Le vendite di Playstation Portal | Il gaming verso la portabilità
In questo editoriale “Le vendite di Playstation Portal | Un successo che alimenta la nostalgia” vi esporrò il mio pensiero in materia di portabilità del videogioco e del futuro dello stesso, alla luce soprattutto del successo che le console portatili stanno riscuotendo in questo periodo storico, nonché della nostalgia per PSP.
L’universo dei videogiochi si trova in un momento di profonda trasformazione, vuoi per l’avanzamento naturale della tecnologia, vuoi per il tendenziale mutamento dei giocatori. Il modello tradizionale, incentrato su console statiche e PC potenti, sta cedendo il passo a una nuova era incentrata maggiormente sul concetto di portabilità e dinamismo.
Seppur mai completamente scomparse, le console portatili avevano vissuto un naturale periodo di appannamento verso la metà del decennio scorso, oscurate dalla potenza e dal fascino delle tradizionali console fisse e del PC. Eppure, il desiderio di poter giocare ai propri titoli preferiti ovunque, in mobilità, non ha mai perso smalto.
Pioniere di questa rivoluzione è stata, senza dubbio, Nintendo Switch. La natura ibrida della console di casa Nintendo, che unisce le caratteristiche classiche di una console casalinga a quelle più immediate di un dispositivo portatile, ha conquistato milioni di giocatori in tutto il mondo, con oltre 100 milioni di unità vendute
Nintendo Switch ha messo in chiaro che il desiderio di giocare ovunque e in qualsiasi momento è più vivo che mai e il suo successo ha aperto la strada a un’ondata di nuove console portatili. Tra queste troviamo Steam Deck, che offre l’accesso all’immensa libreria di Steam, Asus ROG Ally e Lenovo Legion Go, che certamente strizzano l’occhio ai gamer più esigenti.
PlayStation Portal conferma il trend
Sony, con il suo Playstation Portal, ha distrutto ogni aspettativa: al netto infatti delle iniziali critiche e dello scetticismo che hanno accompagnato il lancio del dispositivo, Playstation Portal si sta rivelando una fonte di guadagno particolarmente redditizia per il colosso nipponico, nonostante, lo ribadiamo, si tratti di un riproduttore portatile e non di una console fatta e finita.
Eppure, proprio la natura non prettamente legata al concetto di console, dovrebbe indurre a più riflessioni: se è vero, come detto in apertura, che Playstation Portal è un semplice riproduttore portatile dell’esperienza di gioco tipica della Playstation 5, è altrettanto inconfutabile che chi acquista Portal è dotato di una Playstation 5.
Quello che, all’inizio, costituiva il principale motivo di critica nei confronti del dispositivo portatile di Sony, potrebbe rivelarsi l’indice da cui trarre un importante insegnamento: l’utenza che gioca su Playstation è pronta ad acquistare anche un dispositivo portatile (una console portatile), in modo da godere dell’esperienza di gioco anche in forma dinamica.
L’arrivo, e in particolare il successo, di PlayStation Portal ha peraltro riacceso in me la nostalgia per la storica PSP, console portatile di Sony che ha segnato un’epoca nel mondo dei videogiochi grazie al suo iconico design e alla sua ampia libreria di titoli, caratteristiche che l’hanno resa oggetto del desiderio di molti giocatori.
Per queste ragioni, sono qui a chiedermi: perché Sony non propone una nuova PSP? Attenzione, non voglio banalizzare la questione, dopotutto la risposta non è semplice e potrebbe essere legata a diversi fattori. Da un lato, infatti, il mercato delle console portatili è diventato molto più competitivo rispetto a quando debuttò la PSP.
La contemporanea presenza, infatti, di Nintendo Switch, Steam Deck e altre console renderebbe certamente più difficile a una nuova PSP ritagliarsi un posto significativo. Dall’altro, però, le vendite incoraggianti di Playstation Portal potrebbero fungere da campanello d’allarme per Sony, una cartina tornasole del fatto che, come ribadito, l’utente desidera un certo tipo di esperienza.
