Persona 5, i Ladri Fantasma dietro la maschera
Scopriamo in questa occasione chi sono Ladri Fantasma di Persona 5: le loro storie, i loro sogni e la loro persona in questo nuovo editoriale.
Persona 5 è il capitolo di maggior successo del franchise di casa Atlus, e non a caso, sono stati realizzati diversi titoli sequel che ritraggono i Ladri Fantasma in nuove avventure. Un manipolo di ragazzi incontrati per il puro volere del destino, riuniti sotto lo stesso tetto per portare avanti la loro lotta contro una società corrotta.
Ciascun membro dei Phantom Thieves però è caratterizzato da un proprio vissuto, che oltre accumunarlo agli altri personaggi del cast principale, cela un racconto che arricchisce il filone narrativo del JRPG di Atlus. E con Persona 5 Tactica, i protagonisti troveranno un nuovo sviluppo. (Ri)Scopriamo chi sono dietro la loro maschera.
I Ladri fantasma dietro la loro maschera, chi sono realmente i protagonisti di Persona 5
Noi li conosciamo come Ladri Fantasma, ma in realtà dietro la maschera si nascondono dei ragazzi caratterizzati dai loro problemi, dai loro vissuti, ma anche dalla loro volontà. Sebbene liberano i loro bersagli dalla morsa della corruzione, che si esprime in un desiderio distorto, portano avanti le loro vite lottando per un futuro migliore.
Questo porta alla sequela di eventi che forgeranno il racconto di Persona 5, che racchiude al suo interno tante storie che compongono una narrazione corale. Ed è proprio grazie a queste che i protagonisti nel corso delle vicende che li vedono coinvolti, compiono quell’evoluzione che li guida sulla strada della maturità.
Ciò si riflette sulle proprie Personae, che ritraggono l’essenza di ogni membro dei Phantom Thieves. In questo percorso, scopriamo chi sono e cosa caratterizza il cast principale del celebre JRPG di Atlus, approfondendo quegli aspetti narrativi che il titolo racconta durante l’avventura.
Piccola nota per i lettori: in questo editoriale vi saranno diverse anticipazioni sugli eventi di Persona 5 e dell’edizione Royal (siete ad un passo dalla nostra recensione della versione Nintendo Switch), pertanto si consiglia di aver già giocato a una delle due versioni del titolo onde evitare pesanti spoiler sulla trama.
Ren Amamiya – Joker
Ren Amamiya è il nome riconosciuto al protagonista nella serie animata di Persona 5, ma è decisamente famoso per il suo nome in codice: Joker. Dietro la maschera però si cela un ragazzo pacato, onesto e gentile, e rappresenta una sorta di calamita che attrae le persone a sé.
Seppur gran parte della sua caratterizzazione passa attraverso le scelte del giocatore, vi sono dei piccoli dettagli che definiscono il protagonista. Agli occhi degli altri personaggi infatti, Amamiya appare come una persona dal forte senso di giustizia, costituito da un codice d’onore che secondo alcuni renderebbe l’utilizzo delle armi addirittura superato.
Difatti si può identificarlo come un diplomatico piuttosto cocciuto, ma anche come un giocatore d’azzardo pronto a rischiare la propria pelle per raggiungere quella tanto desiderata giustizia. Dopotutto, la sua storia inizia con un grandissimo sopruso, e sarà proprio quella a guidarlo nel suo percorso come Joker.
Il suo nome in codice non è una scelta casuale: nei giochi di carte, il Joker rappresenta la variabile impazzita, colui che ha la chance di ribaltare la situazione in qualsiasi momento, e notando le sue gesta nel JRPG di Atlus, miglior affiliazione non poteva di certo capitargli.
La sua Personae, Arsène, rievoca il grande ladro gentiluomo Arsène Lupin di Maurice Leblanc, da cui prende ovviamente il nome il locale Leblanc. Qui sì riscopre il suo spirito ribelle, capace non solo di aiutare le persone in difficoltà – risaltando così la sua sconfinata gentilezza – , ma anche di affrontare le ingiustizie a testa alta.
