Showcase ID@Xbox 2018
È passato un anno ormai da quando allo Showcase ID@Xbox 2017 intervistammo Agostino Simonetta, ID@Xbox Regional Lead EMEA, con il quale parlammo proprio della costante crescita del progetto nato ormai cinque anni fa. Anche quest’anno dunque abbiamo presenziato allo Showcase di ID@Xbox tenutosi alla Microsoft House; la differenza, però risiede nella nostra consapevolezza: ora infatti, grazie alla nostra recente presenza all’E3 di Los Angeles abbiamo potuto saggiare con mano questa crescita esponenziale che il progetto ID@XBox ha non solo nel nostro paese, ma anche e soprattutto a livello internazionale.
Allo showcase dunque, oltre a qualche chiacchierata off records con gli sviluppatori, abbiamo provato i titoli principali della line-up portata all’evento. In questo articolo vi parleremo brevemente delle nostre impressioni sui titoli che ci hanno colpito maggiormente.
Below
Il titolo di Capybara Games è davvero affascinante, ormai è considerato un oggetto mistico visto il travagliato percorso di sviluppo pluriennale, ma ogni volta che compare su uno schermo riesce in qualche modo a catturare tutte le attenzioni degli spettatori.
Below si presenta come un action-adventure roguelike molto punitivo e stimolante. Nella nostra prova abbiamo controllato il nostro piccolo guerriero prima in un altopiano e successivamente in una grotta nella quale abbiamo affrontato diversi nemici. Il primo punto di forza del gioco è l’estetica: minimalista, sobria e molto tetra, nella sua semplicità offre un feeling immersivo e affascinante. Nonostante il minimalismo, la cura per i piccoli dettagli è forse la maggior eccellenza del titolo dal punto di vista tecnico: la luce dinamica della torcia, il movimento dell’erba, i particellari… tutti piccoli dettagli che aumentano il fascino del titolo. Dal punto di vista del gameplay, invece, Below presenta un comando d’attacco, uno di parata e uno di schivata, oltre alla possibilità di interagire con oggetti come i falò, unico punto checkpoint e di completo ristoro per il protagonista. La difficoltà è davvero elevata: anche i nemici più piccoli se presenti in nutrito numero potrebbero farvi morire al primo errore.
Nel complesso il titolo ci ha davvero catturato, ma restano molti punti oscuri che una così breve prova non può schiarire come il fattore ripetitività e la profondità del gameplay in relazione all’equipaggiamento. Ora non ci resta che attendere l’annuncio della data di uscita che ad oggi vede solo un generico 2019.
Reverse: Time Collapse
Reverse: Time Collapse è un titolo nostrano, sviluppato da Meangrip, che nelle idee si è mostrato davvero molto interessante ma che nella pratica ha bisogno di qualche miglioria. Le ambizioni di Rocco Paladino, presente allo showcase, sono contagiose e il titolo ci è sembrato davvero averle impresse al suo interno.
Reverse si presenta come un “Time travel story driven adventure” che vuole seguire quel filone di titoli resi celebri dai giochi creati da David Cage. Oltre al padre di Heavy Rain, Detroit: Become Human, ecc. però, l’ispirazione di Reverse consiste anche nella grande letteratura fantascientifica di Asimov & Co. che ritorna ridondante in molti degli ambienti di gioco. I protagonisti saranno 3+1: i primi presenti saranno uno scienziato, un giornalista e un agente segreto e si controlleranno in-game ognuno in un’epoca diversa in un mondo sì aperto, ma che presenta della macro-aree e non un mondo open world. Il quarto protagonista invece sarete voi stessi: la grande ambizione di Reverse: Time Collapse, infatti, è quella di riuscire a integrare l’esperienza di gioco classica con una tutta nuova che potremmo rivedere in certi aspetti in quella mostrata dai titoli PlayLink. Al giocatore verrà richiesto di risolvere alcuni enigmi ambientali (non una grossa percentuale comunque) attraverso l’utilizzo di una companion app e la ricerca di foto o elementi su Google. Il gioco, oltre a questa feature, proporrà enigmi classici da avventura grafica, un inventario dinamico e alcune componenti stealth.
Nonostante delle idee molto innovative, il titolo ci è sembrato ancora molto indietro nello sviluppo, l’utilizzo di Unity probabilmente non ha giovato alla velocizzazione del processo. Al di là di una finestra di lancio non annunciata (presumibilmente nel prossimo anno) e qualche dubbio legato all’effettiva funzionalità della feature mobile, siamo molto speranzosi per questo titolo made in italy.
All-Star Fruit Racing
Anche in questo caso parliamo di un titolo italiano: sviluppato da 3DClouds.it, All-Star Fruit Racing è un racing game colorato e divertente con qualche idea davvero interesante. Il titolo, da qualche tempo già in early access su Steam, trae ispirazioni da classici come Mario Kart ma nel suo fruttato e colorato immaginario si ritrova più di qualche ispirazione anche a Ralph Spaccatutto. Offline e online il gioco prevede sfide “per tutti i gusti” con corse singole, campionati e corse a tempo. I circuiti saranno molto differenziati con ambienti legati alle stagioni e alla relativa frutta di stagione. Proprio la frutta è la grande protagonista, ogni corridore giocabile sarà rappresentato da un frutto: kiwi, arancia, anguria ecc. e questo comporterà un’abilità speciale per ogni frutto. I poteri presenti sui circuiti, come in Mario Kart, saranno rappresentati dalla frutta di stagione e ogni frutta una volta accumulata caricherà un potere. La particolarità, la vera e propria peculiarità, è costituita dalla presenza di una modalità particolare in cui alla corsa si unisce la strategia. In questa speciale modalità il giocatore potrà accumulare frutta diversa che farà accumulare quattro poteri diversi (tank); ognuno di questi però potrà essere bloccato per non essere perso. Questa particolarità permette di scegliere un potere specifico non affidandosi alla casualità, ma per essere padroneggiata vanno innanzitutto imparate le combinazioni-frutta potere e successivamente vanno imparati i tracciati per sapere come e quando utilizzarle al meglio.
In conclusione All-Star Fruit Racing ci è sembrato un racing arcade divertente che può andare a rinforzare un campo, quello dei racing arcade, che necessita di titoli nuovi e freschi. La scelta della gestione della frutta inoltre, permette anche una gestione del gameplay più profonda del normale.
Lo Showcase di ID@Xbox ci ha permesso di mettere le mani su alcuni titoli molto interessanti, e su altri, come Vigor, Close to the Sun e Die Young che per svariati motivi non ci hanno convinto e che meritano ulteriori prove per essere compresi appieno. Infine, presenti allo showcase vi erano anche tre tioli che per diverse situazioni avranno o hanno già articoli specifici dedicati: Tunic, Remothered e Warhammer: Vermintide II. In conclusione, l’evento milanese di ID@Xbox ci ha soddisfatto e ci ha permesso di immergerci nel mondo indipendente che ad oggi è una grossa fonte di successo del mercato videludico. La volontà di Microsoft di investire in questo mondo è forte e non può che farci piacere e ben sperare per il futuro.