Una Fantasia Finale in arrivo
Mamma Square-Enix si sa, ha un debole per le sue creature predilette. Chiamatela regola di mercato, oppure sincero affetto, non importa l’appellativo che le darete, fatto sta che è ormai da ben più di qualche anno che la software house nipponica cura a dismisura l’immagine delle sue gallinelle dalle uova d’oro. Naturalmente, se conoscete almeno in parte la storia del videogioco, saprete che ci stiamo riferendo ad una delle saghe più longeve ed amate di tutti i tempi: la saga di Final Fantasy.
Arrivata a quota dodici episodi, più un’infinità di spin off e fan service vari (solo di recente possiamo annoverare Final Fantasy VII: Crisis Core e Dissidia: Final Fantasy), la saga della fantasia finale si appresta ora a salutare l’arrivo del suo tredicesimo capitolo. Non da solo però, perchè Final Fantasy XIII farà parte di una saga più grande chiamata Fabula Nova Crystallis, che vedrà tra gli altri anche la presenza di Final Fantasy Versus XIII (esclusiva Playstation 3), Final Fantasy Agito XIII (per console portatile), Final Fantasy Haraesis XIII e di altri due titoli per un totale di sei. Naturalmente questo episodio risulta il cardine e quello più importante della saga, nonchè il più atteso da critica e pubblico.
Per tre anni siamo stati solleticati da poche immagini, video frammentari e qualche informazione concessa con il contagocce, fino ad un progressivo aumento di interesse che vede il suo culmine proprio in questi ultimi mesi, con la Square-Enix che inaugura il conto alla rovescia per rivelare nuovi personaggi e modalità di gioco. Di recente è stata confermata anche la data giapponese di uscita (solo per Playstation 3), ossia il 17 Dicembre 2009, alla quale seguirà quella definitiva per il territorio occidentale (anche su Xbox 360), che dovrebbe coincidere con la primavera del 2010.
In attesa della tredicesima fatica SE, non ci resta che ripercorrere alcune tappe del titolo, soffermandoci sulle ultime rivelazioni e su quanto potuto osservare direttamente all’evento di Colonia, noto come Gamescom 2009.
A piccole gocce certo, ma pur sempre notizie
Sin dai primi mesi del 2009, la Squre-Enix ha iniziato un lento ma graduale rilascio di informazioni sul nuovo titolo. A fronte anche di una breve ma illuminante demo per il territorio giapponese (potete leggere qui il nostro hands-on), abbiamo potuto farci un’idea delle modalità di gioco, del sistema di battaglia e parte della trama di gioco.
Parliamo subito dei personaggi svelati sino a quel momento. Lightning e Snow erano conoscenze già ben note da tempo. La nostra protagonista, anche a detta di Tetsuya Nomura che ha curato l’intero character design del titolo, si mostrava quasi come una versione femminile del buon vecchio Cloud (FF VII), impugnando una corta spada capace di trasformarsi, all’occorenza, in una letale pistola. Di lei si conosce poco o niente, se non il fatto che avrà un carattere forte e glaciale, ma anche una passata storia come soldato della città di Cocoon. Snow, invece, appare quasi agli antipodi. Ispirato nemmeno tanto velatamente al Seifer di FF VIII, egli appare già da ora come un personaggio solare e spensiarato, nonostante sia a capo del Team Nora, un gruppo di ribelli che si oppone al sacro governo tirannico di Cocoon.
Mesi dopo aver svelato i primi due protagonisti, la Square-Enix infoltisce la squadra presentando anche Vanille, una misteriosa ragazza dai capelli rossi proveniente dalla città di Pulse, catturata ed imprigionata dal sacro governo di Cocoon e liberata dal Team Nora di Snow. Subito dopo Vanille, e poco prima dell’uscita della versione integrale di Advent Children con tanto di demo di Final Fantasy XIII, viene annunciato al grande pubblico il quarto (ma non ultimo) personaggio principale: Sahz Katzroy. Esso si presenta un po’ diverso rispetto ai precedenti characters. E’ di colore (cosa che lo fa associare immediatamente a Barret di FF VII), porta sempre con lui un pulcino di Chocobo che abita nei suoi capelli Afro, e combatte apparentemente con due pistole. Di lui si sa solo che conobbe Lightining durante il suo servizio presso l’esercito di Cocoon.