Il percorso di Amamiya viene segnato infine dall’arcana “The World”, che nei tarocchi di Marsiglia ha un significato molto importante. Nella sua funzione rappresenta un punto d’arrivo, che incarna l’esperienza maturata per comprendere gli altri. Tale carta non giunge a caso nelle battute finali del gioco: dopotutto rappresenta il risultato positivo degli sforzi fatti durante l’avventura.
Sul suo background si sa ben poco: buona parte delle informazioni passano dalle frasi pronunciate dagli altri personaggi, una in particolare detta da Sojiro, definisce Amamiya come un ragazzo di campagna, indicando che la sua provenienza non è una città.
Morgana – Mona
Mona è semplicemente l’abbreviazione di Morgana, nonché secondo in comando e mascotte dei Ladri Fantasma. Egli viene rappresentato come un gatto parlante, e il suo fortuito incontro con Ryuji e il protagonista lo porterà a fondare i Phantom Thieves. Come rappresentante, la sua figura viene utilizzata soprattutto nei format dedicati a Persona 5, come video speciali e dirette.
L’origine di Morgana è fortemente legata ai Memento, ma la sua ricerca della verità e la sua volontà di diventare un essere umano lo renderanno un personaggio piuttosto centrale nel racconto, merito soprattutto della tenacia che mostrerà durante la storia.
Per buona parte dell’avventura, esibisce un carattere arrogante, al punto da portarlo più volte a scontrarsi con Ryuji, con cui raramente andrà d’accordo. Oltre ad essere un grande motivatore, dando ai Phantom Thieves la forza necessaria per superare gli ostacoli, il più delle volte svolge il ruolo di leader, guidando tutti verso il loro obiettivo.
Mona è anche un personaggio molto materialista, e si aggrappa al suo sogno di diventare un essere umano, ma il suo comportamento talvolta spregiudicato e anche riservato lo farà scontrare più volte col gruppo, fino a che un evento importante non lo cambierà drasticamente.
Morgana ha anche un grandissimo spirito cavalleresco e si mostra come un vero gentiluomo nei confronti delle ragazze dei Ladri Fantasma. In particolar modo, si mostra incredibilmente disponibile con Ann Takamaki, di cui ha una cotta amorosa che lo porterà a stare sempre al suo fianco.
La mascotte dei Ladri Fantasma viene rappresentata dalla carta del Bagatto, che viene raffigurato nei Tarocchi di Marsiglia come l’artigiano. Conosciuto anche come “The Magician”, il suo arcana riveste il ruolo del mago, del prestigiatore, e questo si riflette non solo dalla sua abilità di realizzare oggetti per le varie infiltrazioni nei palazzi, ma anche dalle capacità di ladro.
La sua Personae, Zorro, ritrae la sua volontà di combattere i corrotti per proteggere i più deboli, proprio come l’eroe nato dalla mente di Johnson McCulley del 1919. Servendosi di uno stocco, Morgana combatte seguendo i suoi ideali di giustizia, rivelandosi spesso e volentieri come la coscienza dei Ladri Fantasma.
Ryuji Sakamoto – Skull
Ryuji Sakamoto è colui che incarna maggiormente lo spirito di ribellione dei Phantom Thieves. In particolar modo, la sua storia lo lega saldamente con Ann Takamaki, con cui ha un nemico in comune: il professor Kamoshida. Come si scoprirà nei primi istanti del racconto, Kamoshida è colui che ha privato a Ryuji il sogno dell’atletica leggera.
Dopo un serio infortunio a cui si celano delle losche macchinazioni avvenute dietro le quinte, Ryuji ha lasciato il suo sogno ed è diventato il classico combinaguai nella Shujin. Questo lo ha portato a diventare piuttosto rinomato nell’istituto, e gran parte del merito va al suo carattere da teppista.
Sebbene non si tratti di certo del membro più perspicace dei Ladri Fantasma, il ragazzo biondo capelluto sa mostrare un cuore d’oro nei momenti più delicati del racconto, ma sa essere anche fin troppo impulsivo al punto da cacciarsi nei guai con estrema facilità. Tuttavia, la sua testardaggine gli permetterà di riconquistarsi quel sogno a cui aveva tanto ambito.
