Warren Spector presenta: Epic Mickey 2
Oggi, Lunedì 26 Marzo, si è tenuto a Milano l’evento hands-on del recentemente annunciato Epic Mickey 2: The Power of Two (L’Avventura di Topolino e Oswald nella versione italiana), sequel del titolo di debutto dei Junction Point Studios e presentatoci nientemeno che da Warren Spector, suo co-fondatore nonché uno dei nomi più importanti del pc gaming negli anni ’90.
La presentazione è cominciata con un breve riassunto sul primo Epic Mickey, che ricordiamo essere un platform 2.5 (cioé con gameplay sia bi- che tridimensionale) con elementi affini a gdr, come ad esempio scelte morali che cambiano il finale, e dotato di una particolare caratteristica: essere assolutamente atipico da quello che tutti si aspetterebbero da un gioco Disney.
Una scelta coraggiosa che ne ha decretato il successo, tant’è vero che, stando ai sondaggi, oltre il 90% dei giocatori europei e americani ne desiderava un seguito, e, dato ancora più interessante, il 54% degli stessi erano adulti.
La maturità del prodotto rimane il pilastro attorno al quale si sviluppa il sequel, che rappresenta la naturale evoluzione di quanto già visto (per ulteriori dettagli vi invitiamo a leggere la nostra recensione), con una grande novità: il multiplayer cooperativo locale. Può sembrare limitativo, ma assicuriamo che questo aspetto non si limita ad essere una semplice modalità di gioco in più, ma coinvolge la totalità del prodotto, sia sul piano narrativo che nel gameplay.
Prima di addentrarci su questo e dunque sulla prova, citiamo alcuni cambiamenti di carattere generale, che non intaccano il gioco in sé, ma hanno un significativo impatto emotivo sulla sua natura disneyana: anzitutto sono state introdotte le voci, quasi totalmente assenti nel primo, e verranno doppiate anche in italiano, in secondo luogo, per la gioia di bambini e famiglie, saranno presenti le canzoni. Dopotutto, esiste film Disney senza parti cantate?
Certo, questo potrebbe spaventare le "persone mature", ma non preoccupatevi: Epic Mickey 2 non è un musical, e le canzoni coinvolgono limitatamente alcune cut-scene, senza scadere nel mellifluo e comunque saltabili se proprio non potere resistere (ma a questo punto forse vi conviene cambiare gioco).
La casa di Mickey
Parliamo della trama: la storia riprende dal mondo di Oswald ripulito dall’oscurità, in cui lui e famiglia vivono pacifici e proliferi quanto Mickey a casa sua. Per dare inizio al sequel, l’idillio doveva essere interrotto, cosa di cui si occupa il Dottore Matto, secondario antagonista nel primo episodio, rompendo la quiete con l’annuncio (cantato) di una minaccia incombente e talmente grande da spingerlo a chiedere l’aiuto dei "buoni", che a loro volta richiamano Mickey dal suo mondo per farsi aiutare – contro cosa? Non ci è dato saperlo.
Sappiamo però come si svolgeranno (o meglio, giocheranno) i fatti.
Mickey e Oswald visiteranno molti luoghi vecchi (cioè già visti) e "nuovi", che in questo caso significa entrare più a fondo nel passato primordiale della Disney e dei suoi personaggi dimenticati. Fra gli altri luoghi, visiteremo meglio anche il laboratorio di Yan Sid, il carismatico stregone di Fantasia e voce narrante, nonché creatore del mondo di Oswald e del pennello magico, fulcro del gameplay anche questa volta ma affiancato alle nuove capacità offerte dalla presenza di Oswald, che sfrutta l’elettricità.
Oswald e il suo… pulsante?
Addentrandoci nelle meccaniche, anticipiamo che ci saranno molti puzzle che dovranno essere risolti combinando le abilità dei due eroi, e se Mickey si occupa, come in passato, di far apparire e scomparire oggetti, pareti e nemici, Oswald mette in moto oggetti elettrici e fulmina robot, anche se questi possono essere convertiti per aiutare il giocatore – mister Spector ha persino dichiarato che è possibile finire il gioco senza tecnicamente abbattere alcun nemico!
