[RETRO] Disney ai tempi d’oro – Maui Mallard in Cold Shadow
Inserzioni preziose
Nel 1988 con il nome di Walt Disney Computer Software veniva fondata la celebre software house che nel corso dei successivi anni portò alla ribalta importanti titoli, da Aladdin a Kingdom Hearts. Per tutti coloro (incluso il sottoscritto) che vissero la propria infanzia da avidi lettori di Topolino negli anni ’90, l’incontro con i prodotti della odierna Disney Interactive Studios fu perlopiù accidentale. La sporadica pubblicazione di inserti delle celebri serie Game Shots o Disney Classici era motivo di curiosità ma non toglieva importanza al settimanale a cui erano associati. Io stesso, da accanito conoscitore Disney, acquistai ogni singola uscita di queste collane con l’obiettivo di provarle se eventualmente fossi passato nell’ufficio di mia madre (al tempo unico luogo dove potevo disporre di un computer con Windows 98). Ai tempi Disney Interactive sviluppò giochi del calibro di Donald Duck: Quack Attack, Disney’s Hercules, Mickey Mania e altri; prodotti di altissima qualità degni di essere apprezzati ancora oggi. Tra di essi spicca per impegno e originalità Maui Mallard in Cold Shadow, un gioco atipico nell’universo Disney e attualmente noto per il fatto che fu sviluppato rivolgendo l’attenzione a un pubblico adolescenziale. Infatti, sebbene le sembianze del protagonista rispecchino in tutto e per tutto quelle di Paperino, esso non ha nulla a che fare con il celebre personaggio.
Subito in azione
Il giocatore verrà brevemente introdotto alla vicenda e al protagonista dalla schermata di apertura che recita “Donald starring in Maui Mallard”. Poco dopo aver selezionato “Nuova Partita”, si sarà informati della scomparsa dell’antico idolo protettore dell’isola tropicale su avrà luogo l’avventura di Mallard. L’obiettivo? In quanto detective, dovrete rintracciarlo e sventare l’imminente catastrofe dovuta alla sua mancanza. Successivamente, senza molte altre cerimonie, ci si troverà catapultati all’interno dell’azione. La natura dei controlli molto semplice e intuitiva permetterà di immergersi immediatamente nel sistema di gioco che, anche agli occhi dei meno allenati, risulterà chiaramente appartenente al genere platform in due dimensioni. L’estrema facilità con cui ci si troverà da subito a giocare nei panni di un personaggio così “maturo” rispetto al maldestro Paperino sembra abbastanza sintomatico dell’interesse Disney di rivolgersi a un pubblico di teenager. Tornando all’azione, l’avanzamento nella missione di Mallard sarà anch’esso molto semplice e lineare: muniti di una pistola e diverse tipologie di munizioni, dovrete farvi largo fra le varie insidie (fantasmi, cannibali, ninja) disseminate nei livelli e raggiungere il traguardo. Ad un certo punto della narrazione sarà addirittura possibile trasformare il nostro eroe in un atletico guerriero mascherato che prende il nome di Cold Shadows (da qui il titolo), in grado di scavalcare gli ostacoli più alti. Ogni quattro traguardi lo scenario cambierà e sarà possibile affrontare un livello bonus che, se superato con successo, rivelerà una password per “salvare” i propri progressi. Tutto assai facile fino a qui se non fosse che la difficoltà e poca indulgenza di molte sezioni in cui occorre calibrare i salti millimetricamente, renderà il vostro playthrough particolarmente arduo e a tratti davvero frustrante. Se volete evitare di causare danni, si consiglia di giocare in assenza di suppellettili e altre persone.
Un piccolo capolavoro
Pubblicato a più riprese, dapprima nel 1996 su Sega Genesis e Mega Drive, poi su SNES e infine su Windows e Game Boy, sul fronte tecnico Maui Mallard in Cold Shadow per alcuni rappresenta un picco qualitativo irripetibile per Disney Interactive. L’estetica “cartoonosa“ e colorata lo rende ancora adesso un prodotto sopra alla media. Anche la colonna sonora è degna di nota in quanto costituisce uno dei primi approcci video-ludici del pluripremiato compositore Michael Giacchino (Medal of Honor, Alias, Il Pianeta delle Scimmie). L’unico difetto di quello che si potrebbe facilmente definire una gemma del passato è lo scarso fattore di rigiocabilità principalmente dovuto all’estrema fatica necessaria solamente per giungere a conclusione della prima partita. Non a caso il suo completamento sarà premiato con lo sblocco di una funzione di selezione livello.
Maui Mallard in Cold Shadow fa parte di quei giochi oggi un po’ dimenticati ma ancora degni di essere rispolverati ed apprezzati alla pari di un qualunque altro titolo platform. L’eccellente commistione di immagine e suono fanno di esso un piccolo capolavoro senza tempo che sarebbe bello vedere riproposto in una eventuale riedizione dei Classici Disney. In caso contrario rimangono sempre l’emulazione o la copia fisica.