Venezia nell’immaginario videoludico
L’acqua alta mette in difficoltà la Venezia reale, ma nei videogiochi questa stupenda città sarà sempre rappresentata al massimo del suo splendore.
I videogiochi hanno un indubbio vantaggio, quasi un superpotere: possono trascendere lo spazio e il tempo e farci vivere in epoche lontane. Non necessariamente in altri mondi o in reami fantastici, però: la storia – soprattutto recente – del nostro medium preferito è ricca di ottimi esempi di fedeli ricostruzioni di luoghi, epoche e personaggi. Dai conflitti bellici raccontati in Call of Duty e Battlefield, passando per Total War: Three Kingdoms, senza dimenticare le ambientazioni di Assassin’s Creed, potremmo stilare un elenco pressoché infinito di esempi in cui differenti momenti e periodi storici vengono ricostruiti all’interno di un gioco.
Oltre alla ricostruzione storica – che può essere più o meno fedele ai fatti realmente accaduti – è impressionante vedere come anche le ambientazioni vengono studiate e ricostruite digitalmente all’interno del mondo di gioco e come, quando nel mondo reale accadono una qualche catastrofe o evento impattante, una volta tornati nel mondo virtuale ci si ritrova a guardare a queste ambientazioni con occhio più critico, quasi ipnotizzati di fronte a un qualcosa che lì, nel videogioco, possiamo ancora ammirare in tutto il suo splendore. Ne è un triste esempio recente la Cattedrale di Notre Dame de Paris, che nel suo stato attuale – in ricostruzione a seguito del tremendo incendio di qualche mese fa – può essere vista com’era in Assassin’s Creed Unity, che Ubisoft ha tra l’altro reso disponibile gratuitamente proprio per incentivare gli utenti a partecipare alle donazioni per la ricostruzione.
Quanto in questi giorni sta accadendo a Venezia, purtroppo, potrebbe avere lo stesso tipo di impatto sulla città come la conosciamo: questa rischia, con le piogge insistenti di questo periodo, di subire danni incalcolabili che ne impediranno una ricostruzione esattamente identica al momento prima del disastro. Ben consapevoli che realtà e finzione sono due mondi nettamente distinti e con il massimo rispetto per quanto sta accadendo ancora oggi alla sfortunata Serenissima, vogliamo alleggerire un po’ la tensione ripercorrendo i giochi della recente storia videoludica nei quali è possibile muoversi tra i vicoli – più o meno realisticamente riprodotti – di Venezia.
Final Fight 2
In questo picchiaduro a scorrimento del 1993 si menano le mani a Rialto, poi a Riva degli Schiavoni e, infine, si affronta il boss del livello su una terrazza, sempre con i canali sullo sfondo. Per quanto incredibile, la ricostruzione bidimensionale degli sfondi mostra un livello di attenzione che è difficile trovare negli altri titoli di questo elenco.
Tekken
Nel 1994 Namco realizza uno stage per il suo storico picchiaduro ricostruendo con grafica poligonale l’isola di San Giorgio. Anche se con qualche elemento decontestualizzato – ad esempio le colonne di San Marco sullo sfondo, che non dovrebbero essere lì – la cura negli elementi architettonici e ai colori mostra un certo rispetto da parte degli sviluppatori verso la storica città.
Tomb Raider II
Quella che vede Lara Croft sfrecciare in motoscafo tra i canali non è un’esperienza in grado di restituire fedelmente la sensazione di ritrovarsi a Venezia, ma è tra quelle di questo elenco la rappresentazione iconica probabilmente più riuscita, oltre che uno scenario che viene immediatamente in mente quando si pensa a questa città trasportata nel mondo videoludico.
The House of the Dead 2
Se si tralascia qualche (un bel po’ a dire il vero, N.d.R.) licenza poetica che inserisce strutture medievali e gotiche nel contesto veneziano, la reinterpretazione di Venezia da parte di SEGA è abbastanza interessante per la scelta delle texture e delle ambientazioni, che si dimostrano abbastanza fedeli alla realtà.
