Daredevil Born Again – Recensione dei primi due episodi

La rinascita del diavolo

Daredevil: Born Again Recensione
Daredevil: Born Again Recensione

Il 5 Marzo scorso è uscita, in esclusiva su Disney Plus, la nuova serie incentrata sul diavolo custode di Hell’s Kitchen, “Daredevil Born Again”, serie che riprende in continuità gli eventi narrati dalla serie Netflix “Daredevil”, e che almeno questa volta dovrebbe essere più coinvolta negli eventi filmici del MCU, cosa che per svariati motivi di licenza e uso dei personaggi non poté essere fatta con le serie targate “Marvel Netflix”.

Fu principalmente questo a portare a diversi problemi di continuity nel MCU, dove gli eventi dei film venivano citate nelle varie serie, ma senza che i personaggi, come Daredevil, Punisher e il resto dei “difensori”, comparissero nei film, se non Matt Murdock in “Spider-Man: No Way Home” con un breve cameo.

Daredevil Born Again,  la sinossi ufficiale

“L’avvocato cieco Matt Murdock lotta per la giustizia mentre l’ex boss della malavita Wilson Fisk porta avanti la sua campagna come sindaco di New York City, portando allo scontro delle loro identità passate.”

Le premesse e il titolo vengono prese da diverse run a fumetti del personaggio: la prima da citare è Born Again di Frank Miller, miniserie del 1986 dove Daredevil viene quasi ucciso da Kingpin e ciò lo portà a riflettere sul sistema e sul perché è Daredevil.

Le altre due Run da cui la serie prende spunto sono molto più recenti, sono il ciclo di Charles Soule (2015-2018), da dove è stato preso il villain principale che per ora si è mostrato solo nei trailer, “Muse”, e la prima  run di Zdrasky (attuale scrittore di Daredevil) che si è conclusa con la saga “Devil’s Reign”, saga dove per l’appunto Wilson Fisk è il sindaco di New York.

Daredevil Born Again - Recensione dei primi due episodi
Daredevil Born Again – Recensione dei primi due episodi

Da appassionato del mondo dei comics e fan di Daredevil, questo miscuglio di storie a primo impatto non mi è piaciuto, o meglio, nei primi trailer mi sono trovato a storcere un pò il naso: la run di Soule è molto altalenante nel sua seconda fase, e la run di Born Again di Miller è una perla tra le storie del diavolo e un must per chiunque volesse approfondire il personaggio creato da Stan Lee e Bill Everett.

Un discorso simile a Born Again può valere per “Devil’s Reign”: sicuramente non metto questa saga al pari della prima come qualità della trama, anche se ci si avvicina, ma essa è stata una saga costruita in circa 30-40 numeri, e si è potuta costruire con una certa calma e una certa profondità per – e su – ogni personaggio che compare nella serie.

Insomma, questo miscuglio di serie non mi aveva fatto impazzire, sia per la complessità che ha ogni run, sia per i toni molto dark e violenti che hanno nei fumetti. Anche l’uso dei personaggi e del villain a mio parere potrebbero risultare fuori tono per quello al quale ci ha abituato l’MCU, per le difficoltà mostrate, sia nei film che nelle serie, nel caratterizzare i vari personaggi che compaiono a schermo.

Il Ritorno di Matt

Le prime due puntate sono state in grado di spazzare, almeno per ora, lo scetticismo che avevo. Si sono dimostrate due ottime puntate, con l’inizio della prima puntata a dir poco scoppiettante e un finale che mette a confronto, con un sapiente uso della regia e delle luci, i due protagonisti principali della serie, Matt Murdock e Wilson Fisk.

Sono due puntate con un buon ritmo e con un ottima introduzione dei vari personaggi e dei loro “fini”: si è potuto vedere Matt in azione, e per fortuna hanno saputo mantenere lo stile violento e cupo delle serie Netflix non facendo scendere di qualità i momenti più action della serie.

I temi che vengono trattati sono ben presentati, con la giusta serietà e maturità, senza perdersi in battutine comiche inutili; interessante la mossa di mostrare anche il punto di vista dei normali cittadini di NYC che parlano, dal loro punto di vista, degli eventi che accadono in città.

Viene anche mostrato un nuovo personaggio del reparto Urban della Marvel, che io spero possa servire per un eventuale rilancio dei Defenders e per approfondire uno dei lati più interessanti della Marvel; è in fondo un personaggio che si lega perfettamente sia al comparto underground che quello mistico.

Insomma, e di nuovo, le prime due sono state ottime prime puntate: se la serie dovesse mantenere non tanto il ritmo (dato che anche quella di Netflix aveva le sue puntate e momenti dove rallentava per far prendere respiro allo spettatore e spiegare i vari avvenimenti) ma la qualità della serie Netflix, Daredevil Born Again potrebbe tranquillamente essere una piacevole sorpresa all’interno del MCU seriale. Ne riparliamo a fine serie, con una recensione completa.

8.5
Ottimo continuo della serie targata netfilx

Pro

  • regia e fotografia di livello
  • ottimo uso dei poteri di Matt
  • sapiente introduzione di Fisk
  • qualità elevata della sceneggiatura

Contro

  • ritmi un pò lenti
  • miscuglio di troppe saghe diverse da mostrare in una sola stagione
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