A Murder at the End of the World | Recensione dei primi 4 episodi
Disney Plus fa centro con il nuovo thriller tecnologico
A Murder at the end of the world è il nuovo titolo disponibile per gli abbonati di Disney plus che si inserisce nel filone dei thriller, o gialli polizieschi, in voga dall’invenzione dei fratelli Lumiere e di recente tornato in auge grazie a Only Murders in the Building – altro successo presente sulla piattaforma Disney – alla saga di Knives Out ed alla serie sul grande schermo dedicata ad Hercule Poirot.
Non è agevole cimentarsi con un genere così inflazionato, ed FX Production ha scelto di introdurvi elementi nuovi da un lato ma affidandosi a professionisti sulla cresta dell’onda dall’altro.
Emma Corrin e Clive Owen tra Agatha Christie ed Intelligenza Artificiale per la serie Disney
La protagonista è un’attrice emergente ma già molto conosciuta e apprezzata per l’interpretazione della giovane Diana di The Crown. Emma Corrin si rivela la prima scelta azzeccata: la sua gamma di espressioni sottolinea alla perfezione ogni situazione, anche e soprattutto quelle sottaciute, ed il personaggio della hacker, scrittrice di true crime figlia di un coroner e detective dilettante, dotata di intelligenza sopra la media ma scarsa disinvoltura nei rapporti umani (Darby), sembra scolpito pensando appositamente a lei.
Anche il resto del cast si rivela all’altezza, da Clive Owen – miliardario alla Elon Musk impegnato a salvare la razza umana dalla fine del mondo (di qui la voluta ambiguità del titolo, ammiccante alla suggestiva location rappresentata da un hotel di lusso nella soverchiante bellezza della natura Islandese ed all’apocalisse alla quale sembra andare incontro il nostro pianeta) ad Harris Dickinson, coprotagonista in entrambe le linee temporali della serie.
Il primo serial killer non si scorda mai
Infatti il racconto si snocciola tra il presente, in cui la nostra Darby viene invitata ad un misterioso mini raduno di 8 menti di spicco del proprio settore, organizzato dal miliardario Andy, ove si svolge la trama principale con tanto di immancabile e misterioso delitto, e flashback di Darby, impegnata nella caccia ad un serial killer insieme al fidanzato Bill (Harris Dickinson), funzionale a delineare le sfaccettature dei personaggi principali ma anche indispensabile per raccogliere indizi sul movente.
Il tutto viene condotto dalla abile regia di Brit Marling e Zal Batmanglij, autori della controversa serie OA disponibile su Netflix, che riesce a trascinarci per mano senza scadere affatto nell’ovvio e dosando con sapienza i colpi di scena e le sottili rivelazioni, appannaggio solamente di un occhio attento e di una mente sveglia ed abituata al genere.
Lo spettatore dovrà infatti notare il gioco di sguardi ed i dettagli all’apparenza più insignificanti per comprendere i veri motivi e lo sviluppo della trama, ma ciò non appesantisce assolutamente gli episodi che – nonostante la durata di poco più di un’ora ciascuno ed il ritmo non proprio incalzante – scorrono via piacevolmente.
Cambiamento climatico ed Intelligenza Artificiale per A Murder at the End of the World
Ciò non solo in virtù dei misteri che via via si dipanano e spingono l’osservatore a cercare di risolverli per capire dove si voglia andare a parare, ma anche perché le tematiche nemmeno troppo velatamente di sottofondo, quali il cambiamento climatico e l’intelligenza artificiale, quantomai attuali e d’interesse comune, si uniscono all’ambientazione veramente suggestiva costituita dall’esclusivo hotel tra i ghiacci del facoltoso gigante della tecnologia Andy.
Tale scenario risulta essere l’ideale per catapultarci nel suo stile di vita ma soprattutto per mostrarci le meraviglie tecnologiche di cui può disporre (prima fra tutte l’Intelligenza artificiale domestica), tutti elementi che si rivelano catalizzatori altrettanto potenti della nostra attenzione e del nostro interesse.
A ben vedere sono proprio tali temi ed elementi di novità che coinvolgono inizialmente nella storia, e come in ogni prodotto di valore che si rispetti è la caratterizzazione dei personaggi a risultare determinante nell’accattivarsi l’attenzione degli spettatori. A Murder at the end of the world ci riesce, anche se i personaggi secondari iniziano ad essere delineati maggiormente solo in occasione degli eventi cardine, che per evitare spoiler non citerò, e nonostante il rischio di rimanere invischiati nel plot di Dieci piccoli indiani di Agatha Christie sia dietro l’angolo.
Nota di merito va indubbiamente alla colonna sonora, capace di rendere memorabili alcuni momenti e di farci immedesimare nel cuore dei personaggi – primo tra tutti No more i love you’s cantato in auto dai due giovani detective alla caccia del serial killer – ed alla scenografia veramente suggestiva, dai toni dark nordeuropei.
Gli abbonati di Disney Plus potranno conoscere lo sviluppo e la fine della storia seguendo gli episodi on demand che vengono rilasciati ogni martedi’, per un totale di 7 (oggi siamo al quarto episodio). Per gli altri, tra Star Wars, Walkind Dead, Marvel comics, Tokyo Revengers, Futurama ed Only Murder in the building, decisamente un altro ottimo motivo per aggiungere il servizio streaming di Walt Disney alla letterina a Babbo Natale.
[Ci sono recenti notizie su Spider-man 4, direttamente dalla bocca di Tom Holland, e… l’hai visto il trailer di Furiosa?]
A murder at the end of the world si rivela una perla inaspettata. Attendiamo con ansia e fiducia i prossimi 3 episodi, con la speranza che la conclusione non lasci incompiute ed abbozzate le tematiche intraprese.
Pro
- - Emma Corrin si conferma talentuosa
- - Location da sogno
- - L'Intelligenza Artificiale con ologramma che vorremmo tutti nelle nostre case
- - Colonna sonora appropriata e coinvolgente
- - Piacerà ai giallisti ed ai nerd
Contro
- - Il ritmo non uniforme e la durata degli episodi potrebbe allontanare i meno interessati
- - 7 episodi. Ne vogliamo di piu'!!