Victory – Age of Racing : Intervista a Vae Victis

Vae Victis è un altro piccolo orgoglio italiano. Ogni tanto fa piacere scoprire che anche da noi si possono sviluppare ottimi progetti all’altezza del panorama MMO internazionale. Grazie alla disponibilità di Antonio Moro, creative director e Luca Garattoni, lead producer abbiamo approfondito alcune basi del loro Victory – Age of Racing.

 

 

GS: Ci potete parlare del background e della storia dietro al gioco?
 
(risposta di Antonio Moro, Creative Director, Vae Victis)

Anno 2062, sono passati 50 anni da quando nel 2012 il mondo è stato sconvolto da una serie di eventi sconvolgenti e ora avvolti nel mistero. Il risultato è che la tecnologia dell’uomo si è persa e il mondo come lo abbiamo conosciuto è cambiato per sempre.

Quello che non si è però perso è il piacere nell’udire il rombo di un motore o nel provare la forza di accelerazione che ti preme sul sedile.

Il mondo si è svegliato in un tempo più semplice dove non ci sono più destinazioni, solo viaggi. Una nuova organizzazione chiamata Racing Authority  sta cercando di organizzare il nuovo campionato mondiale di corse in auto in questi nuovi anni sessanta.

I nuovi team e piloti indipendenti che competono in questa nuova Formula creano le loro macchine da zero, con pezzi e tecnologie di scarto e di recupero, inspirandosi all’estetica gloriosa della leggenda dei primi anni sessanta. Il risultato è un mix di vecchio e nuovo che offre a Victory: The Age of Racing un look unico.

Ci vediamo sulla pista, ci vediamo nella nuova Age of Racing.

 

GS: Che tipo di personalizzazione dobbiamo aspettarci per le nostre auto?
 

(risposta di Antonio Moro, Creative Director, Vae Victis)

Il motore di personalizzazione dell’auto in Victory: The Age of Racing è uno dei maggiori punti di forza del gioco.

E’ diviso in tre momenti principiali: Inizia offrendo la possibilità al giocatore di selezionare tre diversi “blocchi” con cui è composta la macchina (fronte, centro, retro). Sono presenti dozzine di diverse soluzioni per questi tre blocchi e il risultato scelto liberamente dal giocatore porta alla creazione della base estetica dell’auto.
A seguire il giocatore passa nella sezione di “painting” in cui è possibile personalizzare la propria auto con infiniti template, pattern, stickers, forme colorabili e tanto altro, il tutto con un elevatissimo grado di libertà e strumenti avanzati di drag, rotazione, scala, trasparenza.
Queste prime due parti definiscono buona parte dell’estetica dell’auto e consentono di creare macchine completamente diverse tra loro, avendo a disposizione milioni di combinazioni diverse tra blocchi, colori, stickers, template, ecc.
Ma non è finita: una volta acquistata l’auto base dopo queste prime due fasi è possibile in qualsiasi momento tornare nella fase di verniciatura (painting) per modificarla ulteriormente, oppure entrare nel market e acquistare oggetti aggiuntivi per il proprio mezzo.

La propria auto offre infatti dodici diversi slot che possono ospitare dodici diversi tipi di oggetti tra cui per esempio gomme, cerchioni, parafanghi, luci, specchietti, volante, cruscotto, ecc.

Questi oggetti acquistabili sul market del gioco sono sia estetici che funzionali. Estetici perché vengono montati direttamente sull’auto e ne influenzano l’estetica direttamente: stiamo creando decine di oggetti diversi, dai più semplici ai più strani tutti ispirati agli anni sessanta, ma con un qualcosa in più. Funzionali perché ogni oggetto può avere bonus particolari a uno o più dei sei attributi che descrivono la macchina.

L’auto in Victory: The Age of Racing è infatti descritta da 6 attributi base: peso, aerodinamica, trazione, tenuta, freni e potenza. Queste caratteristiche sono modificabili dall’utente direttamente spendendo Performance Points che vengono guadagnati al passare di livello dell’utente.

Come detto, gli oggetti acquistabili sul market possono offrire bonus particolari a queste caratteristiche, come per esempio una gomma particolare con +2 alla tenuta.

Il risultato dei bonus e dei punti performance spesi per ogni caratteristica è un valore che quantifica realisticamente quel particolare attributo fisico della propria auto.
 
