Sony make.believe: Anteprime dei Giochi
Effetto farfalla: ogni azione può avere più ripercussioni di quanto immaginiamo.
Non poteva certo mancare una versione di prova di Heavy Rain, uno dei titoli PS3 più attesi in assoluto. Questo particolare gioco di avventura ci mette alla guida di 4 differenti personaggi: un agente dell’FBI (Norman Jayden), un detective privato (Scott Shelby), un architetto (Ethan Mard) e una giornalista (Madison Paige). Tutti, per un motivo o per un altro, sono alla ricerca di indizi su un assassino chiamato "Il Killer degli Origami".
La demo ci mette alla guida di Scott e Madison in due piccoli scorci del gioco. E’ complicato parlare di questo videogame, sarebbe meglio identificarlo come "esperienza". Muovere i personaggi è poca cosa, ma fare le cose giuste è completamente diverso. Heavy Rain non ci dà una linea guida, non ha una storia ben precisa: noi, con i nostri personaggi, potremo agire come vogliamo (rispondere alla gente in maniera diversa, essere aggressivi, quieti, avere successo o fallire in sequenze di pressioni di pulsanti alla God of War). Tutto quello che faremo avrà una conseguenza ben precisa, e questo significa semplicemente che il gioco ha innumerevoli modi di proseguire, dando spazio a una quantità incredibile di finali alternativi. Le nostre azioni avranno una ripercussione tale che potranno morire dei personaggi, e la morte di uno di questi non significa Game Over. La storia continua, ma quella persona non c’è più. Il suo creatore consiglia di giocare Heavy Rain una sola volta, come viene viene, poiché, esattamente come la vita reale, non possiamo tornare indietro e prendere una decisione differente. Ogni azione ha il suo effetto, ed Heavy Rain promette di portare questo concetto ai limiti estremi dell’immaginazione, regalandoci una storia ed un’esperienza toccanti e profonde.
Il bastardo non vuole parlare…
Pugno di ferro, per la Sesta volta.
Tekken 6 è l’unico tra questi giochi che era presente al convegno in versione completa. C’è ben poco da dire su questo capitolo, se non che è il solito Tekken. C’è chi lo ama, c’è chi lo odia, e questo titolo non farà cambiare opinione né agli uni né agli altri. Tekken 6 mostra una grafica naturalmente migliorata rispetto ai capitoli precedenti, essendo il primo episodio della saga su console Nextgen; presenta inoltre la più vasta scelta dei personaggi vista finora. Ci sono tutti i combattenti dei vecchi capitoli (tranne Kunimitsu, Bosconovitch, i boss come Ogre e Devil e i guest come Gon), e aggiunge al roster 4 nuovi personaggi: Bob, Leo (copiata spudoratamente da Rock Howard), Miguel e Zafina, più altri due che sono stati aggiunti con l’espansione Blood Rebellion: Lars e Alisa Bosconovitch.
Grazie alla sua vittoria nello scorso torneo, Jin è ora il nuovo capo della Mishima Zaibatsu. Pieno di ambizioni, dichiara guerra all’intero mondo che entra nel caos. L’unico in grado di fermarlo è il padre Kazuya, a capo della Corporazione G, e per risolvere una volta per tutte il conflitto Jin dà vita al sesto torneo.
Oltre a un bilanciamento generale delle mosse e della potenza dei vari personaggi, è stata aggiunta una nuova Feature chiamata Rage, che dona più potenza ai combattenti quando la loro vita è quasi terminata.
Tra le modalità, oltre ovviamente all’online, torna a fare capolino la Tekken Force, chiamata in questo capitolo Modalità Campagna. Giocabile in coop tra 2 persone, permette anche ai personaggi di raccogliere armi come sbarre di ferro o mitragliatori per sbaragliare gli avversari che ci capitano a tiro.
Spendendo due parole anche per gli altri giochi, DJ Hero ci metterà di fronte a un’esperienza simile a quella di Guitar Hero, ma nella quale avremo i 3 pulsanti sul piatto anziché una chitarra, e dovremo agire nel momento giusto a suon di Scratch, Crossfade e distorsioni. Eyepet è una sorta di Tamagotchi, nel quale dovremo accudire il nostro cuccioletto e giocare con lui utilizzando tutta una serie di prove divertenti che ci vengono messe a disposizione. Al momento non possiamo fare altro che attendere questi giochi per provarli al meglio e da casa nostra. Per alcuni di essi ne varrà senz’altro la pena, aspettate e vedrete!
Un ringrazimento a Marco "Aislinn" per le foto
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Il 16 e il 17 settembre, a Milano, c’è stato il Sony make.believe, dove solo pochi fortunati sono potuti entrare. All’interno è stato dato modo di provare vari giochi tra quelli che dovranno uscire nel prossimo futuro, come Tekken 6, DJ Hero, Ratchet and Clank of the Future: A Crack in Time, God of War 3, Uncharted 2, Heavy Rain e Eyepet. In questa sede ci focalizzeremo su 4 di questi titoli, dando un primo e veloce parere su ognuno di essi.