Soul Calibur
Nel 1998 è sempre Namco a riproporre Venezia come stage per gli scontri di un picchiaduro: l’ambientazione intitolata City of Water in Soul Calibur vede i contendenti scontrarsi su di una piattaforma galleggiante con sullo sfondo Pizza san Marco e altri monumenti famosi.
Hydro Thunder
Siamo sempre nel 1998, e questo gioco di corse acquatiche propone una gara ambientata in un canal grande non fedelissimo, ma con un finale di gara proprio sotto un Ponte Milvio perfettamente riconoscibile e molto ben realizzato.
Gran Turismo 4
La possibilità di fotografare la propria auto con Canal Grande o Piazza San Marco come sfondo è sicuramente interessante, soprattutto grazie all’impeccabile realizzazione grafica con cui questi fondali sono stati riprodotti.
Sper Mario Sunshine
Decisamente ricca di licenze poetiche, questa è la rappresentazione più lontana dalla realtà è più vicino alla visione stereotipizzata nipponica della città: il mondo “veneziano” di Super Mario Sunshine mischia scorci di Venezia con elementi da villaggio turistico tropicale. Lo citiamo in questo elenco solo per dovere di cronaca (Mario è sempre Mario), non certo come esempio di fedeltà.
Assassin’s Creed II
Pur con una mappa della città semplificata, questa è la ricostruzione più fedele di Venezia che possiamo trovare in un videogioco. Ci sono San Marco – con la possibilità di visitare la basilica all’interno ammirandone una ricostruzione dettagliatissima e davvero fedele – c’è la Chiesa dei Frari – anch’essa visitabile internamente e realizzata con cura maniacale – e c’è un ponte di Rialto ancora in legno, riprodotto come lo era al tempo del 1500.
Fifa Street
Giocare a calcetto su una piattaforma galleggiante nella zona di Rialto? Si può fare, e si può anche godere dell’ottimo panorama, vista la ricostruzione fedele e praticamente perfetta realizzata dai game designer di EA Sports.
Bayonetta 2
La riproduzione di Venezia di questo hack n’ slash è tutt’altro che fedele alla controparte reale, ma c’è una pizza San Marco parzialmente allagata perfettamente ricostruita (soprattutto nella pavimentazione) che restituisce molto bene il feeling che si prova a camminare nella piazza con l’acqua alta.
Final Fantasy XV
Altro esempio, come per Super Mario Sunshine, di come lo stereotipo possa ispirare la realizzazione di ambientazioni a metà strada tra il reale e il fantastico: la città di Altissia è ispirata a Venezia, con tanto di gondole e canali. Per quanto praticamente nessun edificio o scorcio sia riconducibile a una controparte reale, anche a uno sguardo poco attento salta immediatamente all’occhio come la Serenissima sia un’inesauribile fonte di ispirazione.
Overwatch
La mappa in cui inizialmente era stata ambientata la missione “Ritorsione” di Overwatch è successivamente stata resa disponibile anche per il PvP, e non poteva essere altrimenti: il Ponte di Rialto e le zone limitrofe, anche se ricostruiti senza una fedeltà storica particolarmente attenta, sono riconoscibili e accattivanti.
Ci fermiamo qui con l’elenco omettendo volutamente i numerosissimi tentativi – da Sonic a Indiana Jones – di inserire Venezia nel mondo dei videogiochi con scarso successo, o per meglio dire di utilizzare l’immagine stereotipata che gli sviluppatori stranieri hanno di questo nostro tesoro di città. Ci auguriamo che i danni che la Serenissima ha subito a seguito del recente maltempo possano rientrare e che la città possa tornare a splendere e ad attirare turisti come ha sempre fatto. Allo stesso modo, se vogliamo guardare il bicchiere mezzo pieno, ci ha fatto piacere che una brutta notizia ci abbia spinto a ripercorrere la comparsa di Venezia nei videogiochi degli ultimi 20 anni, a dimostrazione di come il medium videoludico sia in grado di evolversi e di integrarsi (oltre che integrare in sè) con arte, cultura e storia.