 

GS: In che modo funzionerà lo sviluppo dei personaggi?
 
(Risponde Luca Garattoni, Lead Producer, Vae Victis)

Il vero protagonista in Victory: The Age of Racing sono le auto.

Dopo ogni gara fatta gli utenti otterranno in premio, in base alla posizione ottenuta e al livello dei contendenti presenti, punti esperienza (Xp) e una certa quantità di valuta spendibile nel gioco (in game money, chiamati in Victory “Victis” o V$).

I punti esperienza gli consentiranno di scalare livelli di esperienza, da 1 a 60. Come detto al passare di livello si guadagnano punti performance spendibili direttamente nei sei attributi della propria auto.

Oltre a questo con il passare di livello si sbloccheranno nuovi oggetti e in particolare 3 diverse classi di auto: Victory: The Age of Racing è infatti diviso in Series che a loro volta sono divise in Classes.

La prima serie che uscirà è quella che tratta gare di auto su pista classica, quella che vedete negli screenshots e nel primo teaser del gioco. E’ chiamata Road Race ed è composta da tre classi di auto: Rookie, Semi-Pro e Pro.

Queste classi sono accessibili dagli utenti in base al livello (livello 1-20: Rookie, 21-40: Semi-Pro, 41-60: Pro) e consentono di creare auto non solo diverse esteticamente, (le Rookie più ispirate ai primi anni Sessanta, semplici e affusolate, le Pro più ispirate ai primi anni settanta, con alettoni e superfici più spigolose) ma anche con performance e guidabilità completamente diverse.

Tutto questo è reso possibile dal motore fisico alla base del gioco: Victory: The Age of Racing non è infatti certo un racing game di tipo arcate, ma piuttosto un simulativo dedicato a quei giocatori casual che vogliono qualcosa in più e al tempo stesso agli hard-core che cercano un gioco in cui non sia necessario giocare per 3 ore di fila per completare una gara.

Il motore fisico di Victory è si molto realistico, ma al tempo stesso il team ha lavorato duramente per renderlo guidabile semplicemente con la sola tastiera del computer, non è quindi indispensabile avere a disposizione un volante o un joystick analogico.
 

L’esperienza di guida è stata una dei focus principali del team sin dai primi giorni di sviluppo. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di creare un modello di guida semplice da imparare, ma difficile da dominare: questo vuol dire che abbiamo inserito nella fisica tanti aiuti alla guida (ABS, ESP, Traction Control, Etc.) che consentono anche ad un neofita di scendere in pista, ma tutte le sfumature e comportamenti che un motore di guida realistico offre, uniti alla possibilità di modificare le performance della propria auto grazie al sistemi di attributi che abbiamo introdotto, non fanno altro che allungare la longevità ed introdurre sempre nuovi elementi di gioco aumentando il piacere di guida.

Gli utenti non saranno certo limitati ad una sola auto: potranno creare infinite auto diverse tra loro, specializzandole nelle diverse caratteristiche possibili, scambiandosi informazioni sui diversi oggetti che è possibile montare e sperimentando direttamente in pista il risultato dei loro esperimenti.

 

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GS: Ci sarà solo la F1 o avremo modo di gareggiare anche in altre competizioni?
 

(risposta di Antonio Moro, Creative Director, Vae Victis)

Come detto Victory: The Age of Racing è diviso in Series. Trattandosi di un gioco Free to Play è normale che siano previsti contenuti aggiuntivi di gioco da rilasciare durante tutta la vita del gioco.

Se la prima Serie che uscirà insieme il gioco tratterà di corse su pista “classiche”, vedremo poi uscire altre serie particolari completamente differenti che offriranno ai giocatori nuove classi e quindi nuovi tipi di auto da acquistare e sperimentare oltre che ovviamente nuovi circuiti in cui affrontarsi.

La seconda Serie che renderemo disponibile è chiamata Super Speed e offre la possibilità di creare auto da Ovale, particolarmente gradita al pubblico americano, questa serie vi permetterà di scendere sui grandi circuiti ovali e di creare auto espressamente pensate per questo tipo di circuito.

La terza Serie offrirà al contrario un tipo di guida e di auto completamente diverso, introdurremo infatti dei prototipi fuoristrada a ruote scoperte, dalla guida particolarmente divertente e dall’estetica assolutamente incredibile.

