30 di anni di PS: storia di Gran Turismo

In occasione dei trent’anni di PlayStation, racconteremo la storia di Gran Turismo, uno dei titoli storici della console di Sony

30 di anni di PS: storia di Gran Turismo

Per raccontare la storia di Gran Turismo,  titolo uscito nel 1997, sviluppato da Polys Entertainment e Cyberhead, bisogna cercare di descrivere bene lo stato dei videogiochi di guida in quegli anni. GT infatti non era un titolo che seguiva gli altri videogiochi di guida dell’epoca, dall’impronta prettamente arcade ma al contrario adottava un approccio più simulativo. Chi c’era dietro a questo titolo, e come si arrivati a produrre questo titolo che sarebbe divenuto poi un pezzo di storia, dei videogiochi e di PS.

Storia di Gran Turismo

Dietro a tutto ciò c’era Kazunori Yamauchi. Ebbene essere chiari fin da subito: il primo gioco non fu affatto Gran Turismo, nonostante avesse in mente già quel progetto. Per far capire a PlayStation come volesse cambiare il mondo dei videogiochi di guida, prima realizzò con il suo piccolo team, Polys Entertainment, Motor Town Gran Prix. Questo titolo e il suo sequel, servirono per ottenere l’ok allo sviluppo di quel simulatore così diverso da tutti gli altri in commercio.

Come spiegato dallo stesso Kazunori in un’intervista, il titolo aveva un altro nome provvisorio: “Sim Racing”. Lo sviluppo è iniziato alla fine del 1992 con solo quindici persone che ci lavoravano. Un risultato doppiamente straordinario se consideriamo le poche persone e soprattutto all’epoca, nessun titolo aveva tempi di sviluppo così lunghi. Il risultato finale fu un titolo con un comparto grafico realistico per l’epoca (parliamo sempre del 1997!) come lo era la fisica.

30 di anni di PS: storia di Gran Turismo
La mappa del primo Gran Turismo

Quante auto aveva Gran Turismo?

Il primo titolo, disponeva di 140 auto principalmente provenienti dal Giappone, sebbene ci siano anche auto di TVR, Aston Martin, Dodge e Chevrolet. Queste vetture vanno dalle piccole auto come la Honda Civic del 1993 e la Mazda Demio, alle icone giapponesi degli anni ’90 come la Mitsubishi GTO del 1996 e la Honda NSX del 1990. Non mancavano certo le auto fuori dal comune come la Dodge Copperhead.

Le auto erano il cuore del titolo. Ognuna all’interno del titolo poteva esser potenziata e modificata in ogni sua più piccola parte. Inoltre, non mancava la messa a punto. Insomma c’era davvero di tutto. L’ accoglienza fu incredibile e Polys Entertainment cambiò per diventare Polyphony Digital.

Iniziavamo la nostra partita con 10.000 crediti sufficienti per l’acquisto di un auto usata. Non c’erano molte auto a disposizione in grado di garantirci la nostra prima vittoria.

Come funzionavano le patenti?

Prima di pensare alle gare però, occorreva completare i test della patente di Classe B e successivamente la A. Le prove includevano avviamento e arresto, nozioni di base sulle curve, su più curve, la gestione di più curve e tecniche di guida avanzate, mentre la Classe A internazionale aveva prove a tempo. Le patenti sarebbero diventate una caratteristica di GT.

Quanti Gran Turismo sono usciti?

Gran Turismo è uscito su tutte le console Sony e per quanto concerne la serie classica, cioè quella numerata, la distribuzione sulle console è questa: i primi due capitoli uscirono su PlayStation, GT3 A-Spec e GT4 su PlayStation 2, GT5 e GT6 su PlayStation 3 e GT7 uscito nel 2022 e disponibile per PS4 e PS5.

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Timeline dei principali capitoli della serie Gran Turismo

Quali sono i GT concept?

C’è poi la serie Concept uscita prevalentemente su PS2: GT Concept 2001: Tokyo, GT Concept 2002: Tokyo-Seoul, GT Concept 2002: Tokyo-Geneva. L’unico di questa serie a uscire per PS3 fu GT HD Concept nel 2006.

Quali sono gli altri Gran Turismo?

C’erano poi la serie Prologue ovvero GT 4 Prologue e GT 5 Prologue: erano una sorte di anteprima del titolo finale. Gran Turismo uscii anche su PSP (PlayStation Portable) e qua puoi leggere la recensione.

Quale Gran Turismo ha venduto di più?

Dell’intera saga, a poter vantare il titolo di GT più venduto è Gran Turismo 3 A-Spec, uscito nel 2001 con ben 14.890.000 copie vendute, piazzandosi al secondo posto come secondo titolo più venduto di sempre per PlayStation 2. Se invece c’interessa sapere le vendite dell’intera saga di Gran Turismo, l’ultimo dato ufficiale è del 2022 ed è di ben 90.000.000 di copie vendute. Ecco perché nel raccontare questa serie, usiamo “storia di Gran Turismo”.

Tra concorrenza e qualche intoppo di troppo

La storia di Gran Turismo non è solo una storia di successi. Dopo i primi quattro capitoli sono iniziati una serie di problematica per GT. A causa dell’architettura di PS3, che la rendeva una macchina su cui non era facile sviluppare e per la comparsa di vari concorrenti che non volevano lasciare a Gran Turismo, tutto il mercato della simulazione di guida.

