NVIDIA RTX 2080: Il punto della situazione
La tecnologia sta prendendo sempre più piede nelle nostre vite e capita spesso di vedere nuovi smartphone, televisori o altri apparecchi elettronici che integrano caratteristiche sempre più all’avanguardia, il tutto è elevato all’ennesima potenza nell’ambito PC. Risulta infatti quasi impossibile restare al passo con i tempi, a meno di non essere dei veri e propri appassionati.
L’annuncio di una conferenza NVIDIA alla Gamescom di Colonia ha smosso tutta la community che è partita alla ricerca di ogni tipo di informazioni riguardanti le nuove schede video della serie 20. Stando alle indiscrezioni e alla data scelta per la conferenza (20/08/2018) il nome che verrà attribuito alla VGA di punta in presentazione a Colonia sarà RTX 2080. L’abbandono della sigla GTX a favore di RTX (real time ray-tracing) sarebbe da imputarsi alla nuova architettura con RT core che sfrutta il ray tracing, il quale permetterà di introdurre un rendering ibrido tra rasterizzazione e ray tracing con l’obiettivo di spingere la resa grafica il più vicino possibile al foto-realismo.
Turing, quesot il nome della nuova architettura che NVIDIA utilizzerà per le nuove schede video della serie 20 e della serie Quadro, annunciata nei giorni scorsi includerà i Tensor cores, usati già nella Volta GV100, con l’aggiunta degli RT cores per il ray-tracing. Questa caratteristica è estremamente importante per il mondo del gaming, infatti permetterà agli sviluppatori di spingere la qualità grafica a livelli mai visti prima, grazie anche alla recente introduzione da parte di Microsoft della DirectX Raytracing API. Importante anche l’annuncio da parte di NVIDIA del nuovo sistema di Anti-aliasing chiamato DLAA (Deep Learning Anti-Aliasing) che va a utilizzare i Tensor core.
Una caratteristica che distingue senza ombra di dubbio l’architettura Turing dalle precedenti, è il passaggio a un processo produttivo a 12 nm a differenza di quello precedentemente utilizzato a 16 nm. Le GPU Turing verranno infatti realizzate utilizzando un processo produttivo TSMC 12 nm FinFET e questo si traduce in un chip da 18.6 miliardi di transistor in una superficie di 754 mm2, molto vicino quindi al chip Volta GV100. Risulta facile notare il grosso passo in avanti fatto da Nvidia, che porta sul mercato un chip estremamente grande, basti pensare che il GP102 utilizzato nella GTX 1080 Ti ha una dimensione di 471 mm2 e contiene circa 11.8 miliardi di transistor.
Parlando di Core e dati prettamente tecnici, la nuova architettura Turing dovrebbe garantire 4608 CUDA Core, che andrebbero ad aumentare del 20% rispetto al GP102 e del 29% rispetto alla 1080 Ti. Turing permetterà di raggiungere i 16 TFLOPS nei CUDA Core (FP32), e quindi una velocità di clock di circa 1700 Mhz. Questo significa che ci sarà un aumento di circa il 35% rispetto a una 1080 Ti, anche se ovviamente trattandosi di una nuova architettura non possiamo basarci solo su dei dati tecnici teorici per trarre delle conclusioni, ma saranno necessari benchmark approfonditi.
Turing sarà dotata anche di 576 Tensor Core a 125 TFLOPS (FP16) e di RT Core che permetteranno un ray-tracing fino a 10 GigaRays/sec, 25 volte più veloce di quanto potrebbe essere ottenuto oggi con l’hardware utilizzato dall’architettura pascal. La disposizione dei 4608 cores ( come potete vedere dall’immagine sottostante) dovrebbe essere sempre caratterizzata da piccoli gruppi disposti attorno al chip. Ogni gruppo è formato da 24 piccoli chip, ognuno contenente 32 piccoli blocchi (24*6*32= 4608). Grazie a quest’informazione riusciamo a tirare fuori anche gli streaming multiprocessor (SM), infatti nelle architetture Maxwell e Pascal ogni blocco di 32 CUDA Core costituiva un SM di 128 CUDA Core, quindi nell’architettura Turing, se verrà adottato lo stesso sistema, dovremmo avere 36 SM per un totale di 4608 CUDA Core.