Il Dio della Guerra è tornato a far danni
Nella sala, com’era ovvio, erano presenti due postazioni con la demo di God of War 3, che era già stata presentata all’E3. Vedere il gioco con i propri occhi e non tramite un video, e poterlo provare di persona, è ovviamente tutta un’altra cosa. Rispetto a quanto si era potuto vedere alla fiera americana, la grafica è fluida e molto più pulita di quanto apparisse, con ottimi modelli e animazioni, e sicuramente ancora più convincente rispetto alle precedenti occasioni.
La demo inizia con Kratos, Dio della Guerra e protagonista della serie, che combatte contro scheletri e giganti mentre è a caccia di Helios, il Dio del Sole, per attuare parte della sua vendetta. Le armi a nostra disposizione sono le Lame di Athena, arma classica di Kratos, formata da due lame legate a catena, e i Cestus, due giganteschi guanti a forma di teste di leone con i quali Kratos può sferrare pugni devastanti. Tra il suo equipaggiamento non dimentichiamo le Ali di Icaro, acquisite in God of War 2, con le quali il protagonista può volare per brevi distanze e planare.
La demo continua e dopo che finalmente il Dio della Guerra sarà riuscito a sconfiggere Helios, ne strapperà la testa usandola come faro per vedere al buio, grazie ai fasci di luce che essa emette da occhi e bocca e con i quali può accecare i non morti, arrestandone i movimenti e gli attacchi. L’ultima parte della demo ci mostra Kratos cavalcare una corrente di vento verticale, usando le Ali di Icaro in una frazione di gioco nella quale dovremo muoverci per evitare gli ostacoli che ci troveremo di fronte durante il volo. Di sicuro una situazione di grande effetto, senz’altro.
La testa di Helios è nelle nostre mani…
God of War 3 ha dato quindi un’ottima impressione finale, grazie alla sua grafica e alle sue animazioni, grazie al suo gameplay testato e sempre più violento, grazie alle vecchie e nuove combo e alla promessa di tante armi e poteri di nuova fattura pronti a smembrare i malcapitati sulla nostra via. Kratos è di nuovo qui, e la sua vendetta è l’unica cosa di fronte ai suoi occhi.
…ed è anche un ottimo faro!
Giocando con il tempo insieme a Clank
Tra le demo presenti una piuttosto corposa era quella di Ratchet and Clank of the Future: A Crack in Time. Questa prova ci mette di fronte a due differenti livelli giocabili, uno con Ratchet e uno con Clank, il che fa intendere che la formula della diversa esperienza videoludica sempre presente nella saga iniziale è stata riproposta. Graficamente, il gioco si attesta sui livelli già raggiunti nelle ultime produzioni come Quest for Booty, ma in termini di gameplay ci regala qualcosa di nuovo.
Il livello di Ratchet non ha molto di cui parlare: come al solito andiamo in giro per lo stage a distruggere tutto quello che ci capita di fronte grazie a una miriade di armi più o meno apocalittiche. Tramite i pattini sonici potremo spostarci molto velocemente, e per testare le nostre capacità, il gioco ci mette di fronte ben due boss uno a poca distanza dall’altro, rappresentanti dei Carri Armati Idra lanciafiamme.
Con le nostre armi a disposizione dovremo sconfiggere quel Carro Idra maledetto…
E’ con Clank invece che le cose iniziano a farsi interessanti. Sebbene un controllo un po’ macchinoso, che è sempre stato riscontrato durante i giochi incentrati sul robottino, Clank, in questo capitolo, ottiene il potere di controllare il tempo con due diverse modalità: innanzitutto può sparare un fascio di energia che a poca distanza da lui si trasforma in una grande bolla, al cui interno tutto quanto viene rallentato. Questo permette a Clank di salire su superfici semoventi che normalmente sarebbero troppo veloci, di tenere aperte porte che stanno per chiudersi, o anche di rallentare i nemici che lo attaccano, così come i proiettili che come bersaglio hanno il piccolo robot; il secondo potere a disposizione è la Registrazione Temporale. Vi capiterà di trovare alcune stanze con due (o forse più) piattaforme. Salendo su una di esse e avviando la Registrazione, il gioco memorizzerà tutto quello che faremo da allora in avanti, e ci farà tornare al punto di partenza quando smetteremo di registrare. A quel punto, partendo dalla seconda piattaforma e facendo ripartire la Registrazione, potremo agire mentre dalla prima piattaforma partirà una copia di Clank che agirà esattamente come abbiamo fatto prima. Una porta si può aprire solo tramite un bottone a terra, e si richiude se scendiamo? Basta registrare un Clank che ci rimanga sopra!
Le piattaforme per la registrazione sono molto utili a superare enigmi e oltrepassare stanze.