Godzilla

Tokusatsu. In pochi conoscono questa parola, che significa “effetti speciali” in giapponese, e tale termine indica un filone di cinema e serie TV piuttosto famoso, anche se nell’ombra. Stiamo parlando di serie come i Super Sentai (quelli che in America vengono rovinati con il nome di Power Rangers) o dei Kamen Rider, dei Metal Hero e tutto ciò che vi è di simile, tutte serie che potete anche seguire sottotitolate in italiano su www.subranger.it dagli Italian Sentai Subranger.
Tuttavia, ciò che ha dato realmente inizio a questo filone, è l’intramontabile lucertolone di cui tutti quanti conoscono come minimo il nome: Godzilla. Apparso per la prima volta al cinema nel 1954, che ha portato a ben trenta film ufficiali, un remake americano del 1998 e infine il recente film di Legendary Pictures e Warner Bros, del 2014, ricevendo consensi e fan non solo in Giappone, ma in tutto il mondo. Con il suo nome originale Gojira (da Gorilla e da Kujira: Balena), ha ora ricevuto anche un adattamento videoludico per PlayStation 3 e PlayStation 4, uscito in Giappone a fine 2014 e in arrivo oggi da noi in Europa. Vediamo di cosa si tratta.

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Mostri affamati

Questo gioco non cerca certo di renderci increduli con una storia arzigogolata o con chissà quali colpi di scena. Godzilla apparve decine di anni fa e venne scacciato, ma quest’oggi è riapparso e sembra essere più determinato che mai a papparsi tutta l’energia del mondo, dato che ora l’umanità gestisce la propria elettricità e ogni suo sistema proprio con il tipo di energia da cui è formato il lucertolone. Dunque, impersonando Godzilla, il nostro scopo sarà andare a distruggere i generatori di energia di tutto il Giappone così da riempirci il pancino, mentre nel frattempo carri-armati e aerei ci infastidiranno come fossero piccole zanzare. Peccato che a volte comparirà un kaiju gigante come noi deciso a metterci i bastoni tra le ruote.

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Battaglia tra kaiju

Kaiju è una parola che indica i mostri giganti provenienti dal panorama giapponese. Parola che è ormai entrata a far parte della collettività, grazie a film famosi come Pacific Rim che hanno iniziato a portare la massa alla conoscenza di questo genere di film e serie TV. Questa è la parola chiave di questo titolo, poichè parlando in maniera realistica, chi mai nel mondo, in un film di Godzilla, ha tifato per l’esercito terrestre anziché per il lucertolone? Da qui è apparso il bisogno di presentare, di pellicola in pellicola, nuovi kaiju che potessero risultare degni avversari del protagonista della serie. Tra dinosauri, falene giganti, mostri di smog e chi più ne ha più ne metta, il Giappone si è ritrovato teatro di epici combattimenti tra esseri enormi, dove gli esseri umani finivano a essere una terza parte il cui unico ruolo era osservare le proprie città mentre cadevano in preda alla distruzione.

Il gioco di Godzilla riprende tutto questo: nella modalità Dio della Distruzione impersoneremo Godzilla, scegliendo uno a uno gli stage da affrontare attraverso una selezione ad albero, e procedendo così all’annientamento di ogni cosa si trovi sul nostro cammino. I comandi, estremamente particolari, richiedono la pressione di L1 ed R1 per voltarci, mentre il movimento con la levetta sinistra è dedicato agli spostamenti in avanti, indietro, o laterali. Con a disposizione attacchi deboli e forti, e l’immancabile “raggio laser” lanciabile quando la barra è piena, il nostro scopo sarà distruggere i generatori di energia presenti in ogni stage. Nel frattempo avremo anche altri obiettivi secondari, tra cui distruggere edifici e artiglieria umana così da assorbire energia e diventare sempre più potenti, sconfiggere i kaiju nemici che occasionalmente potrebbero venire a sfidarci, o andare in punti prestabiliti della mappa da cui gli umani potranno raccogliere dati su di noi così da escogitare nuove strategie e sbloccare nuove sezioni di gioco.
Ogni volta che raggiungeremo la fine dei livelli a disposizione (scegliendo ogni volta la difficoltà della missione seguente, rappresentata dall’accrescimento più lento o più veloce della barra  “Disastro“, la quale determina quanto siano pericolose le risorse degli umani) ci ritroveremo poi a ricominciare daccapo, in uno stile molto arcade, tornando alle dimensioni originali. I progressi veri e propri che faremo in ogni nostra partita sono essenzialmente l’acquisizione delle cellule dei kaiju sconfitti, che ci permetteranno di sbloccarli come creature giocabili, e allo stesso tempo di potenziare le nostre mosse e impararne di nuove nella Modalità Evoluzione.
Nella Modalità Dio della Distruzione, oltre a sfidare gli umani con il classico Godzilla, potremo anche selezionare la modalità Invasione, che ci metterà nei panni di un altro kaiju sbloccato, oppure la modalità Difesa, nella quale useremo uno dei kaiju difensori della Terra per proteggere l’umanità.

