DeadPixels: intervista ai giovani vincitori della TIM #WCAP 2016

Abbiamo intervistato i ragazzi di DeadPixels, sviluppatori di Project Singularity e vincitori della TIM #WCAP, l’acceleratore che fa dell’innovazione il suo vessillo. Presente sul territorio nazionale con oltre 4.000 mq dedicati all’innovazione digitale, il progetto TIM #WCAP nasce per facilitare volto la scoperta e il conseguente lancio di nuove e talentuose realtà come quella che abbiamo avuto il piacere di intervistare oggi. Non perdiamo tempo e andiamo a vedere cosa ci hanno riservato i ragazzi di DeadPixels.


1. Parlateci di voi: com’è nata Dead Pixels?

La DeadPixels come società è nata in seguito all’assegnazione, lo scorso anno, di uno dei grant della Call for Startup di TIM #WCAP, il programma di Open Innovation industriale di TIM che ogni anno supporta e finanzia le migliori startup digitali del Paese, mentre il gruppo si è formato nei banchi dell’università del Politecnico di Torino dove tutti e cinque i fondatori stanno concludendo gli studi. Il progetto per un corso era quello di produrre un’applicazione in 3D (solitamente vengono sviluppati dei piccoli videogiochi) e noi ci siamo riuniti in 5 ed è nato il primo prototipo di Project Singularity.

TIM #WCAP DeadPixels Project Singularity



2. Qual è il vostro background e come siete arrivati a fare videogiochi?

I fondatori sono cinque ingegneri informatici che stanno conseguendo la laurea magistrale con la specializzazione in Informatica Grafica. La passione comune per i videogiochi ci ha portato a sfruttare lo sviluppo di un videogioco come progetto per diversi esami che vanno dalla produzione di un trailer in computer animation alla renderizzazione di immagini con modelli 3D. Ci serviamo della collaborazione di modellatori e artisti che provengono da scuole specializzate, compositore per le musiche e una laureanda in psicologia che ci assiste per testare il prodotto in Realtà Virtuale. Attualmente è anche l’argomento delle nostre tesi di laurea!



3. Come vi siete preparati alla TIM #WCAP (occhio è WCAP non WCUP)? Raccontateci la vostra esperienza!

Il programma di accelerazione di TIM #WCAP è stato ed è tuttora un’esperienza fondamentale per la nostra crescita. Ci è stato consigliato di partecipare dal JOL MOBILAB di TIM, un laboratorio interno al Poli che ci dà una mano nello sviluppo e nell’organizzazione del lavoro per la tesi. Prepararci e consegnare la documentazione necessaria al concorso non è stato facile, scrivere un business plan allettante e fare previsioni a livello economico per chi non ha mai masticato determinati argomenti sembrava una cosa spaventosa. Ma convinti che le nostre idee avrebbero avuto una possibilità abbiamo dato il meglio e lo sforzo è stato ricompensato!



4. Potete riassumere brevemente cos’è Singularity per chi non lo conosce?

Project Singularity è il nostro primo videogioco: ambientato nello spazio permetterà al giocatore di vivere un’avventura intensa in prima persona alla guida di un caccia o fluttuando con una tuta da astronauta. Il gioco sarà molto incentrato sulla trama e sarà disponibile anche con l’utilizzo di visori per Realtà Virtuale e i relativi controller (HTC Vive, Oculus Rift) con i quali si potrà interagire nell’ambiente per portare l’immersività al massimo. Stiamo sviluppando tramite Unreal Engine 4 e il gioco sarà disponibile per PC.

TIM #WCAP DeadPixels Project Singularity



5. Il mercato VR non è certamente così florido: cosa vi ha spinto ad aprire un’azienda per dedicarsi a questo?

Siamo Ingegneri, se principalmente quello che ci muove sono i videogiochi, abbiamo anche un’enorme passione per le nuove tecnologie e il loro funzionamento. Il miglior modo per far combaciare le due cose è la Realtà Virtuale, la quale non si limita al campo del gaming ma coinvolge l’industria, la medicina, il militare e un sacco di altri campi. Se restringiamo il nostro campo visivo solo al gaming il mercato è ancora agli inizi ma noi confidiamo in una crescita grazie anche alla spinta delle grandi case produttrici di hardware e software che stanno investendo molto in questi anni.



6. La scelta difficile: HTC Vive o Oculus Rift? E perché?

La scelta è veramente difficile, diciamo che ci sono vantaggi e svantaggi. Inizialmente abbiamo puntato su HTC Vive perché all’epoca (luglio 2016) era l’unico dispositivo che era affiancato a controller per il tracciamento della posizione delle mani. Di recente abbiamo portato a casa anche l’Oculus Rift con i relativi controller e stiamo facendo dei test per valutare i pro e i contro. Possiamo dire dalle nostre esperienze di sviluppo che le differenze non sono abissali ma l’HTC Vive è leggermente meglio per quanto riguarda la precisione del tracciamento di testa e mani mentre l’Oculus Rift vince anche se di poco sul confort.



7. Cosa ne pensate di Playstation VR? Credete che riuscirà davvero a portare il VR alle masse?

Il Playstation VR è un grande passo avanti perché porta la realtà virtuale sulle console e quindi è una spinta colossale per tutti coloro che si occupano di videogiochi e VR. Pensiamo però che la mancanza di giochi di rilievo per queste piattaforme abbia un po frenato le vendite inoltre il costo complessivo dell’hardware necessario per giocare, a maggior ragione per gli altri visori, rende il tutto ancora poco accessibile ad un gran numero di persone.

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8. Nel vostro sito menzionate “handy”, un tool di sviluppo che usa visori e motion controller: potete dirci di più?

Handy è un’idea nata quando abbiamo deciso di sviluppare in Realtà Virtuale. Vogliamo permettere all’utente di utilizzare dei gesti, sguardi o movimenti particolari delle mani per interagire con l’ambiente 3D nella maniera più naturale possibile. Abbiamo allora pensato ad Handy, un tool che permette ai nostri sviluppatori di utilizzare gesture, studiate tramite attente analisi, e associarle ad azioni all’interno del gioco. Permette anche di registrare nuovi movimenti e interazioni senza troppo sforzo in termini di lavoro.



Ringraziamo i ragazzi di DeadPixels per la loro disponibilità e speriamo di poter provare presto il loro Project Singularity. Potete inoltre trovare maggiori informazioni sul loro sito a questo indirizzo.

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