Attraversando il globo, anche Microsoft parrebbe interessata alla produzione di una console portatile che determinerebbe l’ingresso dell’azienda all’interno del mercato handheld per la prima volta nella loro storia, ma sarebbe anche una sorta di conferma definitiva di come il marchio Xbox sia tutt’altro che destinato a sparire per quanto riguarda il settore hardware.
Un’accelerata repentina
L’arrivo di Steam Deck ha segnato un punto di svolta, aprendo le porte a un mondo di possibilità per gli appassionati di PC gaming. La possibilità di accedere alla propria libreria Steam direttamente su un dispositivo portatile ha rappresentato una vera e propria rivoluzione, offrendo un’esperienza di gioco senza precedenti al di fuori delle mura domestiche.
Ma Steam Deck non è l’unico protagonista di questa rinascita: Asus ROG Ally e Lenovo Legion Go si inseriscono nel mercato con proposte differenti, assumendo le sembianze di veri e propri PC portatili in miniatura. La loro potenza di calcolo permette di giocare a titoli recenti con una grafica eccezionale, seppur con qualche compromesso in termini di risoluzione e dettagli.
Ma quali sono le ragioni di questo rinnovato interesse per le console portatili? Da un lato, l’aumento della potenza di calcolo e della miniaturizzazione dei componenti hardware ha permesso di creare dispositivi portatili sempre più performanti, capaci di reggere il confronto con i loro omologhi casalinghi, finanche a sostituirli per determinate funzioni.
Dall’altro, la crescente diffusione dei servizi di cloud gaming ha ulteriormente ampliato le possibilità di gioco, offrendo accesso a un catalogo sterminato di giochi senza la necessità di doverli scaricare sul dispositivo. Il tutto, a patto che siate dotati di una connessione internet adeguata, ma questo è un altro, sofferente, discorso.
Snaturamento o evoluzione?
Il nuovo panorama non si limita solo alle console portatili tradizionali. Smartphone e tablet, in particolare grazie ai progressi tecnologici e all’ottimizzazione dei giochi, si stanno ritagliando un ruolo sempre più importante nel mondo del gaming. Dopotutto, la loro portabilità, combinata alla crescente disponibilità di titoli di alta qualità, li rende una scelta allettante per molti giocatori.
Il cambiamento a cui stiamo assistendo potrebbe rappresentare ai più uno snaturamento del “classico modello” di gaming, concetto che indubbiamente evoca sentimenti negativi. Al contrario, ritengo sia più corretto percepirlo alla stregua di una evoluzione del “videogiocare”, che amplia le possibilità e rende accessibile il videogioco a un pubblico ancora più vasto.
Questo nuovo modello porta con sé sfide e opportunità. Da un lato, sarà necessario sviluppare tecnologie che permettano di offrire esperienze di gioco di alta qualità su dispositivi portatili. Dall’altro, nuove possibilità possono aprirsi per i publisher e gli sviluppatori, che potranno creare giochi innovativi e pensati appositamente per questo tipo di fruizione.
Il futuro delle console portatili si preannuncia roseo. La combinazione di potenza, versatilità e mobilità renderà queste console il compagno di gioco ideale per tutti gli appassionati che desiderano vivere le loro esperienze videoludiche ovunque si trovino e soddisferanno le esigenze sia dei gamer più incalliti sia di un pubblico più ampio che cerca un dispositivo di intrattenimento portatile per svago.
Insomma, il rinascimento delle console portatili è in pieno atto e saremo chiamati a tuffarci in un’era di gioco ancora più dinamica e coinvolgente, dove vengono sfumati, se non distrutti, i tradizionali confini tra casa e mobilità, lasciando spazio a un’esperienza videoludica maggiormente accessibile e personalizzabile, che punti alla massima inclusione.