PlayStation Showcase 2021 – Sony promossa
Il PlayStation Showcase di qualche giorno fa ha svelato il futuro del gaming su PlayStation. Vediamo dove Sony ha fatto centro.
Forse non era il PlayStation Showcase 2021 che volevamo, e il buon Alessandro Mormile ci ha ampiamente spiegato perché nel suo editoriale “PlayStation Showcase 2021 – Sony bocciata“. Ma, come direbbe il commissario Gordon, probabilmente era il PlayStation Showcase di cui avevamo bisogno: Sony ci ha certamente abituato, soprattutto negli ultimi anni e in particolar modo con l’annuncio di PlayStation 5, a eventi bomba in grado di lasciarci più che soddisfatti, mentre questa volta sembrerebbe averci lasciato con un po’ di amaro in bocca. “Sembrerebbe”, perché una volta analizzato a mente fredda quando accaduto ci si rende conto che Sony è proiettata verso un futuro videoludico decisamente interessante.
Ecco quindi che questo editoriale si propone come contraltare al precedente, presentandovi un punto di vista diametralmente opposto sull’evento.
Una Current Gen… per ora ancora Next
Iniziamo con l’analizzare la situazione: siamo – dovremmo essere – in piena Next Gen, tanto che non bisognerebbe nemmeno più chiamarla così, se non fosse che la difficoltà a reperire una PlayStation 5 nei negozi costringe i giocatori a divertirsi ancora su PlayStation 4. La speranza dei fanboy Sony di poter trovare finalmente una PS5 sotto l’albero, tra l’altro, è ancora tutta da verificare dal momento che la penuria di componentistica elettronica generata dalla pandemia è ben lungi dall’essere superata. Fata questa premessa, è immediatamente comprensibile la scelta di Sony di annunciare titoli probabilmente nelle primissime fasi di sviluppo come Wolverine, che probabilmente non vedremo prima del 2023-2024.
Le recenti uscite tripla A, anche quelle inizialmente pensate per spingere le vendite di PlayStation 5 come Resident Evil Village, hanno dovuto subire la sorte della trasformazione cross-gen, per permettersi la vendita di un numero di copie congruo andando a coprire la stragrande maggioranza del popolo videogiocante, ovvero quello che ancora non possiede la nuova console ammiraglia. Sarebbe stato quindi illogico soffermarsi troppo sul futuro prossimo, ancora troppo incerto, mentre è comprensibile la scelta di mostrare titoli futuri in grado di generare contemporaneamente aspettativa e speranza per quando tutti potremo finalmente fruire di quella Next Gen che finalmente diventerà Current Gen.
A cosa giocheremo
Accantonato quindi il discorso tempistiche, passiamo al cuore dello showcase: i giochi. È praticamente impossibile, nell’era dei leak e per chi come noi segue il mercato videoludico da addetto ai lavori, farsi realmente sorprendere da annunci che ormai erano in larghissima parte trapelati nelle ore precedenti l’evento. Ciononostante, è anche vero che per i giocatori PlayStation le sorprese – così come le gradite conferme – non sono mancate: Knights of the Old Republic Remake è stata una degna apertura col botto, così come di Project EVE si può dire di tutto tranne che sia un titolo scontato.
Comprendendo i leciti dubbi derivanti dalle pochissime informazioni a oggi disponibili su questa nuova IP, è innegabile che per una volta Sony ha saputo osare presentando in pompa magna e in apertura di showcase un titolo non scontato, dall’anima prettamente nipponica, diverso da qualsiasi gioco più mainstream potessimo aspettarci.
Vero, i successivi annunci non sono da mani nei capelli: Tiny Tina’s Wonderlands, Rainbow Six Siege Extraction, Deathloop (di cui non abbiamo ancora visto un trailer in grado trasmettere in modo adeguato l’esperienza di gameplay) e Vampire: The Masquerade Bloodhunt sanno di già visto e occupano chiaramente un buon quarto d’ora di conferenza più per motivi politici che per un reale obiettivo di creare quell’ “effetto wow” che l’utente medio vorrebbe.
C’è comunque Gran Turismo a tenere alta l’attenzione perlomeno degli appassionati, ed è anche vero che ogni conferenza ha il suo ritmo, e che per quanto potessimo nutrire grandi speranze nell’evento non ci aspettavamo di certo tre quarti d’ora tutti a tavoletta pieni di annunci incredibili. Riteniamo quindi che anche la maggior parte dei giocatori PlayStation abbia superato questi annunci tirando un po’ il fiato, in attesa delle bombe che sarebbero arrivate dopo.
