Un tuffo nella quarta generazione Mmorpg
Solitamente questo tipo di fenomeni, il salto da una corrente artistica ad un’altra, da un modello ad un altro, da una mentalità ad una totalmente nuova, si possono riconoscere, isolare e definire solamente dopo molto tempo da quando questi sono avvenuti. I Mmorpg, ancora una volta, sovvertono i meccanismi classici del pensiero umano, evolvendosi in maniera netta, decisa, brutale. Parliamo infatti della quarta generazione Mmorpg ormai alle porte dei nostri schermi.
Innanzitutto vediamo di definire che cos’è questa quarta generazione di cui si parla già da parecchio tempo. Per farlo, il modo migliore è analizzare i motivi che hanno portato a questo distacco così brusco e le casualità che hanno aiutato a concentrare in un breve periodo tanti titoli decisamente di stampo diverso da quelli della terza. E’ infatti questa terza generazione, la quale ha generato tanto astio, tanto malumore e tantissima frustrazione in tutti gli appassionati, la causa principale del gap che c’è tra WoW e i suoi cloni, esponenti tipici della terza generazione e i giochi di prossima uscita.
La struttura ripetuta pressochè uguale a sè stessa, basata su pve con quest rigide, il mondo parzialmente instanziato, la mancanza di veri rischi per le proprietà del player, l’uso di licenze prestigiose che spesso limitavano la libertà degli sviluppatori e, in generale, un’atteggiamento più rivolto alla dimensione videoludica che a quella simulativa tipica delle prime due generazioni, hanno caratterizzato il susseguirsi di titoli più o meno ricalcati sulla struttura di EQ2, Daoc e FF XI, WoW in primis. Tutto questo ha generato negli appassionati, come chiunque frequenti una community di mmorpg può constatare, una sorta di atmosfera da medioevo videoludico, in cui il futuro era sempre foriero di delusioni e di prodotti studiati a tavolino per vendere e non per piacere.
Se la terza generazione è stata un medioevo, sicuramente questa quarta sarà un Rinascimento. Caratteristiche peculiari infatti sono la riscoperta passione per l’innovazione, la voglia di cambiare, la voglia di nuovo. Questa situazione fa ben capire fenomeni di delirio quasi religioso per titoli come Darkfall, Earthrise o, almeno all’estero, Mortal e Fallen Earth.
Vediamo quindi perchè, già fin da ora, si può parlare di quarta generazione e quali sono i cardini attorno a cui ruota questo nuovo filone. Il salto è netto su più fronti. La prima differenzia sostanziale è che si ritorna ad un modello in cui è il giocatore ad influire sul server e non viceversa. Gli sviluppatori non hanno più l’assurda pretesa di riuscire a soddisfare il player con la storyline e preferiscono lasciargli la libertà di autodeterminarsi. Ritorna di conseguenza in modo prepotente il controllo territoriale integrale, meccanica indispensabile per qualsiasi forma seria di economia e politica. Sempre in quest’ottica, cambia totalmente il rapporto tra fase di crescita ed endgame. Questa differenza, decisamente forzata nei mmorpg di seconda e terza generazione, viene a perdersi, miscelando i meccanismi che sottendono allo sviluppo del personaggio con quelli di interazione con gli altri player e col mondo di gioco. Nella terza generazione si era affermata questa divisione, molto utile ai fini videoludici poichè più famigliare per i player che venivano dal singolo, abituati a non avere un concetto di "endgame". Non parliamone più, è acqua passata, per fortuna e speriamo che sempre meno sviluppatori tentino di riprendere questo modello decisamente frustrante.
Venendo alle differenze un pò più materiali, la prima cosa che pare comune a tutti questi pionieri della nuova generazione, è il sistema skill-based e non più a livelli. Proprio nell’ottica di ciò che è stato detto prima, il modello skill based si inserisce a perfezione, permettendo al player di decidere a cosa dedicarsi e come crescere il proprio personaggio, senza il bisogno di combattere nel caso ciò non sia nei gusti del player. Questo forse può essere visto come un ritorno al passato, ed Ultima ha insegnato tanto ( forse tutto), su questo lato, ma sicuramente è stato un modello talmente poco sfruttato, che non si può certo dire che riprenderlo nel 2008 non sia un’innovazione coraggiosa. Una dicotomia mica male… (Scusate, prima di continuare l’articolo devo cercare cosa vuol dire dicotomia su Wikipedia). Un’altra differenza, forse meno fondamentale, sicuramente non sperata, ma altrettanto certamente molto apprezzata è il controllo in stile fps. Dal semplice puntamento in prima persona di Earthrise, al sistema un poco più evoluto di Darkfall che permetterà collisioni più realistiche e movimenti più variegati. Ciò non è strettamente legato al passaggio alla nuova generazione, ma siccome è una caratteristica comune a diversi giochi in lavorazione, era giusto citarlo.