Nel racconto di Persona 5, Ryuji sarà il primo amico e conoscenza del protagonista all’interno della Shujin, nonché colui che lo aiuterà anche ad ambientarsi nella scuola. È un ragazzo pieno di energie e viene rappresentato dall’arcana del Carro, che ritrae la sua straordinaria forza e la fiducia che ripone in se stesso.
Paradossalmente, il suo arcana, il Carro, rappresenta anche l’autocontrollo e la disciplina, dei tratti che non appartengono decisamente alla sua personalità. La sua Personae Capitan Kidd è ispirato al celebre pirata William Kidd, ma il suo carattere ricorda maggiormente quello del suo secondo risveglio: Seiten Taisei.
Conosciuto anche come Sun Wukong – oppure Son Goku -, il suo secondo risveglio ritrae quella prontezza di Ryuji nello scontrarsi con altre persone, risaltandone anche la sua irruenza. Persino l’arma impugnata da Ryuji, un tubo d’acciaio, richiama il bastone dell’eroe della letteratura cinese.
Anche il suo carattere infantile emerge nei momenti comici di Persona 5, e come se non bastasse i suoi atteggiamenti talvolta “scimmieschi” condividono più similarità col suo secondo risveglio che con la sua Personae originale. Dopotutto, Morgana non fa altro che definire Ryuji come una scimmia.
Ann Takamaki – Panther
Ann Takamaki è per certi versi la femme fatale dei Ladri Fantasma. Il suo aspetto ricorda fortemente la celebre succube che ammalierà il protagonista Vincent nel gioco Catherine. Coinvolta anch’essa nell’incidente di Kamoshida, Ann è un’aspirante modella che si sta facendo strada nel mondo della moda, ma la sua storia è una delle più particolari del gioco.
Molestata e minacciata dal professore di educazione fisica, Ann vive un periodo terribile all’interno della Shujin, e ripone le sue speranze nella sua migliore amica Shiho Suzui. Coinvolta anche lei negli abusi che Kamoshida perpetrava sui suoi studenti, il suo tentato suicidio spingerà Ann a ribellarsi dal suo aguzzino grazie all’aiuto di Ren, Ryuji e Morgana.
Dopo aver sconfitto l’Ombra di Kamoshida nel suo palazzo, Ann riprende in mano la sua vita e il suo sogno con spirito di rivalsa, riconquistando quella libertà che per diverso tempo le era stata sottratta. Sebbene dietro il suo aspetto e carattere possa celarsi una donna letale, dentro di lei vi è un cuore d’oro che pulsa.
Ann dopotutto ha vissuto nella Shujin un periodo di estrema solitudine: considerata “diversa” dai suoi compagni per via dei suoi lineamenti stranieri, ha avuto difficoltà a crearsi delle amicizie nella scuola, e Shiho è stata l’unica a tenderle la mano in un momento di difficoltà. Per questo le due ragazze diventeranno successivamente migliori amiche.
Riconosciuta come Panther nei Ladri Fantasma, Ann è una ragazza che maturerà un animo forte e una volontà incrollabile, che non permetterà a nulla e a nessuno di approfittarsi della sua gentilezza. Dopo aver aperto il suo cuore, si rivelerà come una protagonista altruista, sempre pronta ad aiutare chi ne ha bisogno.
Ann è rappresentata dall’arcana de “Gli Amanti”, che simboleggia in parte quella libertà che ha riconquistato. Tuttavia, la sesta carta dei tarocchi di Marsiglia indica anche la seduzione e la tentazione, fattori che si approcciano al suo vestiario da ladra fantasma.
La sua Personae, Carmen, richiama la celebre – quanto affascinante – zingara dell’opera musicale e teatrale di Georges Bizet, che racconta le gesta di una donna forte e indipendente, capace soprattutto di non farsi soggiogare da un uomo che invece intende solamente controllarla. Una similitudine se vogliamo della storia che introdurrà Ann in Persona 5.
