PlayStation 4, la console che spodestò Xbox
Ripercorriamo la vita di PlayStation 4, analizzando le strategie vincenti di Sony
Con la settima generazione di console giunta al suo epilogo, l’intera community videoludica aspettava con trepidazione l’annuncio delle nuove console, con le maggiori case di produzione che si preparavano alla Next-Gen. Dopo anni di intensi testa a testa, Sony si apprestava a svelare il piano per ristabilire il proprio dominio rispetto a Microsoft nell’industria delle console.
Durante tutti i mesi precedenti, si susseguirono numerosi rumor su quelle che sarebbero state le specifiche tecniche delle nuove console, alimentando l’immaginazione dei fan. In questo articolo analizzeremo nel dettaglio PlayStation 4 e come Sony è riuscita a superare Microsoft nel numero di vendite.
La progettazione di PlayStation 4
In seguito al travagliato ciclo di vita di PlayStation 3, già verso la fine del 2007, visti i non rosei risultati registrati da PS3, gli ingegneri di Sony si riunirono per discutere il futuro di PlayStation. Con l’ingresso di numerose figure di spicco nel team di progettazione, alcune delle quali tutt’ora presenti all’interno di PlayStation, il fulcro principale della progettazione della nuova console si basò sulle esigenze delle software house e su tutto ciò che avrebbe agevolato lo sviluppo di videogiochi.
Il focus di PlayStation 4 fu quello di creare un architettura intuitiva che consentisse la produzione di opere videoludiche senza grossi ostacoli nel processo, fattore molto comune con PS3. Il principale promotore di quest’idea, rivelatasi poi un successo, fu Mark Cerny, l’attuale Lead System Architect di PlayStation che, oltre a PlayStation 4, ha diretto anche i lavori di progettazione di PS5.
Con un’esperienza decennale nell’industria videoludica alle spalle, Cerny, che contribuì alla produzione di numerosi titoli di successo di grandi software house come Naughty Dog e Insomniac Games, offrì le sue conoscenze e abilità a Sony che lo accolse, rendendolo così il primo lead architect americano della storia dell’azienda.
Attraverso un accurato lavoro di cooperazione e di ascolto con vari team di sviluppo e dei maggiori esponenti del mondo videoludico, Cerny riuscì nell’impresa di creare una piattaforma attraente per i game developer, grazie ad un hardware all’avanguardia dalle alte prestazioni.
Le specifiche tecniche di PlayStation 4
L’annuncio, avvenuto il 20 Febbraio 2013 in una conferenza stampa a New York denominata semplicemente “See The Future”, ha rivelato al mondo i dati tecnici di PlayStation 4, confermando le voci che si erano susseguite precedentemente all’evento. Cambiando completamente rotta dal complesso microprocessore CELL, di cui potete approfondire le caratteristiche qui, PlayStation 4 montava un processore AMD denominato AMD Accelerated Processing Unit (APU), uno dei più potenti processori mai realizzati dall’azienda americana fino ad allora.
Questo processore single-chip era composto dalla CPU AMD “JAGUAR” a 8 core, in aggiunta alla GPU da 1,84 TFLOPS, il motore grafico era basato sulla tecnologia AMD Radeon. Con una memoria GDDR5 da 8GB, la console di Sony permetteva agli sviluppatori di raggiungere performance mai viste prima su una console. Molti giochi infatti si rilevarono successivamente più performanti su PS4, a scalpito di Xbox One, grazie a risoluzioni maggiori e framerate più costanti.
Anche il nuovo DualShock 4 subì una profonda rivisitazione rispetto al controller della generazione precedente, abbandonando la linea classica che ha caratterizzato le 3 PlayStation precedenti. Il nuovo DualShock presentava una forma più ergonomica con l’aggiunta di un touchpad al centro, una barra luminosa per il funzionamento della PlayStation camera e il tasto “Share” per condividere le proprie sessioni di gameplay con gli amici sui social.
Tuttavia, il reveal ufficiale della console avvenne soltanto all’E3 2013. Approfittando dei passi falsi fatti da Microsoft con l’annuncio di Xbox One a Maggio 2013 e, grazie alle scelte intraprese da Sony, PlayStation 4 ottenne velocemente il consenso del pubblico, grazie alla sua potenza e alla presenza di numerosi titoli esclusivi di qualità, il tutto ad un prezzo di 399$, 100$ in meno rispetto al suo principale competitor Xbox One.
In seguito alle discutibili decisioni intraprese da Microsoft, Sony reagì prontamente attraverso annunci che miravano direttamente alla nuova console dalla casa americana. Ps4 infatti, non avrebbe richiesto alcuna connessione internet per giocare e il mercato dei giochi usati non avrebbe subito alcuna modifica, consentendo agli utenti di prestare o di rivendere il proprio catalogo di giochi.
