Le PEGGIORI console da gioco di SEMPRE
Non parliamo solo di flop commerciali, ma proprio delle peggiori console da gaming di sempre!
C’è chi dice che PlayStation 5 sia una brutta console o Xbox Series X, ma non diciamo eresie! Oggi vi mostrerò una top delle peggiori console di sempre, altro che le console di nuova generazione come dicono alcuni. Si tratta di una lista di console che probabilmente non avete mai visto in vita vostra (e meno male!).
Parliamo anche di console abbastanza costose, molto di più di quelle attuali. Quindi abbiamo console da gioco brutte, pensate male, costose e con un parco titoli misero. Direi un ottimo inizio per la nostra lista delle peggiori console di sempre.
Atari 5200 e il suo fallimento
L’Atari è stata una società di grande rilievo all’epoca, ma va detto anche che hanno costruito due tra le peggiori console della storia: Atari 5200 e Atari Jaguar. Tra le due console sicuramente emerge vincitore l’Atari 5200, il successore del meraviglioso Atari 2600.
L’Atari 5200 doveva sostituire la produzione del 2600, ma non andò come pianificato. La distribuzione dell’Atari 5200 fu un completo disastro per diversi motivi, l’hardware ingombrante, il joystick delicatissimo e la softeca molto scarna furono le principali motivazioni del fallimento della console ed è anche il motivo per cui è nella classifica delle peggiori console.
Graficamente era leggermente superiore all’Atari 2600, ma la maggior parte dei titoli erano porting o sequel dei titoli Atari, sviluppati internamente dall’Atari stessa. Le terze parti avevano smesso di distribuire il proprio software sulla console a causa delle unità vendute, molto poche.
La stessa Atari incoraggiò l’abbandono della console, continuando a sviluppare titoli per l’Atari 2600 anziché per l’Atari 5200. Le terze parti seguirono a ruota, preferendo l’hardware 2600, meno costoso e con più margini di rientro, rispetto alla 5200. Anche lato hardware, per Atari era molto dispendioso produrre questa console e dopo solo 2 anni dal lancio fu ritirata dal mercato.
A livello di vendite, se confrontato con l’Atari 2600, abbiamo un rapporto di 20:1 dove l’Atari 2600 contava 20 milioni di utenti, mentre l’Atari 5200 ne contava a malapena 1 milione. Infatti, l’Atari 2600, al contrario del 5200 che fu ritirata dopo solo 2 anni, venne prodotta fino al 1991 dato il successo riscontrato all’epoca.
Da non trascurare poi la concorrenza di quel periodo. L’Atari 5200 si scontrò direttamente con ColecoVision che con l’uscita di Donkey Kong, surclassò l’Atari diventando la piattaforma arcade preferita all’epoca, mentre l’Atari 5200 tra le peggiori console di sempre.
Philips CD-i tra le peggiori console di sempre
Non so nemmeno come descriverlo. Una mezza console, un mezzo videoregistratore, lettore CD, non saprei davvero. Il Philips CD-i era un miscuglio di idee, ma nessuna di queste era buona. Fu sviluppato da Philips, la famosa azienda di elettrodomestici, nel periodo che va dal 1991 al 1998.
Parliamo dell’epoca in cui ci fu il passaggio dalle classiche cartucce ai CD, i famosi Compact Disc. Nonostante dietro la produzione di questa console ci fosse un colosso come Philips, produttore stessa di CD, non riuscì a sfruttare questo vantaggio a suo favore, facendo diventare il CD-i una delle peggiori console della storia e anche uno dei peggiori flop commerciali.
Andiamo con ordine. La console doveva essere qualcosa di innovativo, ma a causa di diversi problemi tecnici, la piattaforma arrivò sul mercato molto in ritardo, nel 1991, anziché nel 1988 come pianificato inizialmente dall’azienda.
Questo ritardo portò ad avere una maggiore concorrenza tra cui Commodore CDTV e SEGA CD. Oramai i CD stavano diventando uno standard nel mercato videoludico e questo ritardo ammazzo completamente l’effetto innovativo che doveva avere il Philips CD-i.
Oltre ad essere arrivata in ritardo sul mercato, il costo non era proprio economico. Parliamo di un prezzo di 700 dollari americani al lancio, insomma non proprio una spesa leggera, e considerando che la concorrenza offriva molto di meglio a un prezzo decisamente inferiore, è facile capire le cause del fallimento.
Da parlare anche della libreria dei videogiochi con delle perle come Hotel Mario e Link: The Faces of Evil, nate da una collaborazione tra Philips e Nintendo dopo che i rapporti con Sony per la creazione di una console basata sui CD non andò a buon fine. Ed ecco arrivare un altro concorrente che utilizza i CD, ossia la prima PlayStation.
Virtual Boy di Nintendo è ricordato per essere una delle peggiori console di sempre
Nintendo è sempre stata innovativa con le console e nella loro creazione, basti vedere la Nintendo Switch tra le console più recenti, ma all’epoca tirarono fuori una vera e propria porcheria chiamata Virtual Boy. Sicuramente l’avete sentita nominare più volte questa console/periferica.
Durata praticamente un anno sul mercato, il Virtual Boy era una console stereoscopica. La stereoscopia è una tecnica di visione di immagini, foto e video che danno quella sensazione di tridimensionalità. Una cosa complessa per dirla breve, come era il Virtual Boy del resto.
Tramite questa tecnica, il Virtual Boy trasmetteva attraverso degli occhiali posti nella console, delle immagini monocromatiche sparate direttamente negli occhi dei giocatori (quando si dice di non giocare troppo vicino alla TV).
