Payday 3 intervista a Miodrag Kovačević
Payday 3 intervista a Miodrag Kovačević, Senior Game Designer durante la Gamescom 2023 c'è stata l'occasione per parlare del ritorno delle rapine.
Settembre è l’inizio di un lungo e intenso periodo di uscite, tra i tanti titoli in arrivo spunta sicuramente Payday 3, il nuovo capitolo di rapine in prima persona che dopo un lungo periodo di attesa arriva su console di attuale generazione e PC. La storicità del franchise, alla sua terza iterazione, vede novità e cambiamenti importanti.
Ecco quindi che in quel di Colonia ho avuto il piacere di fare una intervista a Miodrag Kovačević, Senior Game Designer di Starbreeze Studios. Presente, passato e futuro della serie sono stati gli elementi cardini delle mie domande, oltre che conoscere i dettagli su un titolo in cui sembra esserci anima e cuore da parte del team di sviluppo.
Payday 3 intervista a Miodrag Kovačević alla Gamescom 2023
L’intervista è stata breve ma intensa ed ero abbastanza fresco di memoria dal provato di Payday 3 avvenuto poco prima con la nuova missione: 99 Boxes. Tra le novità della formula di gioco e il supporto nel lungo periodo del titolo, lo scambio di domande e risposte tra me e Miodrag Kovačević ha evidenziato grande organizzazione.
D: Payday 3 è un capitolo che punta molto sulla spettacolarità dei colpi, presentando diversi scenari, dalla classico colpo in banca a colpi più complessi. Per le missioni al lancio e future c’è l’intenzione di mantenere quel tipo di design oppure sperimentare con qualcosa di completamente diverso?
R: Uno dei nostri pilastri principali per questo gioco sono le rapine tradizionali. Una delle nostre fonti di ispirazioni più grandi per Payday 3 viene dal film “Heat” e tanti altri film Hollywoodiani che hanno influenzato la progettazione dei colpi. Per il momento vogliamo mantenere questo stile.
Abbiamo annunciato che il titolo avrà 8 missioni al lancio e abbiamo cercato di far evocare nei giocatori diverse sensazioni con colpi ispirati a diversi film e farli sentire protagonisti assoluti. Ad esempio, uno dei colpi presenti è il colpo ad una filiale di una banca.
Qui i giocatori possono provare l’esperienza più classica delle rapine, mentre abbiamo preparato alcuni colpi dove bisogna schivare laser in stile Mission Impossible e agire silenziosamente. Naturalmente monitoreremo la reazione della community durante il primo anno.
D: Parlando di community, sembra proprio che quella di Payday abbia una bassissima percentuale di giocatori “tossici”, favorendo quindi un ottimo clima tra i giocatori, quali sono le possibili motivazioni?
R: Credo che uno degli elementi che garantiscano un ottimo clima nella nostra community sia per lo più data dal fatto che Payday sia un titolo PvE (Player vs Enviroment ndr). Penso inoltre che il fatto che i giocatori lavorino insieme e non contro, renda le cose più semplici.
Alla fine se ci pensi, ogni giocatore di Payday veste i panni di un cattivo, non vedo motivo di comportarsi male contro un altro giocatore se alla fine lo scopo finale è quello di uscire tutti sani e salvi da un colpo in banca.
Payday 3 intervista a Miodrag Kovačević | Il futuro della serie
D: Beh, non posso darti torto. Sul futuro della serie invece, Payday 2 ha ricevuto tantissimi aggiornamenti e contenuti post lancio anche a distanza di molti anni. Quale è il piano nel medio lungo periodo per il futuro di Payday 3?
R: Abbiamo annunciato che i giocatori riceveranno contenuti per almeno i successivi 18 mesi dopo il day one. C’è un pass stagionale che i giocatori possono comprare al cui interno ci saranno 4 nuovi colpi, nuove armi, costumi e gadget.
Non posso svelare tutti i dettagli ma quando i contenuti saranno in dirittura di arrivo, saranno annunciati per tempo.
D: Payday 3 è un titolo completamente nuovo ma che riesce a mantenere intatta la sua formula, un gioco che sembra diverso ma familiare allo stesso tempo. Sul fronte tecnico, uno dei più grandi cambiamenti è sicuramente quello del motore grafico. Il passaggio all’Unreal Engine 4 ha reso il lavoro più semplice o difficile?