Fonte d’interesse per i giocatori, oltre i personaggi, è anche il battle system. Viste le innovazioni presentate prima con il decimo capitolo, e poi in maniera monumentale con il dodicesimo, molti si attendevano un ulteriore cambiamento. In effetti i fan non sono rimasti delusi. Square-Enix presenta un sistema di battaglie non più in tempo reale, dove a farla da padrona ritorna la celebre barra ATB, qui non più indicatrice del nostro turno in battaglia, ma una sottospecie di stanga con tre segmenti che verranno spesi ogni volta che eseguiremo delle azioni (un attacco ed una magia semplice sprecheranno un segmento di ATB, mentre una magia molto potente come Blizzaga, ben tre segmenti), e che bisognerà far ricaricare per riattaccare o fare qualsiasi azione. Questo sistema rende possibile concatenare diversi tipi di colpi, creando così delle coreografiche combo. Più combinazioni useremo, più innalzeremo una barra posta in alto a destra dello schermo che, una volta piena, ci permetterà di utilizzare i tanto famosi attacchi speciali chiamati Limit. Altra novità, ecco che sarà possibile utilizzare un solo personaggio per volta, mentre gli altri verranno comandati dall’IA del gioco.
Per finire la carrellata di notizie pre Colonia, non resta che inserire nel discorso il quinto personaggio presentato, ossia Hope Estheim. Esso è un ragazzino fisicamente molto simile a personaggi quali Tidus (FF X) e Van (FF XII), risultandone a tratti quasi una fusione. Si unisce alla squadra dopo essere stato liberato, insieme a sua madre, dalla prigionia di Cocoon grazie a Snow al Team Nora. Purtroppo, dopo la morte della genitrice, il giovane dimostra un astio aperto nei confronti di Snow. Sappiamo inoltre che combatterà utilizzando un Boomerang, arma davvero poco usata in questa tipologia di giochi.
L’evento di Colonia: il Gamescom 2009
Alla fiera del videogioco di Colonia siamo stati invitati ad un round table con il producer di Final fantasy XIII, Yoshinori Kitase, ed il suo direttore, Motomo Toriyama. Ci è subito stata mostrata una demo, nuova ed aggiornata, che ci calava in uno scenario finora inedito. Ci trovavamo in un luogo innevato, pieno di suggestivi cristalli. I combattimenti ai quali abbiamo potuto assistere erano solo due, ma abbastanza per farci un’idea sul nuovo Paradigm Shift System, ossia un sistema con il quale è possibile gestire il comportamento in battaglia dei personaggi non giocanti. Il tutto è parso lontano anni luce dal sistema Gambit perchè, in maniera dinamica, ciò permette di scegliere il comportamento dei pg non attribuendogli delle azioni, ma dando loro alcuni bost dei parametri in base al ruolo che vorremo essi adempiano.
In aggiunta alla breve ma illuminante demo, abbiamo potuto osservare anche un secondo video, decisamente coreografico, dove la parte del leone la faceva Odino e la sua trasformazione in cavallo, chiamato Gestalt. Nonostante la presenza delle classiche Summon conosciute nei vecchi Final Fantasy (nel dodici abbiamo fatto la conoscenza di nuove invocazioni), esse non saranno richiamabili da un solo personaggio. Come succedeva nei vecchi episodi, dove si poteva schierare nel party un evocatore (nel X era il caso di Yuna), ma ogni singolo personaggio potrà evocare una singola summon. In pratica, per ritornare alla trasformazione di Odino, ogni creatura richiamata sarà in grado di subire una metamorfosi, come una specie di evoluzione che, per breve periodo, non solo la renderà più forte, ma gli permetterà di eseguire degli attacchi combinati assieme al proprio evocatore per un lasso limitato di tempo. Ci è stato spiegato che tale scelta è dovuta all’enorme aprezzamento che i fan hanno dimostrato nei confronti di Yuna ed il suo rapporto speciale con gli Eoni.
Le premure dei due esponenti Square-Enix si sono infine rivolte verso la trama del titolo. Hanno ritenuto importante ribadire che la storia avrà dei picchi epici e drammatici, inseriti in contesti profondi, capaci di sollevare tematiche serie, mature e delicate. A questo proposito ci hanno spiegato che ogni personaggio sarà caraterizzato in maniera sapiente e approfondita, poichè ognuno seguirà una propria storia personale, una specie di cammino che li porterà verso la strada del proprio destino. A questo proposito è stato mostrato un personaggio secondario, ma strettamente legato alla storia personale dei personaggi principali. Altri non è che il figlio di Sahz, un tenero bimbo dal viso sorridente e dai capelli afro. Kitase si è lasciato trasportare, dicendoci che Sahz rimane il suo preferito, perchè secondo lui è uno dei personaggi migliori per via del suo affetto paterno verso il piccolo figlio.
Sempre riguardo alla trama, ci è stato riferito che in questo tredicesimo capitolo si è optato per dei filmati in CG nettamente più corti rispetto al passato. Quest’idea è nata per non spezzare eccessivamente l’azione di gioco. La maggior parte dei dialoghi saranno gestiti in piena fase di gioco. Tutto ciò, unito anche alla sessione di gameplay, dovrebbe donare una cinquantina di ore di gioco per la sola quest principale. Naturalmente le ore dovrebbero raddoppiarsi se decideremo di portare a termine tutte le side quests e sbloccare tutto lo sbloccabile.
