Playstation 4: presentazione ufficiale
Per il 20 febbraio Sony ci aveva promesso un appuntamento con il futuro. Dal (non troppo) criptico video allegato alla comunicazione era fin troppo chiaro di cosa si sarebbe parlato: la Playstation 4 sarebbe finalmente diventata realtà. Inutile dire, da videogiocatori quali siamo, con quanta curiosità abbiamo assistito all’evento tenutosi nella notte (ora italiana) tra il 20 ed il 21 febbraio. Eccovi di seguito un dettagliato resoconto dei punti salienti della conferenza, che tra alti e bassi rappresenta comunque un punto di svolta del mondo videoludico verso la nuova generazione del gaming.
La potenza è nulla…
… ma a Sony, fin dai tempi di Playstation 2, piacciono i numeri a due cifre: CPU X86 con grafica unificata e ben 8 Gb di RAM (naturalmente unita all’hard disk interno per il salvataggio in locale dei dati di gioco) sono tra le principali caratteristiche della nuova console. Pensata per essere costantemente connessa ad Internet, PS4 permetterà lo streaming dei contenuti video senza interrompere il gioco, il “remote play” – ovvero la possibilità per un amico di prendere il controllo della nostra partita per aiutarci nelle situazioni più difficili come se fosse sul divano accanto a noi – e offrirà la possibilità di congelare la partita con il semplice tocco di un pulsante, per riprendere in men che non si dica in un secondo momento esattamente da dove l’azione si era interrotta, un po’ come avviene con i videogiochi per PSP o con le app per gli attuali smartphone. Come avvenuto al lancio di Playstation 3, Sony si presenta sul mercato con una macchina sulla carta davvero potente e in grado di eguagliare gli attuali Pc di fascia alta. Rispetto alla sua sorellina, però, a detta degli sviluppatori PS4 presenta un’architettura più semplice e facile da utilizzare rispetto alla complicata PS3, quindi questo ci fa ben sperare di poter finalmente vedere titoli che già al lancio sfrutteranno buona parte delle possibilità offerte dalla nuova architettura hardware. Come garanzia, per il momento, abbiamo un nome: Mark Cerny, papà di giochi come Marble Madness, Sonic the Hedgehog 2, Crash Bandicoot, Spyro, nonché consulente per lo sviluppo di Resistance, Killzone e God of War, è il lead designer della nuova console. Per quanto riguarda il curriculum, Mark si presenta certamente come il personaggio che più di tutti potrebbe fare la differenza per la nuova Playstation: speriamo che le sue idee possano dare alla console la linfa vitale necessaria per partire alla grande fin dal lancio.
Come di consueto, le console Sony sono farcite di potenza e capacità di calcolo
Dualshock 4… che shock!
Tutti ci chiedevamo se le foto circolate nei giorni scorsi sul web fossero o meno dei fake. Abbiamo avuto la nostra risposta, condita con una serie di caratteristiche tecniche interessanti. Non nascondiamo un leggero malcontento per il design del Dualshock 4 che, senza mezzi termini, a prima vista appare come una brutta versione del Dualshock 3. Sebbene l’impatto non sia dei migliori, con un piccolo schermo che va a sostituire i tasti Home, Start e Select, le novità inserite nel piccolo controller sono in realtà molte di più: a parte l’ergonomia leggermente diversa (e migliorata) rispetto alle precedenti versioni, la nuova incarnazione del pad più longevo al mondo integrerà un’architettura simile a quella del Move, con dei sensori posti sulla parte posteriore che verranno riconosciuti da una light bar collegata direttamente alla console e posta sotto al televisore; sarà inoltre presente un tasto “share” sul quale Sony crede moltissimo, vedendo l’integrazione con i social network come uno dei maggiori punti di forza della prossima generazione di giochi.
Se il Dualshock è un nuovo controller specificatamente disegnato per la nuova Playstation, a tranquillizzarci sulla retrocompatibilità ci ha pensato Media Molecule, che ci ha mostrato come la casa di sviluppo stia lavorando a titoli per la nuova console che utilizzeranno il Move come controller principale. Una novità in fatto di controller, invece, è data da Ps Vita: durante la conferenza è stato spiegato come questa potrà essere utilizzata, in link con la nuova PS4, per giocare ai titoli presenti sulla console casalinga. La PsVita in questo caso servirà solamente come controller di appoggio e mostrerà le immagini a schermo, mentre la PS4 farà tutto il lavoro di calcolo. E’ facile capire come questa soluzione apra le porte agli sviluppatori che intendono utilizzare PsVita in stile WiiU, sfruttando il secondo schermo per ampliare l’esperienza di gioco. Certo, mentre WiiU nasce con questo scopo, utilizzare PsVita come controller farebbe decisamente aumentare i costi dell’utente finale, quindi per il momento vediamo come possibilità abbastanza remota la realizzazione di titoli specificatamente pensati per utilizzare entrambe le console.