E le bombe arrivano per davvero, perché se Forespoken sa anch’esso di già visto, il successivo annuncio di Alan Wake Remastered in uscita a ottobre inizia a scaldare i nostri cuori di videogiocatori. Ghostwire tokyo si riconferma comunque un titolo interessante, Marvel’s Guardian of the Galaxy (nonostante tutti i difetti che gli si possono trovare) si mostra finalmente in un trailer che svela un minimo di trama.
Per quanto riguarda GTA V… dite quello che volete, ma noi ci mettiamo sia nei panni di chi ancora non ha provato la punta di diamante di Rockstar Games sia in quelli di chi, come chi vi scrive, lo ha affrontato a suo tempo su PlayStation 3: al netto di un comparto tecnico di cui ancora ci riserviamo di valutare le reali migliorie apportate, girare per Los Santos con la fluidità e i caricamenti azzerati offerti da PlayStation 5 sarà sicuramente un piacere, e un’ottima scusa per rigettarsi nella mischia e rigiocare al miglior GTA mai creato.
Vogliamo poi parlare di Tchia? Un indie a metà conferenza spezza nuovamente il ritmo? Non in questo caso, dal momento che, come accaduto in apertura con Project Eve, Sony sottolinea l’eterogeneità dell’offerta PlayStation sfatando il mito – ultimamente quasi sempre valido – per cui i titoli di punta devono essere per forza FPS o Avventure in terza persona.
Tchia si pone come un’ottima alternativa videoludica, strizzando l’occhio a chi ha un debole per lo stile più colorato di Nintendo e cerca un’esperienza di qualità un po’ diversa da quanto solitamente è abituato a trovare su PlayStation.
Gran finale
Ci siamo: nell’ultima parte dello showcase Sony scopre le carte più succulente, partendo lentamente e creando un climax che, anche se privo di vere sorprese, si rivela comunque interessante. Si parte con la remaster di Uncharted 4 e Uncharted: Lost Legacy per PlayStation 5 e, attenzione attenzione, per PC: la saga di Uncharted è già fruibile su PC tramite PlayStation Now, ma avendo ora la versione PC possiamo solo immaginarci cosa riusciranno a fare i modder, soprattutto a livello grafico.
Si prosegue con la doppietta di Insomniac Games, che probabilmente ha deciso di non dormire la notte per i prossimi due anni per proporci in sequenza Marvel’s Spider-Man 2 e Marvel’s Wolverine: ci aspettavamo il primo e siamo stati piacevolmente sorpresi dal secondo, facendoci cullare dalla fantasia di un Marvel Videogame Universe che potrebbe portarci grandi soddisfazioni in futuro.
Si chiude infine con God of War Ragnarok, seguito dell’acclamatissimo titolo che ha rilanciato il Fantasma di Sparta portandolo nell’universo norreno: come si può additare questo capolavoro annunciato etichettandolo come un more of the same dell’esperienza già proposta su PlayStation 4?
Per quanto ci riguarda questa potrebbe essere l’esperienza definitiva del nuovo Kratos, al pari di quanto Uncharted 4 o Batman: Arkham Knight hanno fatto per le rispettive saghe. Manca una data ufficiale di uscita? Sì, ma sappiamo che non dovrebbe mancare molto e che il titolo sarà disponibile nel 2022.
Il fatto che sia cross gen si ricollega al tema citato all’inizio: non avrebbe infatti senso sviluppare un’esclusiva così importante solo su PS5, scontentando una moltitudine di fan che si aspetta di poter mettere le mani su questi titoli il prima possibile, anche se ancora non è riuscito a reperire la nuova console.
Come in ogni cambio generazionale, tra gli ultimi titoli usciti per la generazione precedente e le prime esclusive per quella entrante non c’è mai stato un gap insormontabile e così netto, con differenze per lo più limitate ai tempi di caricamento e alla risoluzione grafica. Siamo quindi certi che GoW Ragnarok non si rivelerà castrato dalla natura ibrida del suo sviluppo, quanto piuttosto sarà ugualmente godibile da chi possiede la nuova o la vecchia console.
Chiudiamo quindi confermando quello che per noi è il bilancio positivo di uno showcase che sì, non ci ha svelato date di uscita o momenti che passeranno alla storia, ma ci ha aperto sicuramente gli occhi su quelle che saranno le milestone di un futuro videoludico di lungo periodo su PlayStation – 4 o 5 che sia – sicuramente appassionante.