Nonostante fosse una console innovativa, sulla carta, in pratica fu un completo disastro sia lato marketing che software. Innanzitutto ci fu una massiccia campagna marketing, ma totalmente sbagliata. Si sbandierava che la console fosse portatile, ma le dimensioni erano molto più grandi di quello che si pensava, oltre alla mancanza di un monitor che faceva credere che la console fosse realmente portatile.
Altro motivo del flop commerciale è il software. La console contava pochissimi giochi, 22 titoli in totale, e considerando che sono tutti titoli monocromatici usciti nel periodo in cui si iniziavano a utilizzare i colori anche nei giochi, non fu proprio una brillante idea da parte di Nintendo.
Infine, ma non meno importante, la scomodità della console. Non era affatto comodo giocarci ed era fisicamente stancante, soprattutto agli occhi che, data la prolungata esposizione a queste immagini, poteva causare nausea e mal di testa, come anche segnalato sulla confezione da Nintendo stessa.
Una dichiarazione del genere scoraggiò eventuali acquirenti interessati al prodotto che, per motivi di salute, preferivano evitare di giocare a questa piattaforma e passare ad altro. Il Virtual Boy rimase confinato in Giappone e negli USA, senza mai arrivare in Europa. Si contano di 770.000 unità vendute in tutte il mondo ed è considerata tra le peggiori console di sempre.
Tiger R-Zone tra le peggiori console, se si può definire console
Avete presente il Virtual Boy appena citato? Ecco, R-Zone della Tiger Electronics fu creata con lo scopo di raggiungere la popolarità del Virtual Boy. Praticamente un suicidio commerciale annunciato. Questo apparecchio, chiamiamolo così, durò sul mercato per appena due anni, dal 1995 al 1997.
Fa parte del mercato delle portatili, come potete vedere dalla foto più giù, e consisteva principalmente in una lente e un joystick attaccato con filo che andava comunque a batterie. La peculiarità di questa console è che ti costringeva a giocare con un occhio solo dato che la lente, che sarebbe poi lo schermo dove si vedeva il gioco, era solamente una.
Anche qui si utilizzava un coloro unico, ossia il rosso, con figure bianche dei personaggi e macchine, o qualcosa che li ricordava alla lontana, muoversi su questo schermo rosso scuro. Inoltre, tutti i giochi erano praticamente uguali e si basavano tutti sugli stessi soggetti. La cosa interessante e che ci uscirono comunque giochi di franchise importanti come Star Wars, Batman e Jurassic Park.
Il motivo del fallimento è palese. Softeca praticamente inesistente e una console portatile, ma molto scomoda sia da indossare, colpa della fascia da legare sulla testa in modo tale da avere la lente davanti all’occhio, ma soprattutto giocare con un occhio non è il massimo della comodità e porta comunque delle conseguenze sul lungo periodo.
Gizmondo in top delle peggiori console di sempre
La più recente tra le console peggiori sempre, Gizmondo è una console portatile prodotta dalla Tiger Telematics e durata sul mercato meno di un anno, da marzo 2005 a febbraio 2006. Una delle console più sfigate di sempre.
Una console portatile con all’interno un dispositivo GPS e una videocamera sul dorso della console. Le funzioni in realtà erano molto: poteva inviare SMS, riprodurre musica MP3, filmati e si poteva usare anche per giocare! (quel poco che c’era).
Il disastro avvenne subito dopo il lancio con una serie di eventi che hanno portato a una brutta pubblicità alla Tiger Telematics e, di conseguenza, al fallimento e dismissione della console Gizmondo. La società puntò in maniera massiccia su campagne pubblicitarie, sperando una grande quantità di fondi che non riuscivano a far rientrare per la produzione della console e il lancio nei negozi.
Ci furono anche diversi scandali legati a un dirigente della compagnia, Stefan Eriksson, che fu accusato di avere legami con la mafia svedese e di aver incassato in maniera illecita circa 3.5 milioni di dollari sotto il nome di un’altra azienda. Un danno non da poco per la Tiger Telematics che non riuscì a riprendersi dalle voci che ormai giravano.
Cosa la rende però una delle peggiori console di sempre? Sicuramente la scarsa presenza di giochi. Nel Regno Unito la console fu lanciata con un solo gioco, Trailblazer. Non che nel resto del mondo la situazione sia migliore. In USA fu lanciata con 8 giochi e nel resto dell’Europa con 6 giochi. Dato il fallimento della Tiger Telematics, furono cancellati anche molti giochi, terze parti e non.
Con una libreria così scarsa, il fallimento della società, le accuse, etc. non fu poi una sorpresa la dismissione della console un anno dopo il lancio. A livello di vendite si contano circa 25.000 unità vendute. Considerando i costi della produzione, molto alti all’epoca, era quasi impossibile tenere in piedi l’intera azienda e l’unica cosa che possiamo dire è “Addio Gizmondo”.
Un (brutto) tuffo nel passato tra le peggiori console
Sono stati fatti enormi passi avanti sulle console, questo è poco ma sicuro. Una PS5, una Switch, una Xbox Series X, ma anche le console old gen, valgono tutte il prezzo di vendita e offrono migliaia di giochi (altro che 20 come le console che abbiamo citato nella lista delle peggiori console).
E ce ne sono molte altre non citate, in particolare dall’epoca pre 2000. Diciamo anche che era un periodo di sperimentazione, che portò anche una saturazione del mercato e il fallimento di qualche società o con l’uscita di esse dal mercato console, come per SEGA.
Se possedete una delle peggiori console della lista, potreste farci comunque qualche soldo extra, stessa cosa per i giochi. Il valore del software cresce con il tempo, come anche per i giochi PlayStation 1 e PlayStation 2.
Chissà magari avete in mano un pezzo unico e non lo sapete. Nel caso fateci sapere nei commenti, qui o su YouTube, se avete una delle peggiori console citate (o altre) e relativi giochi.