Yusuke Kitagawa – Fox
Yusuke Kitagawa è uno studente della Kosei High, dove nutre e sviluppa la sua passione per l’arte. Infatti si presenta come un talentuosissimo artista, la cui ambizione lo spingerà a farsi strada in quel mondo fatto di tele e pennelli. Pupillo del celebre Ichiryusai Madarame, Yusuke si mostra come un ragazzo di buone maniere.
Rimasto orfano di sua madre sin dalla tenera età, il ragazzo passerà gran parte della sua vita sotto gli insegnamenti del suo mentore, ignorandone però la sua vera personalità. Infatti nel corso del racconto, il talento di Yusuke verrà sfruttato da Madarame, prendendosi tutti i meriti che invero spetterebbero a lui.
Soggiogato dal fatto che il suo maestro rappresenta la sua unica vera famiglia, Yusuke svilupperà la sindrome di Stoccolma nei confronti del suo carceriere, divenendo ostaggio della sua incommensurabile avidità. Questo lo porterà soprattutto a svilire il suo stesso talento, con il quale realizza delle opere d’arte incredibili.
Yusuke è un ragazzo pronto ad aprire i suoi orizzonti per sviluppare la sua arte, portandolo spesso ad osservare lo scorrere della vita tra le strade di Tokyo. Il suo desiderio di catturare su tela il suo ideale di bellezza lo trasforma talvolta in un perfetto narcisista, ma la sua devozione viene ampiamente rispettata nei Ladri Fantasma.
La sua Personae è Goemon, ispirato al leggendario bandito e ninja Ishikawa Goemon, che come un perfetto Robin Hood giapponese rubava ai ricchi per dare ai poveri. Ciò si riflette soprattutto nella decisione di sottrarre il quadro di Sayuri a Madarame per affidarla nelle più umili mani di Sojiro Sakura, proprietario del Leblanc.
Il suo arcana è l’Imperatore, che richiama l’incredibile fiducia che Yusuke acquisisce nel suo talento dopo gli eventi che lo vedono coinvolto. Successivamente, maturerà quell’ambizione di diventare un artista rinomato in tutto il mondo, adoperando il suo talento per dare vita ai sogni delle persone, proprio come un imperatore che guida il popolo.
Makoto Niijima – Queen
Makoto Niijima è la presidentessa del concilio studentesco della Shujin, e nonostante sia la studentessa più prolifica dell’istituto purtroppo non gode di una grande popolarità. Nonostante possa sembrare il fiore all’occhiello della scuola, la sua diligenza e le sue capacità sono purtroppo uno strumento e vanto del preside, che cerca di preservare il prestigio della Shujin.
Una figura oppressa, che viene schiacciata dal peso delle aspettative che le persone hanno nei suoi confronti per via di sua sorella Sae, che svolge il lavoro di procuratore dell’unità speciale investigativa giapponese. E data la sua popolarità, sua sorella minore Makoto soffre silenziosamente nella sua ombra.
In Persona 5 Makoto viene presentata come un personaggio autoritario, ligia alle regole che senza battere alcun ciglio obbedisce alle direttive della catena di comando, diventando a conti fatti il segugio del preside della Shujin. Tuttavia la sua vera personalità ci illustra un volto ben differente.
Infatti Makoto è una ragazza che pratica Aikido ed è appassionata di film d’azione, ha un alto temperamento e non le manca la disciplina: dopo tutto sia lei che sua sorella Sae sono figlie di un poliziotto morto in servizio. Inoltre la più piccola delle sorelle Niijima è molto intelligente, arrivando a classificarsi nelle prime posizioni agli esami trimestrali.
Nonostante le sue rispettabilissime qualità, Makoto si vergogna del suo comportamento mascolino che la rende indubbiamente diversa dalle sue coetanee, tuttavia è anche una persona facilmente impressionabile con le storie dell’orrore e dell’occulto. Basta pensare a quanto sia stato traumatico il suo primo incontro con Futaba.
L’arcana di Makoto è “La Papessa” e si riallaccia perfettamente alla sua Personae Johanna. Ma prima di ciò, la carta rappresenta la conoscenza segreta in ogni sua forma, come fede, legge, scienza e persino presente e futuro, simboleggiando l’intelligenza e la diligenza nello studio della ragazza.