Ora che più o meno ci siamo fatti un’idea di cosa sia questa quarta generazione, passiamo a vedere quali sono i principali attori che si contenderanno la scena mmorpg e che avranno il compito di soppiantare la vecchia scuola.
Sturm und Drang, ovvero come ti sovverto il Mmorpg
Darkfall: Gioco che ha visto più inverni di qualsiasi mmorpg di terza generazione, peccato che lo abbia visto dall’interno degli studi della Aventurine. Sempre in sospeso tra leggenda e realtà, è stato musa ispiratrice per molti titoli nonchè sogno proibito di ogni appassionato. Ormai il lancio si avvicina e i dubbi sulla realizzazione si sono concretizzati, passando da paura del vaporware, a paura dell’inesperienza di Aventurine. Mentre sto scrivendo, non si sa ancora nessuna info sul gameplay e la beta risulta blindata. Nessuno esprime giudizi ma tutti attendono le prodezze di questo titolo. Sicuramente promette tanto e se saprà mantenere, farà da apripista per la quarta generazione, con tutti i benefici e i malus del caso. Magari affonderà a causa di errori di gestione, ad azzardi nelle scelte di gameplay o semplicemente per la concorrenza. Quello che è sicuro, è che se sopravviverà, verrà ricordato come una pietra miliare del mondo dei mmorpg, sia dai fanatici che dai detrattori.
Mortal Online: Gioco nato da sviluppatori che indubbiamente si son letti le faq ufficiali di Darkfall più e più volte. Il gioco risulta molto simile, seppur limitato dalle classi e da un PvP meno libero, in stile Lineage2. Si salva per la grafica migliore. Ha più probabilità di successo grazie al grande nome che vi sta dietro, Epic, ma difficilmente primeggerà veramente per qualità.
Face of Mankind: Gioco di quarta generazione ante litteram. Morto a causa di mala gestione e di un gameplay decisamente troppo hardcore anche per i più accaniti sostenitori della libertà d’azione. Ritornerà con un gameplay rivisto e più "giocabile" e con notevoli update grafici. Speriamo che questa volta il buon senso abbia il sopravvento e che questo Mmofps risulti veramente affrontabile anche da persone che vogliono divertirsi, poichè prima i 30 utenti che rimanevano regolarmente sui server erano emo che avevano finito le lamette.
Earthrise: Titolo un pò discostato dai primi 3, che propone un modello forse meno libero in termini di PvP, ma sicuramente vario e profondo come quello di Darkfall. Pur mantenendo un’impronta decisamente hardcore e cattiva, propone contenuti anche per chi non ha troppo tempo da dedicare al gioco o a chi non è amante dell’azione frenetica con un crafting ed un’economia che si preannunciano più profonde del mmorpg di casa Aventurine. Questa potrebbe essere la chiave che ne potrebbe decretare sia il successo schiacciante che il rovinoso decesso.
Ci sarebbero altri titoli con componenti più o meno da quarta generazione ma penso che questi 4 meglio rappresentino l’avanguardia della nuova era. Il fatto è che all’orizzonte si preannuncia un cambiamento netto da parte dei publisher poichè a tutti questi titoli così diversi, si contrappongono veramente pochi nomi dichiaratamente di vecchio stampo. Vediamo quindi un Star Gate Worlds, un Star Trek Online (forse), un SWTOR (anche se forse lui farà categoria a sè), un Aion e veramente poco altro.
Spero di aver fatto un pò di chiarezza su questa quarta generazione e che l’articolo vi sia piaciuto. Sperando in un successo non solo di critica ma anche di pubblico, vi rimando ai dati di vendita di questi nuovi titoli.