Gangs of Milano Recensione
Dopo il successo di Blocco 181 nel 2021, Milano torna a essere teatro di scontri urbani e passioni con Gangs of Milano.

Dopo il successo di “Blocco 181” nel 2021, Milano torna a essere teatro di scontri urbani e passioni con Gangs of Milano: Le Nuove Storie del Blocco.
La nuova serie Sky Original, in onda dal 21 marzo in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW, promette di immergere spettatrici e spettatori nelle atmosfere tese e multiculturali della periferia milanese, dove vecchi e nuovi protagonisti si contendono il controllo del territorio. Seguitemi quindi in Gangs of Milano Recensione.
Un tuffo nel passato: Blocco 181
Prima di addentrarci nelle vicende di Gangs of Milano, è importante accennare agli eventi che hanno segnato la sua prima stagione. Blocco 181 ha introdotto il pubblico nel cuore pulsante della periferia milanese, un crocevia di culture e conflitti. Qui, il Blocco, un complesso di palazzi simbolo di emarginazione e criminalità, è governato da una rigida gerarchia malavitosa.
Al centro della storia, tre giovani provenienti da mondi molto diversi: Bea, Ludo e Mahdi. Le loro vite si intrecciano in un vortice di passioni, tradimenti e ambizioni criminali, sullo sfondo di una Milano multietnica e contraddittoria. La prima stagione vede l’evoluzione delle loro storie personali e si conclude con un equilibrio precario, lasciando aperte numerose questioni che troveranno risposta nei nuovi episodi.
Ammetto di non avere familiarità con Blocco 181 e, a causa dei tempi stretti per la recensione di Gangs of Milano, non ho avuto modo di recuperare la serie precedente. Di conseguenza, ho iniziato la visione di questa nuova stagione senza una conoscenza pregressa dell’ambientazione e dei suoi personaggi.
Ci tengo a sottolineare questo punto in quanto la visione dei primi episodi della serie mi ha lasciato inizialmente un po’ disorientato. L’assenza di un contesto sulle vicende passate del Blocco ha reso difficile seguire fin da subito gli sviluppi narrativi che si susseguivano sullo schermo.
Pertanto, consiglio vivamente di recuperare Blocco 181 prima di iniziare la visione di Gangs of Milano. Ciò consentirà sicuramente di poter apprezzare al meglio la nuova serie Sky.

Milano brucia nella nuova serie Sky
Diretti da Ciro Visco (Gomorra: La serie, Doc: Nelle tue mani), otto sono gli episodi che compongono questa stagione di Gangs of Milano, in un racconto corale che esplora temi delicati come il potere, l’identità e l’appartenenza. La serie si distingue per la sua capacità di rappresentare una Milano inedita, lontana dagli abituali cliché e stereotipi cittadini.
La periferia, con il suo mix di culture e tensioni sociali, diventa il palcoscenico di una lotta per la sopravvivenza, dove anche i più giovani sono costretti a confrontarsi con scelte difficili e conseguenze drammatiche.
Da una parte la Milano dei grattacieli scintillanti e dei drink sui rooftop, dove la noia spinge le vite al limite. Dall’altra una periferia che pulsa, urla, combatte, dove il crimine, invece, è l’unica scelta possibile.
Così Nils Hartmann, Executive Vice President Sky Studios per l’Italia, definisce Gangs of Milano, riuscendo ad esprimere la vera anima della serie in una manciata di parole.
Kasba: la nuova generazione prende il potere
Al centro della scena della nuova stagione c’è la Kasba, un collettivo di giovani che incarna ribellione e voglia di cambiamento. La loro musica, un mix di trap, drill e techno, è la voce di una generazione che non ha paura di farsi sentire. Zak, il leader carismatico interpretato dall’esordiente Fahd Triki, sogna di sfondare nel mondo della musica, ma deve fare i conti con la dura realtà del Blocco.
Insieme a lui, Nael (Noè Nouh Batita), un ragazzo irrequieto e impulsivo, pronto a tutto per difendere la sua nuova famiglia. La Kasba rappresenta così una sfida per il potere consolidato del Blocco, guidato attualmente da Mahdi (Andrea Dodero), che sarà costretto a prendere decisioni difficili per mantenere il controllo del territorio.