La sua Personae, Johanna, si ispira al mito della papessa Giovanna. Soggetto di miti e leggende del medioevo mai accertate, Giovanna pare essere stata una figura controversa, che riuscì a fare breccia nel sistema patriarcale della Chiesa cristiana fingendosi un monaco grazie ad un travestimento, riuscendo così grazie ad una serie di fortunate coincidenze a diventare la prima papessa.
Una chiave di lettura che si può dare nei confronti di Makoto risiede proprio nella sua mascolinità. Infatti entrambe celano la propria femminilità esercitando il potere su dei sistemi prettamente maschilisti, riuscendo però a farsi valere grazie alle proprie qualità e ribellandosi alle credenze popolari, che nel caso di Makoto si esprimono nelle voci che circolano su di lei.
Futaba Sakura – Navi
La storia di Futaba è una delle più particolari in Persona 5. Infatti, inizialmente la conosceremo come Medjed, un gruppo hacker di fama internazionale capace di mettere alle strette i Ladri Fantasma. Tuttavia, dietro allo schermo vi è una ragazza che soffre di ansia sociale e agorafobia, un mix letale che la tiene chiusa in casa.
Le sue paure nascono dalla morte della madre Wakaba Isshiki e Sojiro Sakura è il suo padre adottivo, che cerca di prendersi cura della ragazza nonostante le complicazioni dovute alla sua condizione. Futaba infatti ha rinunciato a vivere la sua vita, e la depressione l’ha portata al punto da creare una sua Ombra e un suo palazzo.
Infatti il suo dungeon è una piramide e lei ne è la faraona, simboleggiando quel sarcofago che è diventata la sua stanza. Ciononostante, la promettente hacker vede la sua camera da letto come l’unico luogo per lei sicuro, come una tomba per un faraone dopo la morte. Peccato però che le allucinazioni su sua madre la porteranno ad impazzire.
Dopo il primo incontro con i Ladri Fantasma interagirà col gruppo attraverso i messaggi, ma chiederà proprio a quest’ultimi di ravvisare il suo cuore per permetterle di superare le sue paure. Dopo il compimento della missione, il cambiamento che compirà Futaba sarà uno dei più sensazionali del gioco, mostrando uno sviluppo davvero importante.
Nei primi istanti in cui cercherà di riprendersi la sua vita, Futaba tenterà sempre di nascondersi dalla gente stando dietro ad Amamiya, muovendo piccoli passi nel suo percorso riabilitativo. Infatti la ragazza comincerà ad affrontare a viso aperto le sue paure, aprendosi sempre di più ai componenti dei Ladri Fantasma e sfoggiando un carattere piuttosto peperino.
Infatti Futaba ha un lato piuttosto infantile, soprattutto coi nuovi amici acquisiti, tant’è che i suoi atteggiamenti potrebbero risultare dispettosi. Eppure, senza il suo aiuto i Phantom Thieves non sarebbero riusciti a smascherare l’identità di Akechi e soprattutto, non avrebbero potuto sventare la trappola da lui architettata.
Il suo arcana è l’Eremita e rappresenta la cautela e la prudenza, la stessa adottata da Futaba quando entra in contatto con i protagonisti. Come il tarocco di Marsiglia, la ragazza si allontana dalla società ricoprendo le vesti di un eremita, e la sua ricerca della verità sulla morte della madre, la spingerà ad un’analisi degli eventi molto attenta.
La sua Personae, Necronomicon è un richiamo alle opere lovecraftiane e fornisce supporto in battaglia ai membri del party lanciando magie di supporto ed analizzando i nemici. La sua evoluzione, Prometheus invece, non solo rievoca la celebre pellicola cinematografica di Ridley Scott, ma sottolinea la passione per la fantascienza della ragazza.
Haru Okumura – Noir
Haru Okumura è la figlia unica di Kanzaki Okumura, proprietario della prolifica catena di ristoranti Big Bang Burger. È una ragazza benestante ed intelligente, ma anche molto riservata e restia dal formare nuove amicizie. Infatti, Haru fatica a formare nuovi legami, poiché quest’ultimi sono più interessati al suo status quo.