R: Dunque, come sai Payday e Payday 2 erano sviluppati con un engine differente, il Diesel engine che però era ormai molto datato che già al lancio di Payday 2 aveva più di una decade sulle spalle. L’ostacolo più grande era quello del comprendere i limiti che il Diesel engine aveva specialmente in fase di progettazione dei livelli.
Ora con l’Unreal Engine abbiamo molte più opportunità in termini di design, riuscendo anche a superare i vecchi limiti senza avere paura e questo ci ha permesso di migliorare anche il processo di sviluppo.
Payday 3 intervista a Miodrag Kovačević | Un gameplay rivisitato
D: Tornando a parlare del gameplay, ho notato che questa volta, quando si è in fase di perlustrazione le cose sono leggermente cambiate. Ora se ci si trova in una zona privata e si viene individuati non scatta più l’allarme bensì si viene scortati fino ad un luogo pubblico senza rovinare il colpo.
Vedendo anche la missione provata durante la closed beta e il colpo provato oggi, 99 Boxes, mi domandavo se ci saranno diverse iterazioni che in base allo scenario avranno aspetti e conseguenze diverse. Come è quindi l’interazione con le forze dell’ordine questa volta?
R: Resici conto che le reazioni delle forze dell’ordine in Payday 2 non erano molto coerenti, abbiamo quindi deciso di rifare da zero il sistema di reazioni in Payday 3 in funzione delle zone pubbliche o private. Vogliamo fare in modo che i giocatori possano memorizzare certe location e aspettarsi diverse interazioni, dalle telecamere, dai dipendenti della banca.
Certo, giochiamo molto anche sulla disposizione delle guardie, e in generale del layout di ogni colpo. Quindi anche se le regole poi possono sembrare le stesse, la disposizione della sicurezza e le interazioni uniche di ogni colpo rendono il tutto molto più realistico.
Ad esempio, nel colpo in banca “No Rest for the Wicked” puoi aggirare la sicurezza ed entrare dal retro ma dovrai fare attenzione alla sicurezza ma potrai ad esempio entrare dalle finestre senza dover indossare la maschera facendo partire il colpo. Quindi, la pianificazione cambia ma le regole sono sempre le stesse.
D: Un altro aspetto che è cambiato in Payday 3 è quello riguardante l’interfaccia utente. Mi piace molto la nuova scelta. Penso che sia più facile da navigare rispetto a quella di Payday 2
I giocatori possono comprenderla più facilmente e questo in teoria dovrebbe anche favorire il fatto che il titolo sarà disponibile simultaneamente su console e PC. Pensi che Payday 3 sia pronto per accogliere anche nuovi giocatori che non hanno mai giocato ad un Payday?
R: Assolutamente! Abbiamo molte cose che i nuovi giocatori potranno apprezzare. Come hai ben detto, la nuova interfaccia utente è stata semplificata per renderla più appetibile anche ad un pubblico nuovo. Ci sarà anche un’esperienza tutorial che sarà utile per comprendere tutte le meccaniche del gioco.
Fanno il loro ritorno anche le difficoltà, partendo dalla più facile al livello Overkill. Ad esempio nelle difficoltà più basse anche lo stealth è semplificato, diciamo che perdona di più gli errori dei giocatori. Quindi speriamo che tutte queste novità fatte per aiutare i nuovi giocatori che giocano da soli o in gruppo possano comprendere al meglio l’intero titolo.
D: Payday 3 tra le tante novità sarà anche un titolo presente al Day One su Xbox Game Pass, questa scelta quando è stata fatta? Il team spera che questo possa allargare notevolmente il bacino di utenza interessata a Payday 3?
R: Beh, sono un videogiocatore e onestamente, il Game Pass mi piace moltissimo. Penso sia una grande opportunità per ogni giocatore. Poi inoltre, Payday 3 avrà sia il cross-play che il cross-save e questo rende più facile le persone indecise su dove giocare Payday 3.
Con il Game Pass puoi provare il gioco sia su PC che Console, il tutto senza limitare l’esperienza dando modo di giocare anche con PlayStation. Penso che aiuterà molto e spero possa far conoscere Payday anche ad un pubblico completamente nuovo.