Epic Games: “Non vendiamo dati alla Cina”

Il CEO di Epic Games Tim Sweeney ha divulgato una dichiarazione in risposta alle recenti accuse di "spionaggio" in favore della Cina.

Epic Games sta vivendo da qualche tempo un periodo di fama “altalenante”. Nelle ultime ore, l’azienda creatrice di Fortnite ha risposto a delle accuse lanciatele tempo addietro, che volevano lo studio di sviluppo come un “affezionato” rivenditore di dati alla Cina.

L’accusa poggerebbe le sue basi sulla collaborazione in chiaro che la software house conduce con Tencent, gigante del mercato informatico cinese che ha recentemente investito forti somme di denaro in alcune delle principale realtà ludiche occidentali (Ubisoft, Quantic Dream, Bungie, Blizzard ecc).

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Tim Sweeney, fondatore di Epic Games, ha quest’oggi prodotto un comunicato su Twitter in cui getta finalmente luce in modo ufficiale sulla faccenda. Il CEO ha infatti dichiarato: “Sono l’azionista di maggioranza in Epic Games, dal 1991. La nostra azienda puo’ contare oggi su di una serie di investitori terzi, di cui Tencent è quello con il numero maggiore di quote“.

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Il numero uno di Epic Games ha poi aggiunto: “Tutte le decisioni più importanti di Epic Games sono prese qui negli Stati Uniti ed io sono responsabile al 100% per ognuna d’esse. Nessuno può impormi decisioni. Nessuno ha accesso ai dati dei nostri clienti“. La dichiarazione servirà a calmare i bollenti spiriti?

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