la realtà del liceo e cercando di adattarsi a situazioni mai viste prima, soprattutto quando si approccia al suo idolo, la migliore giocatrice della squadra di Hockey del liceo, Valentina.
Riley per riuscire a entrare nelle grazie della nuova amica, ed essere accettata dal nuovo gruppo, affronterà un cambiamento tormentato che porterà sia lei, ma anche i piccoli amici nella sua testa, a crescere riuscendo a trovare un equilibrio.
Inside Out 2 RECENSIONE | Una bellezza delicata
Tecnicamente Inside Out 2 è meraviglioso. L’animazione risulta molto dettagliata che spesso si ha la sensazione di poter toccare i personaggi, per non parlare di alcune location da togliere il fiato, e una sequenza finale molto simile a una scena vista in Toy Story 3.
Le conversazioni tra Ansia e Gioia sono le più avvincenti grazie anche a un magnifico lavoro di doppiaggio di Stella Musy (Gioia) e la new entry Pilar Fogliati (Ansia), soprattutto quando quest’ultime discutono creando una reazione di Riley inaspettata.
Inside Out 2 RECENSIONE | Da vedere assolutamente
Sarò sincero, sono partito un po’ prevenuto nella visione di Inside Out 2, visto la volontà di Disney di puntare su tanti sequel, pensavo che con questo secondo capitolo Pixar fosse stata “forzata” a realizzare una seconda puntata di Gioia & co.
In realtà questo sequel era necessario per dimostrare quanto la casa di produzione fosse capace di raccontare una storia solida con un messaggio importante, e sicuramente, parlare dei problemi adolescenziali tocca le corde di tutti noi che ricordiamo bene quel periodo, rispetto all’infanzia.
Sono sicuro che si uscirà dalla sala con tante riflessioni su se stessi, ricordando con “malinconia” i momenti ormai passati e superati con un sorriso dolce amaro.
Brava e ben tornata Pixar, bel colpo, e gli incassi al botteghino americano stanno premiando questo film. Mi raccomando andate tutti al cinema il 19 Giugno a emozionarvi con Inside Out 2.