Nioh – La Top ten dei boss più memorabili
Il successo di Nioh passa anche per una lista di boss memorabili, molti dei quali ispirati alla cultura popolare nipponica. Scopriamoli insieme!
Il primo Nioh, come abbiamo già avuto modo di appurare nel corso dei precedenti speciali ad esso dedicati, è stato un souls-like molto particolare, per certi versi unico. L’opera di Team Ninja ha saputo dare un’impronta decisamente autoriale a un sotto genere in continua ascesa, sfruttando elementi come uno stile estetico ben preciso e, soprattutto imbastendo un combat system decisamente appagante e sorprendentemente stratificato. Ma non solo. Uno dei punti di forza più evidenti di Nioh è anche la capacità di attingere a piene mani e in modo sapiente da un immaginario affascinante e sterminato come quello della cultura giapponese ma anche quello del folklore del Paese del Sol levante, elementi che finiscono per mescolarsi perfettamente dando vita ad un comparto tematico indivisibile.
Sterminare orde di yokai, i classici “demoni” della cultura giapponese, ma soprattutto affrontare gli splendidi boss che il titolo di Team Ninja propone è un piacere smisurato non soltanto per una questione prettamente ludica ma anche se ne si fa un fattore puramente estetico. Come giù accennato nei precedenti speciali dedicati a Nioh, in vista dell’imminente uscita del secondo capitolo, uno degli aspetti più riusciti del souls-like di Team Ninja e Koei Tecmo è senza dubbio legato, appunto, ai boss, tanti e praticamente tutti quanti splendidi, sia da vedere sia da affrontare. Ve ne accennammo già qualcuno, certo, ma abbiamo deciso di stilare una vera e propria classifica, chiaramente del tutto personale, dei boss a nostro modo di vedere più belli del primo capitolo, in (spasmodica) attesa di scoprire quali sorprese ci regalerà Nioh 2, un vero e proprio prequel che, siamo sicuri, saprà portare avanti con successo la strada intrapresa dal suo predecessore.
10 – Otani Yoshisugu
Ad aprire la difficile classifica, come “fanalino di coda”, troviamo Otani Yoshisugu, personaggio storico presumibilmente attivo nel corso proprio nel Periodo Sengoku. Fluttuante a mezz’aria e munito di due splendide katane, che fa volteggiare con classe con una velocità impressionante, il famoso guerriero, rivisitato chiaramente in salsa videoludica con annessi poteri elementali, rappresenta uno degli scontri più entusiasmanti del gioco, seppur oggettivamente non annoverabili tra quelli più ostici. Sul piano estetico, però, è senza dubbio uno dei boss più affascinanti di tutto l’universo di Nioh.
9 – Date Shigezane
Altro personaggio pescato direttamente dalla cultura nipponica relativa all’Epoca Sengoku da Nioh è Date Shigezane, uno dei guerrieri più forti mai esistiti. Conosciuto come uno dei “Tre grandi uomini del Clan Date”, partecipò realmente all’assedio del Castello di Osaka, evento narrato (chiaramente rivisitato) all’interno proprio dell’opera di Team Ninja da vero protagonista. La sua rivisitazione è una delle più belle, poiché l’uomo appare totalmente reda delle pietre spirito, consumato da un’energia sovrumana che ne ha trasformato non solo il corpo, ma anche e soprattutto la mente. E poi, in termini più tecnici, risulta uno dei boss più ostici da buttar giù di tutto il primo capitolo, arrivato all’interno della produzione come parte del primo DLC rilasciato da Koei Tecmo nei mesi successivi al lancio del gioco.
8 – Hino-Enma
Descrivere il rapporto del sottoscritto col boss in questione è davvero molto difficile in particolare per evitare di finire rapidamente nello sfociare in imprecazioni e insulti vari. Da grande appassionato del genere in questione, infatti, chi vi scrive si fiondò rapidamente a provare le varie demo rilasciate da Team Ninja prima della release del gioco, tracui una che permetteva proprio di prendere familiarità con la temibile e bellissima Hino-Emma. Vuoi anche perché situata nelle fasi iniziali del gioco, ella rappresenta probabilmente uno dei boss più ostici di tutto il gioco e sicuramente uno dei più belli da vedere. Rappresentata come una donna dalle fattezze più che sensuali e allo stesso tempo inquietanti, risulta uno dei primi veri e propri scogli più ardui da superare, nonché uno yokai speciale dotato di un moveset variegato e di una carica stilistica impressionante. Attenzione, dunque, a non lasciarvi sedurre dal suo fascino: potrebbe essere l’ultima cosa che farete nella vostra vita, videoludica, ovviamente.
7 – Nue
Abbandonando per la prima volta i boss “umanoidi”, ci troviamo di fronte alla prima vera e propria creatura sovrumana nel senso stretto della parola: il Nue. Anch’esso figlio della cultura folkloristica giapponese, il Nue è una creatura mitologica assimilabile alla Chimera, il cui corpo è infatti composto da parti diverse di animali diversi. La sua apparizione nel gioco, anch’essa nelle fasi iniziali, è però diversa da quella di Hino-Enma. Nue, infatti, non è esattamente un avversario così spaventosamente ostico da tirar giù, seppur i suoi attacchi elettrici siano in grado di uccidere con molta rapidità se be assestati, ma compensa il tutto con una veste estetica semplicemente incredibile. Sin dalla primissima cut-scene che apre un po’ le danze all’imminente scontro è infatti facile rimanere estasiati dalla bellezza del boss, le cui diramazioni demoniache figlie della rivisitazione adoperata in Nioh risultano una delle scelte stilistiche più apprezzate della produzione.