Per alimentare ulteriormente le reazioni dei fan, Sony PlayStation rilasciò anche un divertente video tutorial che potete rivedere qui.
Da PS4 slim fino alla Mid-Gen con PlayStation 4 Pro
Lanciata ufficialmente il 15 Novembre 2013, la nuova console nipponica registrò 1 milione di copie vendute nelle primissime 24 ore dal lancio. Nelle settimane successive le scorte di PlayStation 4 subirono molti sold out in varie parti del mondo, Italia compresa, rendendo difficile l’acquisto fino ai primi mesi del 2014.
A gennaio 2014 Sony registrò 4.2 milioni di PlayStation 4 vendute, circa 1.5 milioni di unità in più rispetto a Xbox One dando vita a quello che sarebbe diventato un divario sempre più ampio negli anni. Nel 2015 fu rilasciata sul mercato la prima rivisitazione estetica di PS4, abbandonando la parte lucida della console a causa dell’estrema facilità con cui si rigava. Anche la ventola di raffreddamento è stata oggetto di varie modifiche, in quanto le versioni del lancio montavano ventole troppo rumorose. Per questo motivo divenne famoso il meme del “Jet Engine”, in cui gran parte della community di PlayStation paragonava il rumore della ventola della PS4 a quella di un aereo in decollo.
Meritano di essere menzionate anche alcune edizioni speciali della PlayStation 4 “FAT”, come la PS4 Metal Gear Solid Edition o la meravigliosa PS4 in collaborazione con Rocksteady per l’uscita di Batman Arkham Knight. La PS4 più iconica rimane tuttavia, l’edizione speciale per l’anniversario dei 20 anni di PlayStation, realizzata in soli 12.300 esemplari e che riprende i colori e i temi utilizzati sulla primissima console di Sony. Quest’ultima edizione in particolare è una delle più valorose console presenti sul mercato privato con prezzi che arrivano oltre i 5000 dollari per unità.
Nel settembre del 2016 arrivò l’annuncio della versione slim di PS4 che, come nelle generazioni passate, presentava dimensioni e peso ridotti, oltre a memorie di archiviazioni maggiori. La vera sorpresa tuttavia è stata la presentazione e il successivo rilascio sul mercato a Novembre dello stesso anno di PlayStation 4 Pro.
Questa versione potenziata di PS4 presentava una GPU il doppio più performante rispetto alla versione base e permetteva di giocare con una risoluzione prossima al 4k su tv compatibili mediante l’utilizzo della tecnologia di upscaling. La PS4 Pro offriva immagini molto più nitide grazie al supporto della tecnologia HDR ed il gameplay risultava più fluido con elevate frequenze dei fotogrammi.
I giochi che offrivano performance superiori su PS4 Pro riportavano sul retro della copertina la dicitura “PS4 PRO Enhanced” in modo da comunicare al consumatore che quell’opera girava meglio su questa particolare versione di PlayStation 4. Attraverso questo link è possibile accedere al confronto tecnico tra le due versioni di PlayStation 4. Una strategia simile sembrerebbe rientrare nei piani di Sony anche per l’attuale generazione di PlayStation. Negli ultimi giorni infatti, sono usciti numerosi leak riguardanti l’approdo di Trinity, codename della presunta PS5 Pro che potete approfondire in questo articolo.
Il successo di Sony con PS4
Il successo di PlayStation 4 risiede nella straordinaria abilità di Sony di dare ascolto all’industria videoludica e ai consumatori. Il catalogo dei giochi esclusivi è uno dei più ricchi di sempre, superando pure quello attuale di PS5. Opere mastodontiche come Uncharted 4, God Of War e The last Of Us Parte 2 solo per citarne alcuni, hanno spinto la popolarità della piattaforma attirando numerosi videogiocatori grazie a esperienze indimenticabili.
L’introduzione di nuove periferiche come il PlayStation VR, hanno permesso a Sony di inserirsi in nuove aree dell’industria videoludica offrendo ai videogiocatori ulteriori modalità di poter usufruire della propria PS4.
A fine lifecycle a settembre 2020, con l’imminente uscita di PS5 la console di Sony registrò 113.5 milioni di unità vendute raddoppiando le console distribuite sul mercato da Microsoft ferma a sole 50 milioni di unità. A 10 anni dall’uscita, le PS4 vendute hanno raggiunto numeri da capogiro, con 117 milioni di console vendute piazzandosi in seconda posizione dopo PlayStation 2 come console più venduta di tutti i tempi.
La storia di PlayStation 4 sembra essersi ripetuta anche con PS5, almeno finora, dimostrando l’abilità di Sony di condurre efficacemente le proprie strategie all’ interno di questa industria.