[Square Enix]Intervista a Dave Hoffman – Prima parte
Gamesource vi propone a seguire la prima parte dell’intervista a Dave Hoffman, realizzata dal sito siliconera.com.
Quando l’Est incontra l’ovest a Square Enix America.
Anche prima dell’acquisizione di Eidos, Square Enix si era mossa per diversificare la sua lineup con giochi adattati per l’Occidente. Separatamente, sia Square che Enix avevano pubblicato titoli specificatamente per il mercato occidentale su Super Nintendo, come il beat’em up King Arthur & the Knights of Justice (di Enix) e Secret of Evermore (di Squaresoft).
Un decennio dopo, Square Enix, adesso un’unica cosa, si sta inserendo in nuovi mercati collegandosi a sviluppatori come Wargaming, creatori di Order of War, un gioco di strategia per PC pubblicato da Square Enix nel 2009, e Gas Powered Games, lo studio dietro Supreme Commander 2. Abbiamo parlato con Dave Hoffman, Direttore dello Sviluppo Economico, colui che dirige queste iniziative a Square Enix USA.
D: Hai aiutato Square Enix negli sviluppi per l’Occidente con Supreme Commander 2 e adesso stai dirigendo Dungeon Siege III.
R: Si, esatto. Il nostro modo di operare, in poche parole, consiste nel riconoscere quello che stiamo facendo in Giappone e quello in cui abbiamo avuto successo lavorando in Giappone per molti anni. Alcune delle nostre iniziative occidentali hanno determinato l’acquisto e l’integrazione di Eidos, che ci ha fornito un ampio numero di studios in Europa, Montreal, e uno studio a San Francisco totalmente incentrato sullo sviluppo per l’Occidente. E’ fantastico.
D: Per quanto riguarda Dungeon Siege, adesso Square detiene il marchio.
R: Esatto, abbiamo acquistato quella IP [Intellectual Property – Proprietà Intelletuale, ndr]
D: Quando stavate cercando tra le numerose IP disponibili che avreste potuto acquistare cosa ha reso Dungeon Siege così interessante da spingere Square Enix ad acquisirlo? Sono sicuro che non fosse l’unica disponibile.
R: Questa è una bella domanda. Facciamo sempre molte analisi quando cerchiamo una nuova IP da acquisire o con cui lavorare; è vero, Dungeon Siege non era l’unica disponibile, ma abbiamo un ottimo rapporto lavorativo con Gas Powered [Games]. Avevamo appena completato Supreme Commander 2. Stavamo parlando di cos’altro avremmo potuto fare in Occidente e Gas Powered possedeva un ottimo franchise che aveva vinto numerosi premi e aveva venduto molto bene sia in Nord America che in Europa. Sembrava che chi avesse giocato DS1 [Dungeon Siege] e DS2 li avesse amati.
Volevamo prendere un marchio dai precedenti importanti che non si stesse trovando adeguatamente valorizzato e reintrodurlo alla clientela attuale attraverso le console, sulle quali Dungeon Siege non era stato prima e c’era dunque un’utenza non sfruttata. Inoltre, l’utenza PC amava e rispettava quel marchio.
In tutta onestà, comunque, diedi un’occhiata ai generi più comuni per console. I tipici RPG basati sui dungeon erano quasi o del tutto inesistenti [su console]. Sembrava che fossimo riusciti a trovare un genere e un mercato che il resto dell’industria non avevano considerato.
E’ stata un’idea davvero opportunistica. Così mi sono seduto con Chris Taylor [designer di Dungeon Siege e CEO di Gas Powered Games, ndr] e i dirigenti di Gas Powered e abbiamo discusso su come muoverci, su cosa era possibile fare con Dungeon Siege in termini di opzioni. E’ venuto fuori che la IP era disponibile e infine abbiamo deciso di acquistarla.
E’ stato un investimento saggio in quanto sarebbe stato qualcosa che si sarebbe trasformato in un’esperienza "AAA" così come in un gioco "AAA". Stiamo cercando di continuare così e di costruire un franchise, come abbiamo appena fatto con Dungeon Siege III e come è stato fatto in passato con Dungeon Siege 1 e 2.
D: E’ interessante che tu abbia menzionato IP sottoutilizzate perchè Square Enix possiede un tesoro nascosto: le serie Mana, Chrono e tante altre. Avreste potuto, magari, cedere SaGa a Obsidian data la sua notorietà per la libertà del giocatore e le storie interconnesse. Avete mai pensato di vendere alcune delle vostre IP Interne?
R: Si hai ragione. Abbiamo un sacco di IP e per adesso diciamo che ci sono state discussioni sullo stesso argomento. Ma una cosa che volevamo fare, una delle cose che ci ha attirato verso l’IP di Dungeon Siege è stato il fatto che fosse nata e "cresciuta" in Nord America; è specificatamente disegnata per un pubblico Nordamericano ed Europeo. Questo è quello che cercavamo di aggiungere al nostro arsenale.
Le IP che hai citato sono famose a livello globale e questo è grandioso, e i nostri team tengono davvero a questi progetti. Non siamo stati una compagnia che valorizza gli talento nello sviluppo sulle nostre IP. Siamo stati più una compagnia che ha aumentato le proprie IP. C’è sembrata la cosa più giusta espanderci con un action RPG all’occidentale per complimentarci di quello che stiamo facendo in Giappone.
D: Parlando di IP pensate per l’Occidente, esiste anche lo studio Square Enix LA [Los Angeles], ma non abbiamo ancora visto nulla da parte sua. Ricordo stavate ingaggiando un alto numero di persone, quindi potresti illuminarci su cosa c’è in atto al momento?
R: Si, è vero che abbiamo un nostro studio interno a Los Angeles, e molte persone con una ricca esperienza alle spalle ne fanno parte. In realtà il capo dello studio viene da Square Enix Japan.
D: Credevo fosse il direttore di [Final Fantasy Crystal Chronicles:] My Life as a King.
R: Si esatto. Abbiamo anche recrutato alcune persone da vari studi di sviluppo occidentali e stanno lavorando sodo. Posso assicurarvi che col passare del tempo sentirete parlare sempre di più a riguardo, ma per adesso non siamo ancora pronti ad annunciare qualcosa.
D: In altre parole, state creando il vostro marchio per il mercato occidentale all’interno dell’Occidente?
R: Non ho necessariamente detto che sia per l’Occidente. Noi speriamo che i giocatori di tutto il mondo possano amarlo quando sarà completo, ma lo stiamo creando in Occidente. Inoltre è anche il nostro primo studio d’avvio e siamo molto eccitati al riguardo.