PlayStation 3, la redenzione di Sony
La storia di Playstation 3 e di come Sony è riuscita a riemergere da quella che sembrava una catastrofe annunciata.
Sull’onda del successo segnato da PlayStation 2, Sony si preparava a presentare il suo progetto più ambizioso fino ad allora. Nata dal sogno visionario dell’ex CEO di Sony Ken Kutaragi, PlayStation 3 è stata un punto di svolta nel mondo dei videogiochi in quella che è stata la settima generazione di console.
L’11 Novembre 2006 il mondo ha assistito al debutto sul mercato di PS3 in Giappone, il 17 Novembre dello stesso anno negli Stati Uniti e il 23 Marzo 2007 in Europa. La console di Sony prometteva performance inedite con un hardware che avrebbe rivoluzionato l’industria videoludica e il concetto di intrattenimento digitale. In questo articolo analizzerò quella che è stata la storia di questa console, le numerose ed ardue sfide che ha affrontato e i traguardi ottenuti da Sony.
CELL\BE il cuore di Playstation 3, un processore rivoluzionario
Presentata ufficialmente al pubblico durante l’E3 2005, la nuova PlayStation montava un microprocessore rivoluzionario, sviluppato in collaborazione con IBM e Toshiba, chiamato CELL/B.E. Questa innovativa CPU permetteva prestazioni mai viste prima e fu progettata per eccellere in una vasta area di applicazioni, a partire dall’ambito scientifico fino ad arrivare all’impiego in TV di ultima generazione e server.
Tuttavia, questo processore risultava poco intuitivo e difficile da sfruttare appieno in campo videoludico, i game developers impiegarono anni per apprendere a fondo la complessità di questa architettura. In un’intervista le critiche di Gabe Newell, fondatore di Valve e Steam, evidenziarono ulteriormente la complessità del cip di Sony affermando che la CPU impiegata su PlayStation 3 “rendeva la vita difficile agli sviluppatori nel contesto del game development“.
Molti giochi third party infatti, registravano prestazioni superiori su Xbox 360 dato che le software house preferivano sviluppare i loro giochi prima su architettura Xbox, vista la maggiore semplicità ed un investimento minore in termini di tempo, per poi un creare un semplice porting su Ps3.
La potenza di questo processore iniziò ad essere intravista solamente nei titoli first party di Sony, in quanto i team di sviluppo facenti parte dell’ecosistema PlayStation potevano contare su una comunicazione diretta con la casa madre. Titoli come Metal Gear Solid 4, God of War 3 o la serie Uncharted rendevano giustizia a PlayStation 3 con comparti grafici di tutto rispetto e prestazioni fuori dal comune.
Il difficile lancio di Playstation 3
Con un prezzo di listino di 499$ per la versione da 20 GB e 599$ per quella da 60 GB, il lancio di Playstation 3 fu tutt’altro che un successo.
Il prezzo poco competitivo, le funzionalità online sotto le aspettative, i pochi giochi disponibili all’uscita e la crisi nel approvvigionamento di componenti come il lettore Blu-ray che obbligarono Sony a rinviare l’uscita della console di 5 mesi nel vecchio continente, influirono negativamente sul lancio portando ad enormi perdite nelle casse di Sony.
Secondo un articolo di “The Guardian” per ogni unità da 20 GB venduta, si registrava una perdita di oltre 300$ in quanto i prezzi per i componenti erano davvero altissimi, arrivando ad un costo totale di produzione di circa 840$ per unità.
Nel giro di poco tempo, per abbattere i costi, Sony decise di abbandonare man mano la feature di retrocompatibilità con i giochi PS2 optando inizialmente per l’emulazione tramite software per alcune console (Metal Gear Solid PS3 e le console da 80 GB con specifico firmware), riducendo considerevolmente il numero di titoli supportati, fino ad arrivare alla rimozione totale di questa funzionalità.
