Lost Soul Aside: il creatore parla della difficoltà del gioco
Il feedback dei giocatori è importante per migliorare il gioco
Dallo scorso dicembre, il gioco d’azione Lost Soul Aside era rimasto in silenzio religioso. Di recente, però, il creatore, Yang Bing, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Dualshockers parlando della difficoltà del gioco, del supporto di Sony e di tanto altro.
Vediamo i punti più interessanti delle sue dichiarazioni
D: Che cosa ti ha fatto scegliere Sony invece che altri publisher che ti hanno offerto supporto?
R: Per essere precisi, Sony non è diventata il publisher del gioco. Attualmente, non abbiamo ancora deciso chi sarà il publisher ma stiamo lavorando a stretto contatto con Sony e loro ci hanno dato un sacco di supporto con lo sviluppo e il lato PR.
D: Il supporto è completamente derivante dal China Hero Project?
R: Sì, esatto. Nel 2016, sono venuti da me dopo che ho rilasciato il primo trailer e mi hanno offerto il loro supporto. Sony è un grande partner per il nostro gioco.
D: Durante la PlayStation Experience, la demo di Lost Soul Aside aveva un alto livello di difficoltà. Qual è il livello di sfida a cui state puntando nel prodotto finale e come riuscirete a trovare un bilanciamento?
R: Stiamo attualmente cambiando la difficoltà basandoci sui feedback ottenuti alla PlayStation Experience, e forse cercheremo di ottenere altri feedback anche durante la GDC. Vogliamo che le persone che giocano si godano la componente narrativa dell’opera poiché il nostro non è un gioco puramente action. Abbiamo la trama e anche una componente esplorativa: vogliamo che la maggior parte dei giocatori possano godersi la narrazione, l’ambiente e il mondo e non solo i combattimenti. Forse avremo livelli di difficoltà addizionali o semplicemente implementeremo dei dungeon di alta difficoltà nel gioco finale per assicurarci che i giocatori degli action puri possano godersi il gioco.
Veramente molto interessante, non trovate? Speriamo che il progetto rimanga in salute e ne esca un’opera che tutti noi vorremo giocare, sia che siamo grandi amanti dei combattimenti o meno.