Quest’ultimo punto dà il via all’analisi ruolistica: la possibilità di giocare in modi diversi, senza una soluzione univoca e con conseguenze alle proprie azioni, è una caratteristica nota delle creazioni di Warren. Per quanto sembri difficile immaginare affinità tra un agente segreto in occhiali scuri (ogni riferimento è puramente casuale – ma anche no) e un Topolino vintage, quest’ultimo ha già dimostrato come la moralità sia qualcosa di discutibile e ad appannaggio del giocatore anche in un contesto apparentemente buonista. In questo episodio l’aspetto è stato ulteriormente "appesantito", poiché non si limita ad influenzare il finale, ma apporta anche modifiche allo svolgimento della trama, senza possibilità di cambiamento se non tornando indietro con la partita.
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La prova ci ha permesso di dare assaggio ad alcune delle caratteristiche citate precedentemente, in particolar modo per quanto concerne il gameplay, anche se abbiamo visto solo una piccola parte (piuttosto acerba e buggata) includente tre livelli: il tutorial, un livello bidimensionale ed una sezione di avventura all’aperto. Il tutorial è esattamente ciò che ci si aspetta: un mezzo per prendere abitudine con i controlli di gioco, anche se solo dal lato di Mickey. La parte bidimensionale è un breve livello come i tanti disseminati nel predecessore, e da un primo assaggio di come i puzzle richiedano la piena cooperazione tra Mickey e Oswald (controllato dall’IA in assenza di un altro giocatore), si dimostra come The Power of Two non sia affatto un nome casuale: pennello ed elettricità si compensano e non possono sopravvivere da soli. Infine, la terza fase ci fa vivere un po’ di platform-gaming tridimensionale nell’ambiente già visitato di Os Town. Nessuna possibilità di osservare gli effetti delle scelte morali, ma confidiamo sul fatto che Spector non smentisca le sue promesse e che in ogni caso non si possa fare meno bene di quanto già dimostrato in passato.
Il livello bidimensionale da noi testato
A differenza del primo episodio, esclusiva Wii, Epic Mickey 2 verrà distribuito su tutte le console casalinghe attuali. Abbiamo potuto provare le versioni per Wii e Xbox360, sulle cui differenze non c’è molto da dire, in quanto piuttosto prevedibili: se la console Nintendo mantiene inalterate le possibilità donate dal suo "telecomando", Microsoft ha dalla sua migliorie grafiche non indifferenti, tra effetti di filtri dinamici, shader migliori, texture più definite e, ovviamente, alta risoluzione. Cosa sia meglio tra controllo e qualità? Non c’è una risposta univoca, ma vogliamo spezzare una lancia in favore dei giocatori Microsoft: l’adattamento al pad è riuscito piuttosto bene, con la possibilità di usare lo stick destro per controllare il puntatore e la croce direzionale per telecamera, entrambi piuttosto fluidi.
Purtroppo non era disponibile una postazione PlayStation 3, ma poiché il gioco supporta il Move sorge spontaneo chiedersi se questa non sia la scelta migliore per il giocatore che non vuole rinunciare a nulla: motion gaming e grafica migliorata, cosa si può chiedere di più se non tutti i benefici delle altre console messi insieme?
La versione Wii è chiaramente inferiore sul piano grafico
In conclusione, possiamo dire che Epic Mickey 2 è un buon candidato per riuscire ad essere un titolo in grado di sorprendere tutti, per la seconda volta. Spector ed i Junction Point hanno tenuto grande considerazione del feedback ricevuto, cercando di correggere i difetti del passato (come la telecamera) e spingendo ulteriormente sui punti di forza. Le premesse sono buone e l’introduzione di Oswald è un’ottima speranza di non trovarsi di fronte a un semplice more of the same, anche se qualche dubbio rimane: non sarà che la dualità del gioco rischia di precludere il godimento dell’intera esperienza a chi non vuol compagnia? Inoltre, non è noto se sia possibile controllare Oswald in assenza di un altro giocatore.
Per toglierci queste curiosità, nessuna possibilità migliore di chiederlo a Warren in persona, la cui intervista sarà pubblicata separatamente.
Non è il caso invece di porre dubbi sulla qualità effettiva del gioco, che come accennato non è ancora in uno stato ottimale da poter esser messa a giudizio.
Interessati? L’appuntamento a Settembre, mese in cui Epic Mickey 2 sarà lanciato in Italia.