Deadpool & Wolverine RECENSIONE | Deadpool guarisce l’universo Marvel

Prima di parlarvi di Deadpool & Wolverine, vorrei darvi un quadro generale sulla nascita cinematografica del mercenario dalla bocca larga, per dare un contesto più ampio specialmente a chi, soprattutto ai fan del Marvel Cinematic Universe, non ha mai visto i due Deadpool precedenti.

Nel lontano 2009 Ryan Reynolds dichiarò, durante il dietro le quinte di X-Men le origini: Wolverine, quanto amasse il personaggio di Deadpool, di quanto si sentisse simile a Wade Wilson e che un giorno, magari, sarebbe stato bello interpretarlo con costume, maschera e tutto il resto.

Poi, nell’agosto del 2014, venne leakato (probabilmente da Reynolds stesso) un footage dimostrativo di una scena, in CGI ancora da rifinire, di un Deadpool con costume, maschera, katane e pistole, doppiato da Reynolds, molto vicino alla sua controparte a fumetti, ma soprattutto era lontano anni luce rispetto a quello che si era visto nel film della Fox anni prima.

Il film da solista di Deadpool arrivò nel febbraio del 2016, riuscendo a fare il miracolo visto il poco budget a disposizione e una trama non particolarmente accattivante di base. Ma grazie a Ryan Reynolds, coinvolto come produttore per tutelare i diritti del personaggio e ad un Tim Miller all’esordio come regista, con i 50 milioni a disposizione sono riusciti a dar vita a un film con una sceneggiatura semplice ma senza censure, il film che tutti i fan del mercenario chiacchierone cercavano.

Il suo sequel vide la luce a maggio del 2018 non con pochi problemi, dovuti dall’abbandono di Tim Miller e i reshoot poco prima dell’uscita. Ma la formula funzionò anche la seconda volta sempre grazie al suo protagonista e alle ambizioni di Reynolds.

Dopo i due Deadpool, i fan sognavano un approdo del mercenario chiacchierone nel Marvel Cinematic Universe soprattutto dopo le vicende relative all’acquisizione della Fox da parte di Disney, ma c’era un problema: come potevano introdurre un personaggio così fuori dalle righe, sboccato, violento e irriverente, in un contesto come quello Marvel e Disney?

Nel 2018 Reynolds non era sicuro che un terzo film ci sarebbe stato, nonostante le promesse del CEO di Disney Bob Iger, ma nel 2019 le cose iniziavano a muoversi e Reynolds aveva un solo obiettivo: fare un terzo film insieme al Wolverine di Hugh Jackman, sogno proibito dell’attore.

Dopo il suo ritiro dal ruolo di Wolverine, Jackman cambiò idea quando Reynolds lo contattò per unirsi al film, e dopo l’incontro con Kevin Feige, e le rassicurazioni che gli eventi del film non avrebbero interferito con i fatti narrati in Logan del 2017.

L’attore australiano decise di unirsi alla pellicola, ed è così che Deadpool & Wolverine, diretto da Shawn Levi, con protagonisti Ryan Raynolds e Hugh Jackman prende vita. E per di più, Feige promette che il film è il primo rated R del Marvel Cinematic Universe, quindi si il sogno si è realizzato.

Deadpool & Wolverine RECENSIONE | In missione per conto del MCU

Non vi farò nessuno spoiler per quanto riguarda la trama di Deadpool & Wolverine, ma sappiate che i trailer usciti in questi mesi hanno mostrato solo la punta dell’iceberg. Questa volta i Marvel Studios hanno fatto le cose per bene, soprattutto con Reynolds a gestire eventuali leak dal set.

In questa nuova avventura Wade Wilson vive una vita tranquilla con i suoi affetti più cari, ma sotto sotto sente che deve trovare il suo posto nel mondo.

Dopo i fatti di Deadpool 2, sono passati sei anni e molte cose sono cambiate nella sua vita, nonostante il “sistemare le cose” utilizzando il dispositivo per viaggiare nel tempo di Cable qualcosa non va nella testa di Wade.

L’arrivo della TVA (Time Variance Authority) porta Deadpool a scoprire che, per fare parte degli Avengers, dovrà compiere una missione per conto della Marvel e, autoproclamatosi il Gesù della Marvel, compie questa missione andando a recuperare una variante di Wolverine, ma non quella che tutti si aspettano.

Logan, invece, è un uomo finito, disilluso, che pensa solo a bere e ad evitare chiunque si avvicini a lui. Ritrovatosi trascinato in questo “circo” con un chiacchierone fastidioso, dovrà affrontare il suo passato e i suoi demoni per poter fare ammenda.