Vecchi e nuovi protagonisti
Accanto ai nuovi arrivati, in Gangs of Milano ritroviamo i protagonisti della prima stagione, alle prese però con sfide ancora più ardue. Bea (Laura Osma), la leader della Misa, una pandilla di sole donne, deve gestire il potere e le tensioni interne al suo gruppo, mentre cerca in tutti i modi di espandere i suoi affari.
Ludo (Alessandro Piavani), tormentato dal senso di colpa per la scomparsa della sorella, torna a Milano con un piano di vendetta pericoloso. Infine, Mahdi, ora a capo del Blocco, deve affrontare la rivalità con la Kasba così come i fantasmi del suo passato.
I tre vecchi amici quindi, legati da un passato comune, si ritroveranno a incrociare nuovamente i loro destini, determinati a porre fine a una spirale di violenza che sembra inevitabile e a rivendicare il proprio posto nella società.
E insieme a loro entra in scena anche il famoso rapper Salmo, che oltre a curare la colonna sonora della serie torna in Gangs of Milano nei panni di Snake, un personaggio enigmatico e sfuggente. Latitante e ricercato dalla polizia, Snake cerca di cancellare il suo passato e costruirsi una nuova identità.

Il sesto episodio della serie, “BÈN DÀN”, è interamente dedicato al suo personaggio, con la partecipazione speciale di Elisa Wong e Alessandro Borghi. E questo è anche l’episodio che personalmente ho trovato più coinvolgente dell’intera serie, mentre per quanto riguarda i personaggi, uno di quelli che ho trovato più interessanti è senza dubbio quello di Lorenzo (Alessandro Tedeschi), che subisce una notevole trasformazione nel corso della stagione.
Dopo aver sperimentato un’esperienza di premorte infatti, Lorenzo sviluppa una profonda spiritualità durante il periodo di detenzione. Tuttavia, gli iniziali buoni propositi di redenzione si rivelano effimeri di fronte alla possibilità di riacquisire il suo status sociale nella Milano che conta.
La musica come linguaggio universale
La musica è un elemento fondamentale di Gangs of Milano. La colonna sonora, curata da Salmo, accompagna le vicende dei diversi personaggi, sottolineando tutte le emozioni e tensioni della storia. Il rap, la trap, la drill e la techno sono le voci di una generazione che si esprime attraverso la musica, raccontando le proprie esperienze e i propri sogni.
E per sottolineare ancor di più l’importanza della musica, la serie ospita inoltre i camei di alcuni dei rapper più importanti della scena italiana, come Jake La Furia, Noyz Narcos e Disme.
Un racconto corale e contemporaneo
Gangs of Milano è una serie che non si limita a raccontare una storia di criminalità e potere. Attraverso le vicende dei suoi personaggi, esplora temi universali come l’amicizia, l’amore, la famiglia e la ricerca di un’identità. La serie offre uno spaccato autentico della Milano contemporanea, con tutte le sue contraddizioni e sfaccettature.
Il regista Ciro Visco sottolinea come il tempo sia un elemento chiave della serie, che scorrendo trasforma in maniera evidente i personaggi e le loro relazioni. Accanto ai protagonisti della prima stagione, Laura Osma, Andrea Dodero e Alessandro Piavani, la serie vede la partecipazione di un cast di talenti emergenti.
Fahd Triki e Noè Nouh Batita, al loro debutto, interpretano i leader della Kasba. Alessandro Borghi inoltre, in un ruolo per lui del tutto inedito, arricchisce il cast con la sua presenza carismatica.
La produzione di Sky Studios, TapelessFilm e Red Joint ha lavorato per creare un’esperienza visiva e sonora immersiva, utilizzando location suggestive e una colonna sonora coinvolgente. La serie è stata realizzata inoltre con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte e il contributo del PR FESR Piemonte 2021-2027.

Gangs of Milano Recensione | Conclusione
A conti fatti quindi, nonostante le mie personali preferenze verso altri generi, la nuova serie Sky Studios Gangs of Milano si è rivelata un’esperienza coinvolgente, capace di mantenere alto il mio interesse per le vicende dei suoi protagonisti dall’inizio alla fine.
I personaggi, delineati con cura, contribuiscono a creare un quadro verosimile della malavita milanese, senza cadere in stereotipi o forzature, con la serie che si dimostra in grado di rappresentare in modo autentico gli eventi narrati.
Questo è forse l’elemento più riuscito dell’intera serie, che soffre di qualche piccolo problema di ritmo qua e la, ma che in ogni caso si mantiene quasi sempre su ottimi livelli produttivi. Gangs of Milano: Le nuove storie del Blocco sarà disponibile a partire dal 21 marzo in esclusiva su Sky Atlantic e in streaming solo su NOW.
E parlando di un’altra produzione Sky attualmente in corso di trasmissione, Pechino Express (di cui qui puoi leggere un’anteprima) è in onda ogni giovedì su Sky Uno e la gara sta entrando nel vivo in questo momento.
Uno spaccato autentico della Milano contemporanea.
Pro
- Rappresentazione autentica della dualità tra lusso e povertà
- Personaggi ben scritti e caratterizzati
- Ogni personaggio mostra una psicologia strutturata e in continua evoluzione
Contro
- Difficile da seguire se non si ha una conoscenza degli eventi pregressi
- Lievi problemi di ritmo