Inoltre, il rapporto con suo padre è ai minimi storici: è un uomo d’affari che nutre alte aspettative nei confronti di sua figlia, promettendola in sposa ad un figlio di un politico, desideroso di fare il suo ingresso nella politica giapponese. Haru vive una vita oppressa dalle decisioni del padre, che sembra aver scritto ormai il suo futuro.
A causa della sua vita ormai designata, la ragazza maturerà delle insicurezze interiori, che tenderanno ad allontanarla dal contatto con gli altri studenti della Shujin. Inoltre, sarà colei che supporterà Morgana nella sua momentanea separazione dai Ladri Fantasma, andando in un primo momento contro il gruppo di Joker e compagni.
Ma una volta scoperta la verità su suo padre e stufa della relazione tossica col suo promesso sposo, si ribellerà a un destino già scritto e assumerà l’identità di Noir, agendo nell’ombra come quelle eroine che seguiva con stupore da ragazzina.
Haru è una ragazza estremamente gentile ed educata, tanto da rivolgersi ai suoi nuovi amici formalmente. Inoltre è anche molto femminile, sia nel portamento che nell’aspetto, ma in realtà è anche una persona particolarmente sadica che prova gioia nel combattere le ombre, al punto da preoccupare una ragazza temperata come Makoto.
Il suo arcana è l’Imperatrice, da cui trae l’abbondanza – soprattutto economica – e l’intelligenza di Haru. Paradossalmente la carta dei tarocchi rimarca la stabilità dei rapporti familiari, un qualcosa che vi è apparentemente nella storia di Okumura, ma che si regge in realtà su un qualcosa di così flebile come gli interessi politico-economici.
La sua Personae è Milady, nonché rimando alla celebre antagonista del romanzo “I tre moschettieri”, con cui Haru condivide anche parte del suo vestiario. La Personae incarna lo spirito aristocratico e altolocato della femme fatale di Dumas, ritraendone persino la letalità con una spaventosa potenza d’attacco.
Goro Akechi – Crow
Goro Akechi è un giovane detective piuttosto famoso in Giappone. Con l’esplosione del caso dei Phantom Thieves, frequenta i salotti della televisione giapponese per condannare le azioni del gruppo ribelle, disapprovandone le metodologie e la moralità. Il suo spirito di osservazione lo avvicinerà di colpo all’identità dei Ladri Fantasma.
È un ragazzo dal forte senso di giustizia, ma al contempo esibisce un carattere solare ed accogliente, sempre disponibile al confronto e con una mentalità aperta. Il suo fascino e il suo acume lo portano ad essere incredibilmente amato dal pubblico, e la sua giovane carriera da detective lo porterà a collaborare con Sae Niijima nelle indagini.
Tuttavia, Akechi nasconde un’identità lugubre. Infatti il suo passato è costellato da traumi e momenti poco felici, con un’infanzia a dir poco infernale. Egli è il figlio illegittimo di Masayoshi Shido, arci-nemico di Joker e politico corrotto che ambisce a diventare il primo ministro giapponese. A causa sua, il giovane detective passerà una vita infernale.
In primis, Akechi è figlio di una donna dipendente dalle droghe, innescando nel bambin prodigio un odio che condurrà la propria madre al suicidio. Crescendo da solo per soddisfare i desideri di un padre ingrato, il ragazzo dedicherà tutti gli sforzi nello studio per intraprendere la carriera investigativa, così da poter sbaragliare qualsiasi avversario politico del padre.
Il dualismo di Akechi infatti si rivelerà assieme alla sua vera identità, che esibirà un giovane psicopatico colmo di rabbia, frustrazione e odio verso i suoi avversari, un qualcosa che infine cercherà di riversare nei confronti di Shido una volta scoperte le sue reali intenzioni.