Tra consensi e dissensi, questo sarà l’aspetto del nuovo Dualshock
La caratteristica più importante: i giochi
Durante la conferenza si sono susseguiti grandi nomi da sempre legati a Sony (più la sorpresa di Blizzard), con esponenti di spicco del mondo videoludico che hanno annunciato i titoli attualmente in lavorazione per la nuova console: tra quelli di maggior appeal segnaliamo il quarto capitolo di Killzone, il nuovo ip Knack, l’annuncio di un nuovo Final Fantasy, lo spettacolare Deep Down, Infamous, The Witness, Watch Dogs, Destiny e, per finire, Diablo 3 di Blizzard (sia su Playstation 3 che sulla nuova Playstation 4).
Si tratta di una line up che, se accompagnerà la console al lancio, farà certamente la felicità dei videogiocatori più accaniti. Dal canto nostro ammettiamo che la presenza, anche solamente in video, di un Uncharted o di un God of War avrebbe certamente alimentato l’hype e alzato di molto la posta in gioco, ma crediamo che Sony abbia altre carte in serbo e che tenga da parte gli annunci più importanti per spingere al massimo l’uscita della console. Tra le demo più lunghe, quella più interessante è stata Watch Dogs: sebbene si tratti di un titolo free roaming in stile GTA, ci è parso essere quello più avanzato per quanto riguarda lo sviluppo, o comunque quello in grado di mostrare le qualità grafiche della nuova console e come queste siano in grado di accorciare la distanza con il gaming su Pc.
Durante l’evento Sony ha confermato che moltissimi partners sono già al lavoro sui giochi
Sul discorso retrocompatibilità, Sony ha fatto chiarezza su cosa permetterà la sua partnership con Gaikai: in sintesi il servizio offerto darà la possibilità di giocare in streaming – quindi senza il download fisico del prodotto – tutti i titoli presenti sul Playstation Network. Questo significa una totale compatibilità con tutti i giochi delle precedenti generazioni, dal momento che saranno i server di Sony ad eseguire i calcoli necessari e che PS4 fungerà solamente da interfaccia per il giocatore. Certamente questa tecnologia presenta anche lati attualmente ambigui: tralasciando il dubbio relativo alla banda necessaria per giocare fluidamente ai titoli più recenti, resta da vedere se e come Sony utilizzerà Gaikai per implementare il tanto discusso (e non ancora annunciato) sistema anti-usato. Come tutti i servizi, si tratta di un qualcosa di irrinunciabile per la nuova generazione – tutte le console saranno perennemente connesse e Internet è ormai nelle case di tutti i videogiocatori – ma ci riserviamo di comprenderlo appieno prima di esprimere un giudizio ufficiale.
Un discorso a parte l’intervento di David Cage, che ha ripercorso la storia dei titoli sviluppati da Quantic Dream nel corso degli anni, riportando come dato più significativo il numero di poligoni utilizzati per rappresentare i personaggi principali. Da Indigo Prophecy ad Heavy Rain, passando per la tech demo Kara e arrivando fino al Beyond di prossima uscita, si è passati da poche migliaia di poligoni agli attuali 30.000. Nonostante questo, Cage ha detto che il suo sogno è di poter mostrare le emozioni dei personaggi attraverso i loro occhi, come avviene al cinema o a teatro con gli attori in carne ed ossa. Detto questo, ha mostrato una brevissima tech demo per dimostrare come l’hardware di Playstation 4 permetta questo risultato: a video è apparso il volto di un anziano, incredibilmente definito e dettagliato (soprattutto per quanto riguarda gli occhi); la nostra mente è corsa subito indietro alla presentazione dei volti dei protagonisti di Heavy Rain: anche in quel caso quelle tech demo erano incredibili, mentre poi il livello di dettaglio del gioco finale era inferiore. In questo caso siamo comunque curiosi di assistere al nuovo lavoro che svolgerà Quantic Dream per Playstation 4, sicuri del fatto che l’architettura della nuova console permetterà un livello di dettaglio che avvicinerà le loro avventure grafiche sempre più alla realtà.
Le tech demo mostrate da Quantic Dream sono come sempre dettagliatissime
Gamesource e Playstation 4
Tirando le somme di quanto visto all’evento Sony e di quanto discusso in redazione, secondo noi di Gamesource la nuova console è stata presentata tra luci e ombre: da una parte le feature elencate, i giochi mostrati e l’entusiasmo degli sviluppatori ci hanno convinto e ci fanno ben sperare per gli annunci futuri; dall’altra, il design poco elegante del Dualshock 4 e la scelta di non mostrare fisicamente la console ci hanno fatto un po’ storcere il naso. Sintetizzando, diciamo che se Sony intendeva fare un annuncio con il botto non è riuscita ad impressionarci fino in fondo. E’ comunque ancora presto per esprimere un giudizio definitivo e insindacabile, per cui aspettiamo il momento in cui scenderanno in campo i grossi calibri per capire davvero quali siano le carte che Sony intende giocare per la next-gen, certi che la comparsa sullo schermo di un Kratos o di un Nathan Drake ci farà correre nei negozi senza pensarci due volte. Come per la maggior parte delle anteprime, per il momento vi lasciamo con un canonico “chi vivrà vedrà”, ricordandovi che il lancio di Playstation 4 è previsto per la fine del 2013 (probabilmente per inizio 2014 da noi poveri Europei). Tenete d’occhio le nostre news per scoprire tutti i dettagli a mano a mano che verranno annunciati nei prossimi mesi.