Quali dTCG?
Il panorama dei TCG (Trading Cards Game) in Italia ormai da anni è dominato da giochi famosi e importanti come Magic The Gathering o YuGiOh. Da un po’ di tempo a questa parte, però, il loro mercato sembra aver perso parte del suo appeal: sono giochi costosi che, a causa della continua uscita di espansioni, richiedono un investimento costante da parte dei giocatori che vogliano restare competitivi.
Questa serie di considerazioni mi ha fatto allontanare dal mondo dei TCG per un po’; ma è un mondo che adoro, perciò ho rivolto la mia attenzione altrove. Così ho scoperto che, tanto per cambiare, internet è mio amico, mio e di tutti quelli che amano questo tipo di giochi. Esistono infatti molti giochi online con cui sostituire quelli fisici a cui siamo abituati. Sono giochi interessanti, molti dei quali esistono da pochissimo ma promettono davvero bene. Non sto parlando dei giochini stupidi che possiamo trovare in centinaia di versioni più o meno tutte uguali tra di loro sull’Apple Store o sul market Android. Parlo di giochi come Infinity Wars, Hearthstone, Hex, Solforge, Card Hunter e tanti altri. Molti di questi sono ancora in closed beta ma ho avuto la possibilità di testarne alcuni, e di altri seguo attentamente lo sviluppo. Sono giochi davvero ben fatti e che non mi fanno rimpiangere i vecchi amori. E soprattutto, sono gratis! Ci si può giocare tranquillamente senza spendere un centesimo grazie ai punti che in quasi tutti questi giochi si guadagnano semplicemente giocando.
Ognuno di questi giochi ha la propria caratteristica, un punto di forza; non sono uno il clone dell’altro e senz’altro, provandoli un po’, sarà facile che uno o più di questi incontri i gusti di qualunque giocatore.
Infinity Wars di Lightmare Studios ad esempio farà impazzire gli amanti di MtG. E’ un gioco semplice da capire, ma estremamente complesso da padroneggiare. La struttura di base ricorda quella di Magic, ma solo a livello di approccio, perchè le differenze tra i due sono tante. Non esiste il mana, ma un sistema di risorse che aumenta ogni turno; i turni avvengono in contemporanea, entrambi i giocatori decidono le loro azioni cercando di prevedere ed anticipare l’avversario e a fine turno, il tutto si risolve; invece dei colori, in Infinity Wars ci sono le fazioni ed in base alla fazione di appartenenza dei commanders scelti in deckbuilding si potranno usare determinate carte nel mazzo. Ci sarebbe da parlare delle differenze tra i due giochi per pagine e pagine, oltre che delle caratteristiche che rendono Infinity Wars un gioco unico nel suo genere, capace di sfruttare a pieno il formato digitale superando i limiti che il formato fisico impone a Magic.
Per chi cerca qualcosa di diverso invece, ci sono molte altre opportunità come ad esempio Card Hunter di Blue Manchu. Card Hunter non è un TCG tradizionale: è più che altro un tactics RPG, alla Final Fantasy Tactics, basato su un sistema di carte dato dagli equipaggiamenti. Ok in effetti sembra piuttosto incasinato, ma dovreste provarlo per rendervi conto di quanto questo sia un gioco geniale. Il giocatore ha sotto il suo controllo tre personaggi di cui può scegliere la razza (classiche razze da RPG fantasy: umano elfo e nano) e la classe (stesso discorso di prima: guerriero mago e chierico, ma pare che altre verranno aggiunte in seguito). La razza e la classe danno accesso a determinati equipaggiamenti e skill e son questi pezzi di equip e skill che contengono le carte, ovvero quello che poi effettivamente si può fare in-game: muoversi, attaccare o fare magie o qualunque altra cosa.
Card Hunter offre due modalità di gioco, una single player, organizzata come una campagna alla Dungeons & Dragons, ed una multiplayer PvP.
Anche questo è un gioco molto divertente e capace di tenermi seduto davanti al monitor del PC per ore. Non è solo divertente, ma anche molto stimolante e impegnativo grazie all’elemento strategico offerto dal sistema di combattimento.
Infinity Wars e Card Hunter sono i giochi che più mi hanno colpito, pur essendo estremamente diversi tra loro. Ci sarebbero ancora molti punti da esaminare, per non parlare di molti altri giochi che stanno entrando nel mondo del dTCG, alcuni dei quali hanno anche publisher blasonati come Heartstone di Blizzard e Solforge alla cui realizzazione ha contribuito addirittura il creatore di Magic stesso: Richard Garfield in persona. Garfield ha collaborato anche con il team di Card Hunter, il cui capo, Jon Chey, ha lavorato tra le altre cose allo sviluppo di titoli come Bioshock, Thief e System Shock 2.
Sono tutti giochi che offrono grande longevità grazie all’elemento PvP e soprattutto grazie allo staff dietro ad ognuno di loro, gente competente e presente in ogni fase dello sviluppo. Tutte le persone con cui mi sono trovato a parlare, a chiedere informazioni e chiarimenti si sono sempre mostrate pronte e disponibili nell’offrire il loro aiuto.
Insomma, c’è ancora tanto da dire e da provare e tantissime nuove interessanti esperienze da fare in un mondo che diventa sempre più grande ogni giorno.
Approfittando dell’inizio dell’open beta di Card Hunter la prossima settimana, vi rimando al prossimo articolo, una recensione approfondita del titolo di Blue Manchu. Pronti a immergervi tra strategie d’attacco, dadi e draghi e orchi ed ovviamente tante carte da scoprire?