La presentazione al Gamescom si è conclusa con un veloce ma interessantissimo accenno sulla customizzazione delle armi, una novità assoluta all’interno della saga. Purtroppo l’informazione si è limitata ad essere niente più che un accenno veloce. Kitase e Toriyama non si sono sbottonati nemmeno davanti alla curiosità di tutti i presenti.
Le ultime notizie ed il FFXIII Premiere Party
Le notizie più interessanti sono sicuramente quelle relative ai personaggi. Anche se la presentazione del primo antagonista risale a poco prima del Gamescom, è bene comunque parlarne ora: tale cattivone si chiama Yaag Rosch, ed è tenente colonnello delle truppe speciali conosciute come PSICOM. Si sa poco o nulla di lui, se non che è il misterioso figuro dai capelli blu visto nel trailer dell’E3, e che avrà un ruolo molto simile a quello svolto dai Turks in FFVII e da Seymour in FFX.
Detto ciò, dobbiamo fare un piccolo salto post-Gamescom per visionare qualche notizia rilasciata all’evento ufficiale organizzato da SE per la sua tredicesima fatica: parliamo naturalmente del FFXIII Premiere Party. L’evento svoltosi in Giappone è portatore di ulteriori notizie. Non solo è stata confermata la data del 17 Dicembre per l’uscita giapponese, ma è stato annunciato anche un bundle con la PS3 Slim e, come successo con Dissidia e Final Fantasy XII, veranno vendute delle bibite in lattina, chiamate Elixir (come l’oggetto curativo presente in tutti i capitoli), con stampate sulla confezione le immagini dei personaggi di questo tredicesimo capitolo.
Alla manifestazione è stata inaugurata la canzone portante del titolo, ossia Kimi ga iru Kara, che tradotto in inglese suona come "Because You’re Here" (Perchè sei qui), ed è stato mostrato un video dove, una bella ragazza di nome Serah, abbracciava e baciava il nostro Snow (diventerà il rubacuori del gioco?). Essa è un nuovo personaggio secondario rivelato.
Dopo le notizie trapelate un po’ da ogni dove, possiamo azzardare una veloce ricostruzione ed ipotizzare almeno parte del plot alla base di questo Final Fantasy XIII.
Tredici secoli or sono, venne creata tramite poteri soprannaturali un’utopistica città nell’atmosfera di un pianeta chiamato Pulse. Essa venne protetta, sia con macchine a farle da guardia, sia con potenti magie ad isolarla dal mondo esterno, così che potesse fluttuare nel cielo in completo isolamento. Per questo motivo venne chiamata Cocoon (in italiano è traducibile come Bozzolo). Vissuti sempre in eterno isolamento dal mondo di Pulse, i cittadini stanno iniziando ad essere curiosi riguardo a quello che per loro è sempre stato il "mondo di sotto", iniziando così ad approcciarsi ad uno stile di vita totalmente nuovo e potenzialmente pericoloso per il governo locale. Per ovviare a questo inconveniente, il sacro governo di Cocoon ha sancito un editto: chiunque venga accusato di essere in contatto con persone provenienti da Pulse verrà immediatamente bandito, e sarà costretto a vivere in eterno nel mondo di Pulse.
Quest’atmosfera di chiusura, di fatalismo e di discriminazione porta la gente a credere in una shockante rivelazione: i pilastri del mondo stanno per cedere, e motivo di questa rovina sarà una donna chiamata Lightning. Adempiendo ad un disegno superiore, lei ed i suoi compagni verranno infusi del potere dei fal’Cie, esseri quasi divini creatori di Pulse e di Cocoon, per scontrarsi con un destino che pare sempre più inevitabile.
Per quanto riguarda lo sviluppo del gioco, sappiamo che non ci saranno differenze tra le versioni Playstation 3 e Xbox 360 del gioco, e SE si è più volte ricordata di accentuare la cosa.
Ormai manca pochissimo, solo tre mesi per l’uscita Giapponese di Final fantasy XIII. In tutto questo periodo, Square-Enix ha portato avanti (tuttora lo sta facendo), una sapiente campagna promozionale che sta progressivamente aumentando le aspettattive, sollevando un hype stratosferico ed incredibile. Un po’ tutti non vediamo l’ora di riuscire a mettere le mani sulla confezione di gioco, estrarne il contenuto, inserirlo nella console e vedere finalmente cosa gli sforzi di tre anni di lavori hanno saputo tirar fuori.
Noi occidentali dovremo attendere su per giù 6-7 mesi per gustarci questa nuova, tredicesima fantasia finale. L’attesa varrà la candela?