Il rebranding di Playstation 3
Il 19 Giugno 2007 Ken Kutaragi abbandonò la sua posizione, rimanendo all’interno dell’azienda come presidente onorario, in favore di Kaz Hirai. Nel 2009 a 3 anni dall’uscita della console sul mercato, la divisione PlayStation registrò perdite di circa 4.7 miliardi di dollari e le stime per i mesi successivi vedevano Sony in una posizione sempre più compromettente.
Per far fronte a queste perdite e recuperare terreno di fronte alla sfida con Xbox, la casa giapponese fece un cambio di rotta. Alla Gamescom 2009 si optò per un rebranding totale di PlayStation e PS3.
La versione slim di PlayStation 3 venne presentata al pubblico e, rispetto alla PS3 fat presentava dimensioni e peso ridotti con opzioni di archiviazione maggiori ma la mossa vincente di Sony fu il taglio di prezzo.
Con una campagna marketing di successo in cui partecipò Jerry Lambert nei panni del fittizio vice presidente Sony di nome Kevin Butler, Sony riuscì a stravolgere quella che sembrava una battaglia persa contro Microsoft. Aggiudicarsi una PS3 comportava una spesa di “soli” 299$ rispetto ai 499$ per la versione da 20 GB del lancio.
Le nuove produzioni esclusive di qualità e l’introduzione di nuovi hardware come il PlayStation Move aggiungevano ulteriori possibilità di giocare, attirando sempre più acquirenti e consentendo a Sony di riottenere quella leadership nell’industria videoludica a cui era abituata.
L’attacco hacker che causò il PSN down
Il percorso già tortuoso di PS3, fin dall’inizio segnato da enormi difficoltà, si trovò di fronte ad un nuovo ostacolo ancora più grande. Il 17 aprile 2011, Sony fu colpita da uno dei più gravi attacchi hacker, compromettendo i dati di oltre 77 milioni di utenti PlayStation.
Attraverso una conferenza stampa, Sony annunciò pubblicamente l’attacco e si scusò con il pubblico. Per 23 giorni, il PlayStation Network rimase fuori servizio per permettere a Sony, in collaborazione con le autorità, di scoprire i responsabili dell’attacco e per poter implementare ulteriori misure di sicurezza affinché ciò non accada nuovamente.
Non appena il servizio tornò online, Sony lanciò un programma denominato “Welcome Back” in cui, a tutti gli utenti venne offerta la possibilità di scegliere fino a 2 giochi gratuiti tra PSP e PS3 includendo inoltre 30 giorni di PlayStation Plus in omaggio.
Per tutti gli utenti che avrebbero dimostrato di essere stati derubati dei loro dati sensibili invece, tramite un’apposita denuncia, venne riconosciuto il risarcimento dei danni fino a 2500$ e la possibilità di cancellare il proprio account e le informazioni personali dai server Sony.
Il sorpasso finale di Playstation 3 su XBOX 360
Nel 2012 per massimizzare le vendite hardware, Sony rese PS3 ancora più accessibile grazie all’introduzione della versione superslim. Questa rivisitazione finale della console presentava dimensioni ulteriormente ridotte del 25% e offriva opzioni di archiviazione maggiori fino a 500 GB ad un prezzo ribassato.
A Gennaio del 2013 i risultati ottenuti da Sony grazie alle vendite di PlayStation 3 indicavano un sorpasso su Xbox, con un totale di 77 milioni di unità consolidando la sua posizione come una delle console più vendute di tutti i tempi. Nonostante siano passati 18 anni dal lancio sul mercato, PlayStation 3 ha ancora una considerevole fetta di utenti che continua ad utilizzarla. A Febbraio 2023 i dati rilevati hanno mostrato risultati molto interessanti che potete approfondire in questo articolo.
In conclusione possiamo affermare che questa è stata la redenzione di Sony, rilasciando PS3 sul mercato un anno dopo rispetto a Xbox 360 e con un hardware inizialmente poco intuitivo per lo sviluppo di videogiochi, PlayStation 3 è servita da lezione per quello che è stato il futuro di Sony con PS4 ed ora con PS5.