Uncharted 4 e The Last Of Us: il meglio di queste generazioni
Le infinite discussioni su quale sia il migliore titolo di una generazione attanagliano da sempre ogni tipo di videogiocatore. Da chi preferisce una grafica cinematografica, a chi un gameplay ricco e vario, fino a chi nella storia trova il punto focale per dare un giudizio a un videogioco. Elementi tutti in comune con una software house: Naughty Dog.
Lo studio californiano ha da sempre avuto un grande numero di sostenitori, iniziando dagli albori della PlayStation, fino a raggiungere le attuali generazioni di console. In fondo, Naughty Dog sino dal 1996 ha saputo fornire ai giocatori titoli degni di nota, iniziando con Crash Bandicoot. Va detto che, tuttavia, il successo dei californiani come regina di tutte le software house è arrivato solo con l’avvento di Uncharted, con cui ha ridisegnato il concetto di Action Adventure. Con questo non vogliamo dire che Crash Bandicoot e Jak & Dexter non siano grandi titoli. Il problema di Naughty Dog è stato trovarsi a competere nel genere platform con uno studio che ha sfornato capolavori quali Spyro The Dragon e Ratchet & Clank, che su PlayStation prima e sulle attuali generazioni di console, hanno monopolizzato il genere. Ovviamente, per chi ancora non lo avesse capito, stiamo parlando di Insomniac. Questo probabilmente ha influito a fare virare lo studio della California verso altri generi. E forse proprio questo cambio obbligatorio è stato la fortuna di Naughty Dog.
La realizzazione di Uncharted per PlayStation 3 è stato l’avvio di un lungo processo creativo culminato con Uncharted 4. E se Uncharted 4 a detta di tutti è la vetta irraggiungibile, il punto più alto nella storia dei videogiochi, il merito non è solo di Naughty Dog, ma anche di un hardware che ha potuto consentire di raggiungere la perfezione quasi totale.
Una pietra miliare, quindi. Arrivare a Uncharted 4 e raggiungere il punto focale delle opere è stato un lavoro durato anni, con altri tre capitoli alle spalle, quasi come se Naughty Dog avesse voluto sondare il terreno, capire fino a dove avrebbe potuto spingersi la tecnologia e lo sviluppo di un titolo. Discorso diverso invece per il meglio che ha saputo offrire su PlayStation 3, ovvero The Last Of Us, a cui è bastato un unico capitolo per ergersi a migliore videogioco della scorsa generazione. Certo, lo stile di questo è sicuramente fortemente influenzato dalle dinamiche di Uncharted, però c’è da dire che è bastato un solo capitolo, a differenza dei quattro dedicati a Nathan Drake, per raggiungere la vetta più alta della scorsa generazione di console. E quindi, al netto delle differenze di generazione, The Last Of Us e Uncharted 4 rappresentano il punto più alto di Naughty Dog. Quindi quale di questi capolavori si erge a migliore videogioco mai realizzato? La domanda non ha una risposta unica, vanno analizzati vari fattori, come detto c’è chi preferisce la grafica al gameplay, o alla storia.
Graficamente Uncharted 4 è un titolo di rara bellezza, sublimato da una vegetazione lussureggiante e realistica, forse la migliore mai creata in un videogioco. Il background in cui si svolgono le vicende è curato in ogni dettaglio, dagli scorci fra le fronde degli alberi, alle grotte in cui scorrono rivi acquiferi. Nella scorsa generazione questo livello di dettaglio era impossibile, e se The Last Of Us graficamente era uno dei top title, non reggeva il confronto con quei titoli realizzati con il motion capture, come ad esempio Beyond: Two Souls, graficamente il migliore titolo della scorsa generazione videoludica. Quindi, tirando le somme, nel comparto grafico Uncharted 4 prevale su The Last Of Us grazie a un hardware più potente che ha reso possibile la creazione di una grafica ultra dettagliata in ogni singolo centimetro quadrato di ambientazione, dalle vette alle grotte, dalle foreste ai caseggiati.
A livello di gameplay entrambi i titoli sono molto simili: essi fondano le basi sui primi Uncharted, necessariamente lo ha dovuto fare Uncharted 4. Fasi stealth intervallate da lunghe sparatorie, enigmi e combattimenti corpo a corpo, Uncharted 4 e The Last Of Us a livello di gameplay sono molto similari. Certo, Nathan Drake utilizza più armi da fuoco che non mazze chiodate o barre di ferro, mentre Joel, a differenza di Ellie che a esclusione dell’arco utilizza esclusivamente il fucile, si affida di più ad armi da mischia e a quello che un background post apocalittico ha da offrire. In entrambi la componente stealth è marcata, vuoi perché in The Last Of Us risparmiare i proiettili in favore di un’azione fra le ombre è sicuramente più funzionale; vuoi perché in Uncharted 4 molto spesso ci ritroviamo soverchiati dagli eserciti avversari. A livello di gameplay quindi Uncharted 4 e The Last Of Us ottengono un pareggio che riesce a innalzare questi titoli allo stesso livello.
La storia di Uncharted 4 è forse fra le due quella più classica, che non si discosta molto dai precedenti capitoli, in fondo Nathan Drake è un esploratore: ricercare indizi e scoprire vecchie civiltà è il fulcro di ogni sua avventura. Da El Dorado a Shambala, dall’Iram delle Colonne a Libertalia, il background delle sue avventure è sempre lo stesso. Quello che invece racconta The Last Of Us è un messaggio di speranza, cercare di ricostruire una civilizzazione ormai andata perduta dopo la contaminazione, cercare di trovare il bene anche dove il marcio si diffonde. La storia di The Last Of Us è una storia profonda e articolata, con un filo logico da portare avanti, senza colpi di scena ma sempre con un avanzamento regolare e una scrittura audace e senza alcuna sbavatura, una storia incalzante e realizzata con grande stile, dove ogni cosa è al suo posto sempre e comunque. A livello di trama quindi The Last Of Us è un passo avanti a Uncharted 4 e alla continua ricerca di nuove civiltà antiche da esplorare.
Quindi ci resta il multiplayer a fare da contraltare per decidere quale dei due titoli sia superiore. Quello che ci chiediamo dinnanzi a tali capolavori è “Serve davvero il multiplayer quando hai tra le mani videogiochi di questo calibro?”. No, il multiplayer è solo un extra, inutile aggiungerei. Certo garantisce ulteriori ore di gioco ma non ha una finalità se non puramente ludica. Un extra che non aggiunge nulla a quello che il titolo ci ha insegnato e ci ha raccontato.
E quindi, riassumendo, è meglio Uncharted 4 o The Last Of Us? Non c’è una risposta. Entrambi i capolavori, come detto, riescono a eccellere, ergendosi come pietre miliari delle loro generazioni. Il comune denominatore è solo uno: Naughty Dog! In attesa del loro nuovo capolavoro!