PlayStation 3 Move – Provato

Il PlayStation 3 Move aveva, in maniera piuttosto sincera, avviato la sua storia con un alone di scetticismo attorno a sè, più che altro per l’aver presentato una versione più attenta e curata di un prodotto ludico già presente sul mercato, come il WiiMote di Nintendo. Inoltre la sua forma, da molti ironizzata come metafora di un gelato o di un microfono o tutto ciò che può sembrare per i videogiocatori una situazione negativa, non ha migliorato la sua condizione iniziale.

Ma comunque col passare del tempo, quasi come se dovessimo dire che il tradizionalista si è affezionato alla novità, vedendo il Move presente alle numerose conferenze e soprattutto vedendo il parco che la Sony iniziava ad offrire con esso, suscitava qualche interesse in più. Ecco quindi che al lancio, avvenuto a metà del mese di Settembre, l’accessorio è riuscito a mantenere le aspettative del produttore che sperava in un grande successo: c’è da dire che l’utenza è rimasta più che soddisfatta e i numerosi videogiocatori hanno potuto trovare il divertimento del Wii in una grafica next gen e una precisione accurata in una periferica meglio gestita.

Il PlayStation 3 Move, proprio come un controller Ps3, non funziona a pile bensì si ricarica con un filo usb da attaccare all’uscita della console, che però non è venduto nello Starter Pack: questi comprenderà oltre che al Move anche la telecamera e un blu ray con delle demo per testare il prodotto. Il Move altrimenti sarà acquistabile anche in singolo o eventualmente anche in bundle con altri prodotti come Sport Champions. Per quanto riguarda invece noi della stampa la confezione presentata da Sony è stata sicuramente di pregevole fattura che dà l’idea di una sfera all’interno del cubo che, aprendosi a libro, contiene all’interno il Move e diversi blu ray tra quelli di configurazione e videogiochi che integrano la funzionalità del Move.

Analizzando la periferica vera e propria possiamo confermare quanto già visto in sede di GamesCom: il Move è costruito in maniera ottimale per essere tenuto in mano e gestito con buona causa. I due tasti principali sono posizionati in maniera strategica e facilmente utilizzabili: il tasto T, il dorsale, è unico e dovrà essere premuto per la maggior parte del tempo in cui vogliamo effettuare un’azione. Infatti già nel menù principale Sony per poterci muovere dovremo tenere premuto tale tasto: la scelta nasce sicuramente per dare maggior precisione e per evitare l’effetto "spostamento involontario" che potrebbe capitare spostandovi di colpo o magari a causa di un bisogno impellente. La precisione del Move in questa situazione è davvero lodevole e il suo utilizzo è sicuramente più interessante di quanto fosse il WiiMote, soprattutto all’interno del menù che prevede movimenti schematici in verticale e orizzontale.

L’altro tasto fondamentale è il tasto Move, collocato esattamente sopra il tasto T e al centro della parte superiore: tenendo la periferica in mano sarà il pollice a occuparsi di tale tasto, lasciando l’indice o il medio al tasto T. Il tasto Move è per lo più un tasto di conferma che va a sostituire la X nelle più semplici delle azioni. I tasti classici invece sono posizionati attorno a quest’ultimo pulsante ma in forma molto miniaturizzata e questo potrebbe rendere difficoltoso l’utilizzo: per fortuna il loro utilizzo, nei giochi più di movimento, non sarà necessaria, ma nel caso in cui si volesse utilizzare il Move in avventure più frenetiche e di azione allora potrebbe sorgere qualche difficoltà in più. Non ci resta che attendere, eventualmente, avventure come Sorcery per intuire l’utilizzo di tali funzioni.

Per i più curiosi terminiamo dicendo che il Move pesa appena 145 grammi ed è lungo 20 centimetri, comprensivo di sfera di movimento, che procede all’illuminazione quando attivata l’azione di gioco. Anche per quest’ultima realtà all’avvio si richiede di non giocare in una stanza troppo illuminata. Infine, assolutamente da non dimenticare, è importante il posizionamento della telecamera, necessaria per l’utilizzo del Move: andrà posizionata sopra la televisione o sotto, proprio come la barra dei sensori del Wii, e riprenderà la vostra immagine e i vostri movimenti per inserirli all’interno della vostra avventura. Tutti i movimenti sono ripresi ad hoc e senza sbavature anche grazie ad una registrazione dei movimenti perfetta tramite la sfera. Ovviamente sul piano ludico non ci è stato facile testare il prodotto ad alti livelli per il parco giochi non degno di tale periferica, ma contiamo che quanto prima avremo modo di testare il Move con qualcosa di più complesso o di più valido e accattivante così da poterne gestire meglio la performance.

Terminando quindi possiamo dire che il Move ha ribaltato tutte le aspettative di scetticismo che aleggiavano attorno alla sua funzione e la sua conformazione: con grande precisione e soprattutto, punto di forza sicuramente, offrendo una gestione grafica next gen rispetto al Wii, PlayStation 3 Move si lancia nel panorama ludico con grande voglia di fare e stupire e siamo sicuri che, col venire di titoli più corposi o già nella gestione di Heavy Rain, tanto per concedere l’idea di prodotto videoludico già acclamato dalle folle e dai più, potremo sicuramente apprezzare di più la sua gestione. Per ora però, testando l’ergonomicità e la gestione oltre che la precisione, promuoviamo il Move a pieni voti.

 

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