I carri italiani sbarcano in World of Tanks – Intervista ad Andrey Biletskiy
World of Tanks è uno dei free-to-play più longevi e di successo di tutti i tempi. La sua semplice ma profonda formula basata su adrenalinici scontri tra carri armati online ha fatto le fortune della compagnia che lo ha ideato, quella Wargaming che qualche giorno fa ci ha ospitato a Milano per presentarci le ultime novità del suo titolo di punta (ricordiamo infatti che sempre lo stesso team pubblica numerosi altri titoli, tra i quali World of Warplanes e World of Warships). World of Tanks non accenna a fermarsi: conta circa 1.5 milioni di giocatori registrati solo in Italia, e proprio dall’Italia sta partendo il suo ultimo aggiornamento.
Finalmente, infatti, nel gioco sono stati inseriti i carri armati prodotti in Italia, che, sebbene il Bel Paese non fosse leader nella costruzione di questi veicoli da guerra, rappresentavano una mancanza sempre più evidente con il passare del tempo. Per celebrare questa novità non solo verranno inseriti undici carri armati italiani (tre di classe media, otto di classe leggera), i quali porteranno innovazioni nel gameplay, ma soprattutto ci sarà un nuovo comandante utilizzabile in game: nientepopodimeno che Gianluigi Buffon, giunto recentemente alla fine della sua pluriennale avventura con la maglia della Juventus.
Al minuto 0:14 potete vedere la magnificenza dei nostri inviati.
Per scoprire più nel dettaglio il ruolo di Gigi e le novità del gioco, abbiamo intervistato Andrey Biletskiy, Creative Director di World of Tanks a Wargaming.
GS: L’Italia sta facendo il suo esordio in World of Tanks. Perché era questo il momento giusto secondo voi?
AB: Prima di tutto, stiamo cercando di aggiungere ogni nuova nazione con una propria distinta meccanica di gameplay. Quest’anno non avevamo ancora introdotto nessuno di nuovo e quindi ci siamo seduti in ufficio pensando a chi potesse essere la nuova addizione. Abbiamo scelto l’Italia perché era l’unico paese che stava sperimentando con la costruzione dei suoi carri armati, usando alcune delle tecnologie legate alla marina. Questo è dovuto al fatto che storicamente la costruzione di navi in Italia era sempre stata più avanzata di quella dei carri.
La compagnia italiana Ansaldo stava infatti sviluppando mezzi corazzati dotati di un sistema di caricamento dei proiettili e di sparo mutuato dalle navi cacciatorpediniere, un sistema perfetto per introdurre un gameplay ibrido, dotando il giocatore di maggiore agilità e flessibilità. Questa nuova tecnologia è anche utilizzabile su altri mezzi per cambiare il tuo stile di combattimento in qualsiasi momento.
GS: Spiegaci un po’ meglio quindi come l’introduzione dei carri armati italiani cambia il gameplay del gioco.
AB: Molto semplice: prima dell’arrivo dei carri italiani c’erano due modi di caricare proiettili in World of Tanks. Il primo si chiama “A colpo Singolo” e in pratica consiste nel caricare un proiettile, sparare, caricarne un secondo e così via; il secondo invece è chiamato “A Tamburo”, dove puoi caricare uno alla volta una serie di colpi e usarli in rapida successione fino ad esaurirli, per poi caricare di nuovo anche se impossibilitati a sparare in quegli attimi di ricarica. Nella prima soluzione si impiega circa 8 secondi tra un colpo e l’altro, mentre nella seconda si possono sparare più colpi velocemente ma dopo una ricarica di 30”.
Quello che invece introducono i carri italiani funziona similmente al tamburo ma dopo il primo colpo della salva, quelli seguenti iniziano già a ricaricarsi, andando sempre più veloce. È un sistema che permette di sfruttare le parti forti di entrambe le scelte. Se lasci tempo al sistema di ricaricarsi, puoi sparare come nel colpo singolo, ma se per caso hai una perfetta occasione di danneggiare il tuo avversario puoi anche decidere di colpirlo velocemente con una salva a tamburo. E in questo sta la bravura del giocatore nel trovare il bilanciamento tra le due possibilità.
GS: Buffon. La grande novità di questo annuncio, il suo arrivo tra i ranghi di World of Tanks. Perché lo avete scelto come capitano e testimonial?
AB: Innanzitutto questo non è un anno qualsiasi per il calcio, con la Coppa del mondo. E in passato avevamo già lavorato con eventi legati al calcio un paio di volte se ti ricordi, anche prima dell’uscita di Rocket League: eravamo arrivati prima noi! Quest’anno stiamo preparando qualcosa di nuovo che non abbiamo ancora svelato, ma in generale volevamo riconnetterci al calcio già da adesso. In secondo luogo, Buffon è riconosciuto come giocatore molto tattico, sa tutto quello che avviene sul campo e questo tatticismo si riflette anche nelle nuove meccaniche di gameplay legate al vostro paese in World of Tanks. L’Italia è un paese che adora il pallone, considera i calciatori come eroi e chi è più un eroe calcistico, con una mente tattica, flessibile e agile di Gianluigi Buffon?
GS: OK! Ultima domanda, cosa possiamo aspettarci dal futuro di World of Tanks, ci puoi dare un assaggio di quello che possiamo aspettarci nei prossimi mesi?
AB: Quello che posso dire è che prevediamo di annunciare qualcosa molto presto! Non voglio rovinarvi la sorpresa ma sarà qualcosa di sorprendente e legato al mondo del calcio che sveleremo nelle prossime settimane!
GS: Grazie mille Andrey! Ci vediamo tutti sul campo di battaglia!