Infatti il rapporto che c’è tra i due è simile a quello di un burattinaio e il suo burattino, visto che per conto del padre il ragazzo svolgerà il ruolo di sicario, eliminando attraverso il Metaverso i suoi avversari. Pertanto il suo desiderio di vendetta offuscherà i sentimenti che proverà nei confronti dei Ladri Fantasma.
Per un detective l’arcana più adatto non poteva che essere La Giustizia, che incarna la legge suprema, incorruttibile, severa ma giusta. Questo abbraccia quel senso di giustizia maturato da Akechi, da cui ne trae l’assolutismo. Infatti seppur ritiene lodevole l’ideale dei Phantom Thieves, non ne condivide le azioni e li ritiene come un pericolo per la società.
Loki, il dio dell’inganno secondo la mitologia norrena è la sua Personae, ne rimarca il comportamento doppiogiochista e le azioni da lui compiute. Per uno scherzo del destino, egli stesso cadrà vittima dell’inganno di suo padre, segnandone una fine piuttosto brutale.
Sumire Yoshizawa – Violet
Sumire Yoshizawa è una studentessa appena trasferitasi alla Shujin nelle classi del primo anno. Rimasta traumatizzata dalla morte della sorella Kasumi, che le ha fatto da scudo in un incidente, e attraverso la terapia psicologica di Takuto Maruki, assumerà la sua l’identità affogando nel rimorso.
Sumire è una talentuosa ginnasta che compete a livello agonistico classificandosi ai primi posti nei tornei, e nonostante possa sembrare una persona dal carattere solare, spesso cade in una profonda depressione, a cui si unisce un complesso di inferiorità nei confronti di sua sorella.
Nel momento in cui faremo la conoscenza di Sumire (che si presenterà a noi col nome della sorella), sarà praticamente impossibile conoscere la realtà dei fatti, così come la ragazza ha dei ricordi offuscati riguardo alla scomparsa di Kasumi. Tuttavia, nonostante la terapia psicologica, restano in lei dei rimasugli del trauma che la portano a deprimersi.
Seppur negli scambi di battute con il protagonista possa sembrare piuttosto aperta, Sumire in realtà è una ragazza introversa e molto riservata, e nel suo complesso tende a sminuire le sue incredibili capacità. Prova una grande stima nei confronti di Amamiya, tuttavia anch’essa non ama particolarmente i Ladri Fantasma.
In particolar modo, la sua linea di pensiero rifiuta il fatto che le persone facciano affidamento sui Phantom Thieves per i propri problemi, mentre in realtà dovrebbero risolvere tali questioni da soli. Nonostante definisca le loro azioni in maniera lodevole, non apprezza questo genere di responsabilità.
L’arcana è “La Fede”, che possiamo ritrovare nei tarocchi di Visconti-Sforza. Si tratta di una carta che non troviamo nei deck standard, ma il suo significato ripone la fede in sé stessi e negli altri, nella scienza e nella religione. Tuttavia, può rappresentare anche una fede mal riposta, un dualismo che calza a pennello con la storia di Sumire.
Infatti l’aver riposto fiducia nei Ladri Fantasma le permetterà non solo di accettare la sua vera identità, ma anche di capire quella che aveva riposto nel professor Maruki era sbagliata, poiché la conduceva su un percorso fatto di mere illusioni.
La sua Personae, Cendrillon, si ispira alla parte iniziale della storia di Cenerentola, dove la giovane donna viene umiliata dalla sua matrigna e dalle sue sorellastre. Il nome Cendrillon ritrae quella versione della ragazza ricoperta di stracci, polvere e cenere.
Tuttavia, la Personae finale di Sumire, Cindarella, ritrae il momento in cui grazie alla fata turchina Cenerentola diventa una vera principessa, a riprova che l’identità ritrovata di Sumire la faccia risplendere come se indossasse un abito bianco e delle scarpette di cristallo.
Termina qui il nostro percorso alla scoperta dell’identità dei Ladri Fantasma di Persona 5. Seppur si uniscano per un breve frangente al gruppo, abbiamo deciso di includere anche Goro Akechi e Sumire Yoshizawa, poiché anche le loro storie si intrecciano perfettamente con quello che è lo scopo per cui nascono i Phantom Thieves.