Il quinto e il sesto capitolo si scontrarono con nuove realtà e probabilmente furono quelle a spingere Kazunori Yamauchi a non fare subito il settimo capitolo, ma a provare qualcosa di nuovo: GT Sport. Questo titolo era improntato più sull’esperienza on line.

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Gran Turismo Sport

Dalla console, all’abitacolo

Nel raccontare la storia di Gran Turismo, non posso esimermi da quello che è stato un passaggio epocale. Questo franchise non si è limitato alla sola prosecuzione della serie iniziata nel 1997, ma è andato ben oltre. Parlo della vera e propria scommessa tentata e vinta da Nissan e Gran Turismo. Il reparto marketing della casa automobilistica nipponica, cercò Polyphony Digital per dar vita a una cosa mai vista: la Nissan GT Academy.

Portare un ragazzo abituato a giocare a Gran Turismo nella propria stanza, per dargli la possibilità di correre dentro un abitacolo vero, e in caso di vittoria, fargli firmare un contratto con il Team Nissan e mandarlo in pista per partecipare a competizioni vere. Quello che all’apparenza può sembrare una follia, PlayStation, Nissan e Polyphony Digital son riusciti a farlo.

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Nissan GT Academy

Il film di Gran Turismo

Sulla Nissan GT Academy è stato fatto anche un film (qui trovi il trailer), il quale racconta la storia di Jann Mardenborough. Lui fu il vincitore dell’edizione del 2011, non aveva esperienze di guida precedenti sui kart o simili. Peccato che la pellicola ha due problemi: è stata ambientata ai giorni nostri ed è stata modificata la timeline di alcuni eventi, rispetto alla storia vera.

Per vincere quell’edizione, Jann ha dovuto battere qualcosa come 90.000 giocatori. Mardenborough ha comunque continuato a far il pilota in varie categorie e fino al 2020, quindi ben oltre il premio garantito dalla vittoria in GT Academy. Di fatto anche Jann fa parte della storia di Gran Turismo.

Le World Series

Dopo l’esperienza con Nissan, dal 2018 c’è Gran Turismo World Series: si tratta di un campionato aperto ai giocatori di tutto il mondo. Su GT7, è accessibile dalla modalità Sport. Vincendo le gare e rispettare le regole ufficiali del campionato, si può partecipare agli eventi live World Series che danno l’accesso alle Finali mondiali in cui vengono premiati i migliori piloti del mondo. Le World Series includono due campionati: la Nations Cup, in cui i piloti gareggiano per il proprio paese, mentre la Manufacturers Cup, rappresentano il loro costruttore automobilistico preferito. Cambiano i campionati e cambiano anche “i ferri del mestiere”: non più volanti a cinghia, ma volanti Direct Drive Fanatec.

Sophy l’ultima rivoluzione

Per anni i giocatori si son lamentati dell’IA non proprio eccelsa del titolo. Si presentavano sempre i trenini in pista e in generale, le auto sembravano andare sui binari e raramente si assisteva a duelli credibili. La situazione non cambiava nemmeno con l’uscita di un nuovo capitolo o una nuova generazione di console e nemmeno Gran Turismo 7, era migliorato su questo punto di vista, poi Polyphony Digital in collaborazione con Sony AI ha annunciato Sophy. Non è stato solo un  momento importante per la storia di Gran Turismo: anche per tutti i titoli simili.

30 di anni di PS: storia di Gran Turismo
Gran Turismo Sophy è un IA in grado di battere anche i migliori piloti di GT

Ci si può lamentare di frame rate, risoluzione, danni mancanti, ma il primo Gran Turismo sarà sempre e comunque quello che ha dato il via a tutto e forse, se vediamo tanti giovani piloti in Formula 1, lo dobbiamo in una millesima parte anche a Kazunori Yamauchi e quelle 15 persone che diedero vita a quel simulatore così diverso.

Il futuro di Gran Turismo

È lecito domandarsi quale sia il futuro di GT, può ancora rivoluzionare il mondo del sim racing? Su un eventuale GT8, si potrebbe inserire un sistema di collisioni più credibile, Sophy presente ovunque, aggiungere le penalità anche offline impedendoci quindi di tagliare o di buttare fuori gli avversari e passarla liscia. Per quello che riguarda i danni, nutriamo dei dubbi che possano essere implementati.

Il futuro dell’auto

Fa strano dirlo ma il futuro di questa serie è strettamente legato al futuro dell’auto. Perché quando raccontiamo la storia di Gran Turismo che lo vogliamo o meno, raccontiamo anche la storia dell’auto. Nel primo gioco non c’erano in game e nemmeno nella realtà veicoli elettrici. Di auto ibride o elettriche su GT7 ce ne son poche, ma in futuro chissà.

Concludiamo la storia di Gran Turismo, ricordando che in occasione del trentesimo anno di PlayStation, tra le iniziative messe in campo da Sony una riguarderà proprio GT. Si tratta di My First GT: durante il periodo natalizio, Polyphony Digital metterà a disposizione un’esperienza free-to-play per console PS5 con lo scopo di rendere omaggio al design originale del primo Gran Turismo. Essa includerà alcune delle auto, dei tracciati ed eventi più amati della prima esperienza di GT.

Vai alla scheda di Gran Turismo 7
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