Altre modalità presenti nel gioco, a parte la già citata Evoluzione per potenziare i nostri personaggi, sono la modalità Re dei Kaiju (un semplice Survival dove sfideremo 6 mostri nemici uno dopo l’altro), la modalità Enciclopedia (dove sbloccheremo di volta in volta informazioni relativi a tutti i kaiju dell’universo di Godzilla), la modalità online per battersi contro gli amici in battaglie fino a tre giocatori, e infine la modalità Diorama. In quest’ultima potremo collocare i modellini sbloccati di ogni mostro in una qualsiasi ambientazione di cui avevamo precedentemente distrutto il 100% degli edifici. Un modo simpatico per creare la nostra scenetta personalizzata e scattare divertenti foto da condividere in rete.

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Guarda che scaglie sexy

Riguardo il lato tecnico, Godzilla non fa esattamente gridare al miracolo. I kaiju sono ben fatti e modellati, ed è una gioia per gli occhi vedere Godzilla su schermo in questa maniera, tuttavia le ambientazioni sono poco curate e le esplosioni degli edifici sono qualcosa che potevamo comprendere ai tempi della PlayStation 2. Tuttavia c’è da dire che è molto alta la possibilità che tale mediocrità sia stata fatta appositamente per mostrare il lato molto “artigianale” delle opere in questione, come se ci trovassimo effettivamente su un campo di edifici in miniatura fatti di cartone. Il comparto audio presenta poche musiche, sebbene caratteristiche, che vengono presto a noia, e il doppiaggio può essere scelto tra l’inglese e il giapponese, cosa comunque relativa ai soli discorsi tra esseri umani nella modalità storia. Per completare il tutto bastano poche ore, tuttavia queste schizzano oltre la sessantina nel caso si voglia sbloccare tutto il possibile in un farming che però potrebbe presto venire a noia, soprattutto a causa di un sistema di combattimento poco preciso tra kaiju lenti e incapaci di pararsi. Non capiterà di rado una certa frustrazione a causa di inspiegabili colpi mancati, oppure a causa di due nemici insieme che con i loro attacchi combinati non ci faranno nemmeno muovere. Tuttavia, i fan del lucertolone troveranno comunque il tutto piuttosto godibile.

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[signoff icon=”quote-circled”]Con una enorme quantità di kaiju giocabili (tra i quali SpaceGodzilla, Mecha-King Ghidorah, Rodan, Anguirus, Mechagodzilla 1974, Godzilla 1964 e Battra sono esclusive PS4), questo si conferma essere il tributo definitivo a Godzilla. Creato palesemente da appassionati per appassionati, Godzilla riunisce in sé enciclopedie su tutto l’universo del lucertolone e svariate modalità per mantenere viva l’attenzione. Il gameplay è piuttosto lento e macchinoso, con situazioni a volte anche inspiegabili e che faranno crescere spesso una sorta di frustrazione per un mancato tecnicismo ed impossibilità di pararsi, tuttavia, con il passare delle ore di gioco, si inizierà a trovare anche in ciò un certo divertimento a causa della costrizione a utilizzare diverse strategie, volendo anche vigliacche. Non ci sentiamo di consigliarlo a chiunque, tuttavia se amate Godzilla, o se comunque pensate di volerlo iniziare a conoscere assieme al mondo degli altri tokusatsu, provatelo. Non riuscirete a capire molto bene quand’è che avete iniziato a divertirvi abbandonando il senso di perplessità.[/signoff]

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