6 – Oda Nobunaga
Alzi la mano chi non abbia mai sentito, anche soltanto una volta nella vita, il nome di Oda Nobunaga, uno dei personaggi storici più famosi del panorama culturale nipponico. Il buon Nobunaga, oltre ad essere un volto noto della cultura in generale del Paese del Sol Levante, è anche un personaggio ricorrente, “sfruttato” spesso anche in altre iterazioni non soltanto videoludiche ma anche negli anime e manga giapponesi e non solo. In Nioh egli viene mostrato come un guerriero agile, scattante, che fa della katana la sua bocca da fuoco, con la quale schiaccia il giocatore con ferocia e stile. La sua boss-fight è una vera e propria danza continua, senza sosta, il cui epilogo rappresenta la degna conclusione di quanto visto fino a quel momento all’interno del titolo di Team Ninja.
5 – Maria
Bella, leggiadra nei movimenti del corpo e dello sguardo, impenetrabile e spaventosamente letale: questa è Maria, colei che agisce nell’ombra e che riveste un ruolo ben più importante di quanto ci si potrebbe aspettare. La sua vicinanza con la famiglia Date è uno dei punti focali a livello politico della storia, ma le sue azioni sono spinte anche da altri fattori. Ella infatti è pericolosamente interessata alle pietre spirito e si rende protagonista di una macchinazione continua ai danni delle più alte cariche presenti nel gioco, con lo scopo ultimo di fare, semplicemente, i propri interessi. Lo scontro con la splendida guerriera dai capelli dorati è senza dubbio uno dei più belli di tutto Nioh e sicuramente uno degli elementi più preziosi aggiunti nel corso del tempo tramite DLC.
4 – Umi-Bozu
Di questo particolare boss vi abbiamo già accennato nel corso degli speciali precedenti. L’Umi-Bozu, oltre ad essere uno degli avversari più ostici da tirar giù in senso strettamente ludico, è una creatura incredibilmente affascinante e soprattutto perfettamente caratterizzata. In Nioh, infatti, esso viene dipinto come una sorta di massa informe che infesta le acque, scagliando pezzi di legno contro il povero William non appena il giocatore ingaggia la battaglia. Questa è di fatto una rappresentazione quasi perfetta della credenza popolare, secondo la quale l’Umi-Bozu è appunto uno spirito maligno, che infesta le acque e provoca la distruzione delle navi, le quali vengono lasciate affondare proprio dall’energia malefica dello spirito.
3 – Volpe a Nove Code
Il gradino più basso del nostro podio va a quello che potremmo definire il “vero” boss finale del gioco, trattandosi dell’ultimo nemico da sconfiggere nell’ultimo DLC distribuito. La storia della creatura, grazie anche ad opere come Naruto, non ha bisogno di presentazioni. La Volpe a Nove Code è infatti uno degli spiriti più cari e famosi della cultura folkloristica nipponica e in Nioh trova il suo spazio, attraverso una boss-fight spettacolare e spietata. Quale modo migliore per concludere un lungo viaggio nei meandri dell’immaginario smisurato del Giappone feudale se non quello di affrontare un simile boss?
2 – Yuki-Onna
Nella cultura popolare giapponese, venivano identificate col nome di Yuki-Onna le cosiddette “donne delle nevi”, degli spiriti dalle sembianze di giovani donne, le quali sfruttavano il proprio splendido aspetto per adescare e successivamente uccidere i viandanti. Esse sono infatti raffigurate come delle donne bellissime e pallide, probabilmente spiriti vendicativi di una donna morta assiderata, e proprio il soffio glaciale è la loro arma principale. Anche in Nioh questa rappresentazione avviene in modo sublime, con il boss che si presenta proprio sotto le sembianze di una donna stupenda e letale. Yuki-Onna è appunto uno dei boss più ostici del primo Nioh, capace di uccidere con pochi colpi legati proprio al ghiaccio, elemento caratteristico anche in gioco. Anche se ci abbiamo impiegato settimane intere per sconfiggerla, il ricordo dei vari scontri in sua compagnia è ancora tra i momenti più memorabili del nostro in viaggio in compagnia dell’opera di Team Ninja.
1 – Tachibana Muneshige
Dopo aver passato almeno una decina di giorni in sua “compagnia”, nel secondo incontro in cui il boss appariva leggermente (per usare un gigantesco eufemismo) più forte di quello precedente, ci siamo praticamente innamorati del personaggio in questione. Vi facciamo uno spoiler bello grosso: poi diventerà un prezioso alleato per alcune missioni e sarà incredibilmente bello viaggiare in sua compagnia e della sua spettacolare e letale katana, all’occorrenza potenziata con degli innati poteri elettrici. Tachibana Muneshige è stato anch’egli una figura realmente vissuta e importante della storia nipponica, un guerriero formidabile così come viene mostrato nel gioco, e proprio il grande attaccamento al credo e alle armi che lo contraddistingue è l’elemento più eloquente di quanta bontà creativa ci sia dietro alla sua creazione. Tachibana-san è un ricordo dolce e allo stesso tempo amaro legato a Nioh, ma è senza dubbio il più vivo legato alle nostre avventure in compagnia del buon vecchio William durante l’assedio di Osaka.
Con questo si conclude la nostra personale classifica di quelli che consideriamo i migliori boss di Nioh e siamo certi che ognuno degli estimatori del titolo avrà una sua personale opinione in merito. Non esitate quindi a farci scoprire la vostra personale classifica.