Ogni SM conterrà a sua volta 16 Tensor Core, per un totale di 576, e interfaccia a 32-bit, così da ottenere i 384-bit GDDR6. Per la variante più piccola dell’architettura Turing, che dovrebbe essere utilizzata per le schede di fascia medio-alta come ad esempio la RTX 2060 e la RTX 2070 dovremo aspettarci 3072 CUDA Core con 24 SM, 384 Tensor core e interfaccia a 256-bit. Non abbiamo invece informazioni riguardanti gli RT Core, che per quanto ci riguarda potrebbero trovarsi negli SM, nella zona centrale oppure in un’area completamente diversa che scopriremo solo dopo l’annuncio ufficiale.
Parlando invece di memorie, come già molti sapranno, le nuove GPU Turing saranno dotate di VRAM GDDR6. basandoci su quello che sappiamo dei chip integrati sulle Quadro, possiamo tirarne fuori due , il primo con interfaccia 384-bit e memoria 34GB/48GB GDDR6, e la seconda con interfaccia 256-bit e memoria da 16 GB DDR6. Sembra che non verranno però utilizzate le memorie HBM2, per evitare costi aggiuntivi ed eventuali problemi di integrazione, e soprattutto per il fatto che grazie alle GDDR6 si riescono già a ottenere delle performance decisamente superiori a quelle ottenute con le GDDR5X. Non sappiamo ancora se NVIDIA andrà ad aumentare il quantitativo di VRAM ad esempio a 12 GB o 16 GB, oppure se deciderà di fermarsi a 8 GB, però sappiamo che la velocità target dovrebbe aggirarsi attorno ai 14-16 GT/s, il che garantirebbe comunque un grosso salto in termini di prestazioni.
Con una velocità di trasferimento di 14 GT/s, l’interfaccia a 384-bit garantisce una banda di circa 672 GB/s, mentre l’interfaccia a 256-bit ne garantisce 448 Gb/s. Entrambi rappresentano un incredibile passo in avanti rispetto a tutte le schede della serie 10 Pascal e questo è probabilmente dato dalla grande velocità di banda e di memoria necessaria per utilizzare il ray-tracing, anche se ne scopriremo sicuramente di più durante la conferenza di Colonia del 20 Agosto.
Per quanto riguarda prezzi e date di uscita non possiamo dare informazioni affidabili visto che non ce ne sono, tuttavia stando ai vari rumor e alle considerazioni degli esperti del settore, possiamo aspettarci l’uscita di una RTX 2080 subito dopo la presentazione alla Gamescom, con un rollout dei modelli “inferiori” nei mesi successivi. La tabella di marcia dovrebbe essere più o meno questa:
- GeForce RTX 2080: 30 agosto
- GeForce RTX 2070: Fine settembre
- GeForce RTX 2060: Fine ottobre
Il prezzo sarà influenzato dalle caratteristiche finali della scheda, e potrebbe essere addirittura prossimo ai 1000 $, soprattutto se integrerà un nuovo sistema di dissipazione a due/tre ventole. La RTX 2070 che verosimilmente dovrebbe integrare un chip il 20/30% meno potente di quello della sorella maggiore, monterà comunque una memoria GDDR6 con una velocità ridotta, un quantitativo di Gb minore e interfaccia a 192-bit, oltre che un quantitativo di CUDA Core pari a 2560. Il prezzo dovrebbe aggirarsi attorno ai 500-550 $.
L’annuncio imminente della nuova famiglia di VGA da Gaming ha smosso la community e spinto moltissimi esperti e curiosi a documentarsi per scovare informazioni sulla serie 20 Turing. La nuova architettura a 12 nm permetterà al chip di essere più efficiente, più piccolo e di conseguenza di contenere più transistor, in un numero che sembra aggirarsi attorno ai 18.6 miliardi. Con la nuova generazione sono aumentati anche i CUDA core, la velocità di banda e la VRAM che diventa una GDDR6 progettata da Samsung e in grado di garantire performance sufficienti per il ray-tracing, tecnologia che permetterà una renderizzazione foto-realistica degli oggetti. La nuova RTX 2080 verrà ufficialmente presentata iol 20 Agosto a Colonia, e in quell’occasione potrebbero essere annunciati anche i due modelli RTX 2070 e RTX 2060.