Summer Game Fest, secondo Raffaele Greco
Summer Game Fest, vediamo cosa ci ha lasciato nel bene e nel male.
Anno dopo anno, il Summer Game Fest è riuscito a ritagliarsi il suo spazio nel panorama videoludico, grazie anche a Geoff Keighley che ha avuto una buonissima intuizione ad organizzare lo show nel “mese dell’E3” dove tutti i videogiocatori del mondo aspettano i vari annunci dei publisher pronti a rilasciare i propri prodotti in arrivo nei prossimi mesi. Un buon antipasto, in vista della prossima Gamescom, ma sarà stato davvero così?
Quest’anno i vari publisher si sono concentrati nel dare delle presentazioni con un ritmo serrato, poche spiegazioni e tanti trailer dei giochi che vedremo nei prossimi sei mesi, ma anche tanti titoli che vedremo a inizio 2024 (intasatissimo), insomma poco giocato e tanti filmati in CGI. Molte produzioni le vedremo molto, ma molto più avanti.
I vari show visti sono stati un crescendo di momenti alti e momenti bassi, giochi inaspettati e altri che, a parer mio, si poteva aspettare a mostrare. Qui vi racconterò del titolo che mi ha creato hype, quello che mi ha deluso e, alla fine una menzione d’onore al titolo che più mi ha stupito vedere.
Summer Game Fest: qui l’hype è salito
Atlus mi ha fatto letteralmente saltare dalla sedia, annunciato dal lontano 2016 come Project RE fantasy, la casa nipponica presenta Metaphor Re Fantazio. Il titolo è sviluppato da Studio Zero gestito dal director che ha dato vita a Persona 3, 4 e 5 Katsura Hashino, Shigenori Soejima al character design e Shoji Meguro come compositore.
Il gioco sarà un high fantasy unico nel suo genere con moltissimi elementi che arrivano direttamente dalla serie Persona ma con caratteristiche che renderanno unica questa nuova IP. Gli sviluppatori giapponesi hanno dichiarato che i patiti del genere potranno “scrivere il proprio destino e superare ogni paura mentre esplorano un mondo fantasy diverso da qualsiasi altro visto fino ad ora”. Una premessa davvero ambiziosa per quello che promette di essere il primo vero JRPG su vasta scala per Atlus.
Con tutte queste premesse non posso che avere un hype enorme per questo titolo che, fortunatamente, non è stato leakato prima della conferenza Microsoft, come è accaduto per gli annunci di Persona 3 Reload e Persona 5 Tactica. La presenza di parte del team della serie principale, peraltro, mi fa ben sperare in un gioco davvero interessante.
Summer Game Fest: qui l’hype è calato
Prendo questo gioco come mero esempio di “aspettative abbassate” per colpa dei vari rinvii, ma Pragmata di Capcom è uno di quei giochi che sin dal primo annuncio lo aspettavo davvero tanto. Dopo il trailer mostrato durante lo showcase, purtroppo, e dopo aver appreso il posticipo del rilascio a data da destinarsi, mi è rimasto solo un rammarico enorme.
Originariamente previsto nel 2022, poi spostato al 2023 e ora…non si sa. Gli sviluppatori ovviamente si sono scusati con un messaggio alla fine del filmato chiedendo più tempo per uno sviluppo migliore e, sopratutto, pazienza da parte dei fan. Pragmata sembra essere un action adventure con un ambientazione fantascientifico-distopica che spazia tra una Terra futuristica e la Luna.
Questo è quello che sappiamo del titolo e il trailer mostra delle sequenze d’azione… e nulla di più. Tutto molto bello, ma ahimè questo rinvio è stato davvero inaspettato. Peccato.
Summer Game Fest: stupore e preoccupazione allo stesso tempo
C’è l’hanno teaserato tramite twitter, ci hanno fatto credere che qualcosa stava per arrivare, e al Summer Games Fest Square Enix mostra il primo trailer di Final Fantasy VII: Rebirth, sequel del Remake uscito nel 2019. Ed è stato entusiasmante!
In arrivo all’inizio del 2024, il trailer mostra un gameplay molto più dinamico e frenetico, con feature migliorate rispetto al primo gioco. Vengono mostrati alcuni luoghi iconici come il ranch dei Chocobo, la locanda di Kalm e la città di Nibelheim che vediamo nel flashback di Cloud. Avremo anche la possibilità di esplorare il mondo aperto, ovviamente non vero open world ma che avrà mappe molto vaste da esplorare.
Insomma, molti riferimenti al gioco principale ma anche cambiamenti narrativi che, a detta degli sviluppatori, sono “necessari per mantenere alto l’interesse”, ed è questo l’aspetto che più mi preoccupa. Nel titolo precedente il capitolo 18 stravolgeva molti elementi di trama buttando dinamiche molto confusionarie nella timeline “canonica” che tutti noi conosciamo. Sarà così anche nel sequel? Mentre aspettiamo novità in merito vi rimando alla nostra anteprima sul titolo.