Questo strano team si troverà coinvolto in una spirale di violenza e stranezze una volta arrivati nel vuoto, la discarica della TVA vista nelle due stagioni di Loki. In questo scenario palesemente ispirato a Mad Max, i due incontreranno la villain del film Cassandra Nova, sorella di Charles Xavier, dominatrice del vuoto con poteri psichici devastanti.

Come andrà a finire, vi invito di scoprirlo al cinema, perché vi troverete davanti a una pellicola che vi divertirà ed emozionerà allo stesso tempo.

Deadpool & Wolverine RECENSIONE | Un Buddy Movie perfetto

Deadpool e Wolverine funzionano alla grande, l’alchimia che c’è tra Ryan Raynolds e Hugh Jackman traspare a ogni scena e battuta tra i due che sono come cane e gatto. La sceneggiatura del film rimane semplice e fresca e mette il duo al centro dell’attenzione, com’è giusto che sia.

Anche i collegamenti con tutto il resto dell’MCU è molto sottile, come se fosse relegato nelle retrovie e di poco conto, ma quanto basta da far sembrare tutto molto coerente con quello che è successo in passato. Sembra proprio che gli sceneggiatori abbiano visto i film e le serie precedenti, cosa più unica che rara, visto la qualità degli ultimi film MCU tolti i Guardiani della Galassia di Gunn.

Ritroviamo un Wolverine che sembra finalmente uscito dai fumetti, burbero, taciturno, con i grugniti e arrabbiato come un Hulk che, messo in contrasto con il personaggio di Deadpool, creano gag e siparietti che non stancano, anzi, fanno sentire lo spettatore parte del gruppo.

Il personaggio di Cassandra Nova purtroppo, come quasi tutti i villain di questo tipo di pellicola, è forse la nota negativa della pellicola, non perché sia un brutto personaggio, al contrario. Emma Corin ha fatto un buon lavoro nell’interpretarla, molto espressiva e inquietante in alcuni frangenti ma, dovuto anche al plot twist del film, perde di mordente all’inizio del terzo atto, un gran peccato.

Non manca l’azione, sempre ben coreografata con colonne sonore perfette per le scene. Soprattutto la sequenza iniziale, è qualcosa che sinceramente non mi sarei mai aspettato, sia per quello che succede sia per come avviene. Non manca la violenza e il sangue, tanto sangue.

Può sembrare una cosa da poco, visto che si tratta di Deadpool e dopo ormai due film siamo abituati alla violenza gratuita e a varie mutilazioni e linguaggio scurrile. Ma volevo ricordarvi che siamo nel Marvel Cinematic Universe, e credetemi se vi dico che certe battute e azioni non mi sarei mai e poi mai di vederle in uno dei loro prodotti.

Il ritmo del film è perfetto, i 128 minuti del film scorrono che un piacere, con una parte centrale molto emotiva, il film fa tantissimi riferimenti all’universo Marvel senza mai prestarsi al fan service gratuito ma, al contrario, vuole anche fare una tirata d’orecchie alla gestione della saga del multiverso di casa Marvel Studios.

Per non parlare della grandissima lettera d’amore all’universo cinematografico Fox, con i vari cameo, citazioni e il tributo nei titoli di coda. Devo essere sincero, mi si è stretto il cuore dalla gioia.

Deadpool & Wolverine RECENSIONE | Conclusioni

Si può dire che Deadpool & Wolverine abbia salvato il Maverl Cinematic Universe? o che l’MCU è tornato? È presto per dirlo, e probabilmente lo scopriremo con il prossimo prodotto dei Marvel Studios, Deadpool, come in passato fa storia a se, ed è così che deve essere.

Di certo Ryan Raynolds ha vinto, ed è riuscito a raggiungere due traguardi importanti: far arrivare Deadpool nel MCU senza snaturare l’essenza del personaggio e avere Hugh Jackman come co-protagonista.

Kevin Faige e Bob Iger sapevano benissimo quanto il personaggio fosse importante e amato dai fan, dati anche i buoni incassi dei primi due film quando erano sotto l’etichetta 20th Century Fox, sarebbe stato un suicidio edulcorare il personaggio.

L’aggiunta di Hugh Jackman è stata poi la ciliegina sulla torta, entrambi gli attori hanno una chimica unica e vedere il personaggio in piena forma, con la tuta gialla e blu e un sogno che si realizza.

Insomma ragazzi, andate a vederlo al cinema, non ve ne pentirete, divertitevi, sorridete, esultate ed emozionatevi, soprattutto nel piano sequenza finale, sono sicuro che un’ovazione partirà nella sala. Rimanete, ovviamente fino alla fine dei titoli di coda per la consueta scena post credit.