Il fondatore di Oculus Rift finanzia in segreto un sito pro Donald Trump
Secondo il Daily Beast, sito americano di opinione e informazione fondato da Tina Brown, dietro lo pseudonimo NimbleRichMan attivo su Reddit, si cela nientemeno che il fondatore di Oculus Rift: Palmer Luckey.
Secondo il rapporto del sito di informazione, Luckey sta segretamente finanziando un sito web, Nimble America, progettato per diffondere forum, meme e i cosiddetti Shipshots (post aggressivi nei forum) per promuovere la campagna elettorale di Donald Trump.
L’ipotesi del Daily Beast è stata poi confermata dallo stesso Luckey, che ha ammesso di aver conosciuto i responsabili di Nimble America tramite Facebook (i quali hanno poi consigliato al 24enne californiano il nickname con il quale iscriversi a Reddit) mettendo a disposizione dell’azienda parte della sua disponibilità economica per sostenere la campagna presidenziale di Trump.
Luckey si è reso subito attivo con una serie di post contro Hillary Clinton, storica rivale di Trump, poi rimossi dai forum in seguito alle prevedibili proteste degli utenti.
“Tu e io siamo la stessa cosa. Sappiamo che Hillary Clinton è corrotta, guerrafondaia, una spogliarellista” afferma Luckey in uno dei suoi post (dove tra l’altro incita altri utenti a sostenere economicamente la campagna) “Non del tipo buono che vedi ballare in bikini il giorno dell’Indipendenza, ma il tipo cattivo che spoglia i cittadini della libertà e la concede ai donatori”.
Forte anche di un patrimonio di 700 milioni di dollari, frutto della vendita miliardaria di Oculus Rift a Facebook, Luckey è stato poi nominato vice presidente di Nimble America e, secondo il Daily Beast, vanta anche forti legami con Milo Yiannopoulos, da sempre forte sostenitore di Trump e di recente sospeso da Twitter a causa di certi suoi post nei confronti di Leslie Jones, l’attrice di colore nel cast dell’ultimo Ghostbusters.
Secondo Yiannopoulos, inoltre, uno dei fondatori di Nimble America, Dustin Ward, ha ammeso che ora, forte dei nuovi finanziamenti, la società potrà permettersi ulteriori cartelloni pubblicitari anti-Hillary (alcuni dei quali piuttosto discutibili) da piazzare in punti strategici intorno ai siti dei prossimi dibattiti presidenziali.