Medium: il primo vero next-gen horror?
Il lead designer Wojciech Piejko gioca a carte scoperte, parlando di Medium come un vero horror next-gen.
A neanche 24h dalla premiére svoltasi ieri nell’evento Inside XboX, emergono già dettagli importanti su alcuni titoli. In una intervista a 360°, lo sviluppatore ha infatti più volte sottolineato come The Medium, titolo di Bloober in uscita a fine anno su PC e Xbox Series X, possa incarnare facilmente l’idea del nuovo horror proiettato nella next-gen.
The Medium è un gioco di punti di vista. Quindi nulla è semplice, nulla è in bianco o nero e tutto dipende dalla prospettiva e dalle informazioni che abbiamo. Giocare nei panni di una medium ci fornirà un punto di vista davvero unico fuori dalla portata della gente comune [..]
Ray tracing e SSD sugli scudi
Approfondendo la questione sul piano tecnico, Piejko ci ha tenuto a sottolineare che il gioco è in costruzione dal 2012, ma solo nell’ultimo periodo il team è riuscito a conferire al titolo le atmosfere di immersività ricercate a lungo per un horror di quel tipo. Ciò sarebbe stato possibile in larga parte dalla introduzione della tecnologia ray-tracing e dall’uso massivo dei caricamenti su SSD, che consentono una scorrevolezza nell’evolversi della storia mai sperimentata prima.
Ora siamo in grado di offrire la nostra visione di The Medium per la prima volta come l’avevamo immaginata. Il gioco è cambiato e il nostro approccio è cambiato, ma solo l’hardware next-gen ci ha consentito di gestire la nostra visione.
In effetti, almeno tra i titoli presentati ieri, The Medium è apparso subito una spanna sopra a livello di qualità grafiche ed impressività, complice probabilmente un’ambientazione che si rifà esplicitamente al concetto di horror psicologico, e sfoggiando nel contempo una effettistica (almeno nel trailer) di tutto rispetto, come tutti ci aspettiamo che diventi lo standard next-gen.
Il lead designer di The Medium ha infine specificato che, sebbene lo studio abbia tradizionalmente realizzato giochi in prima persona, con il nuovo progetto si passerà a una prospettiva in terza persona con angoli di ripresa fissi, simile ai primi giochi horror survival come Resident Evil o Silent Hill. La decisione è stata presa per fornire un’esperienza più cinematografica, che sembra decisamente riuscita. Di sicuro anche la presenza, per la parte musicale, del compositore di Silent Hill Akira Yamaoka, non farà che bene a questo progetto che sembra davvero aver imboccato la strada giusta verso nuovi orizzonti di terrore videoludico.