Altre e nuove Serie usciranno poi nel corso degli anni.

GS: Che tipo di requisiti grafici e di processore richiederà il gioco?
 
(risposta di Antonio Moro, Creative Director, Vae Victis)

Essendo un gioco pensato e sviluppato sin dall’inizio con in mente il mercato Free to Play è sempre stata nostra cura mantenere i requisiti di sistema i più bassi possibili in mondo da poter abbracciare il più ampio numero di utenti possibile.

Al tempo stesso la sfida è stata quella di creare un motore grafico sufficientemente scalabile in modo da offrire la stessa esperienza di guida a tutti, ma un’estetica più o meno dettagliata in base alle caratteristiche del proprio sistema di gioco.

Il risultato a cui stiamo ancora duramente lavorando è un motore di gioco che consente anche a computer che vengono usualmente considerati obsoleti di fare girare Victory e al tempo stesso di avere un’estetica e un’effettistica di ottimo livello.

 

GS: Ci saranno anche elementi PVE nel gioco o sarà destinato solo al multiplayer classico (PVP)?

(Risponde Luca Garattoni, Lead Producer, Vae Victis)

Stiamo considerando l’implementazione di IA (Intelligenze Artificiali) che consentano il gioco PVE per poi includereuna parte single player nel gioco, ma non saranno presenti nella prima versione disponibile di Victory: The Age of Racing.

 

GS: Il gameplay sarà basato solo su corse multiplayer o ci saranno anche altri elementi o modalità diverse?

(Risponde Luca Garattoni, Lead Producer, Vae Victis)

La modalità di gioco base e più usata sarà il classico multiplayer, leggermente ripensato per Victory: oltre ad un comodo sistema di matchmaking che consente con un click di essere automaticamente inserito in una gara con utenti dal profilo simile (per esperienza, ranking, latenza, etc.), sarà possibile creare una propria race personalizzandone tutte le caratteristiche e scegliendo tra le decine di diverse piste disponibili.

in Victory non sarà necessario aspettare la conferma (il classico “ready”) di ogni giocatore prima di scendere in pista e partire: abbiamo infatti introdotto un sistema più facile, sfruttando il fatto che le nostra gare saranno più veloci e frequenti rispetto ad un classico gioco di guida, basate su pochi giri in circuiti brevi. Sarà infatti sufficiente che almeno due giocatori siano presenti in sessione per fare partire il countdown alla partenza: altri giocatori potranno unirsi alla competizione sia direttamente in pista che come spettatori anche a gara iniziata, pronti a partecipare sin dall’inizio nella gara successiva.
Questo consente di spendere il proprio tempo giocando invece che perdendo tempo aspettando che tutti i partecipanti si rendano disponibili alla partenza.

Sarà inoltre possibile impostare una nuova gara come parte di quello che noi chiamiamo minicampionati: l’utente che crea una nuova sessione può impostare un particolare numero di gare in cui sviluppare questo mini campionato e al tempo stesso scegliere tra vari premi da mettere in palio tra i partecipanti al campionato (V$, Xp, Oggetti, Etc). Oltre ai premi i giocatori che partecipano ai mini campionati guadagnano anche punti esperienza speciali che valgono per le classifiche ufficiali del gioco.

Oltre a questo verranno organizzati mensilmente eventi ufficiali particolari e scontri tra i campioni delle varie nazioni mondiali in cui Victory verrà pubblicato nel corso del 2010.
 
 

GS: Attualmente qual’é lo stato del gioco, dove e quando verrà rilasciato?
 
(Risponde Luca Garattoni, Lead Producer, Vae Victis)

Il gioco è attualmente in Alfa ed è testato solo internamente al team. Rilasceremo la prima Closed  Beta verso la fine dell’anno.

Victory: The Age of Racing è pubblicato da Gamersfirst.com e il lancio è previsto per il primo quarto del 2010 in Europa, Nord America, Sud America, Turchia e India.

Il gioco verrà localizzato nelle principali lingue europee (tra cui l’italiano naturalmente) e in quelle dei paesi in cui verrà pubblicato al di fuori di Europa e America.

 

 

 

Ringraziamo Vae Victis per l’intervista.
 

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