Nioh 2 – Cosa ci aspettiamo dal secondo capitolo
In attesa dell'imminente arrivo del souls like targato Koei Tecmo e Team Ninja, abbiamo provato a fare una lista delle feature che più attendiamo dal "pre-sequel" della saga.
Il prossimo 13 marzo, giorno in cui Nioh 2 uscirà ufficialmente sul mercato, si avvicina in modo sempre più inesorabile e ovviamente, l’attesa dei fan del brand e del genere souls-like in generale si fa sempre più spasmodica. Forti di un primo capitolo che ha saputo raccogliere consensi da tutte le parti, sia quelli degli addetti stampa sia e soprattutto quelli del pubblico, Koei Tecmo e Team Ninja hanno confezionato un secondo capitolo che dopo le prime prove sul campo ha saputo manifestare tutta l’intenzione delle software house di portare avanti una strada ben precisa e delineata.
Sull’altare della continuità gli sviluppatori hanno cercato un giusto equilibrio tra l’innovazione e la continuità, un equilibrio ricercato, per certi versi doveroso, che potrebbe magari non piacere a tutti ma che in tutta onestà sembra funzionare alla grande.
I primi contatti col gioco, di cui arriverà una demo finale nel corso dei prossimi giorni, hanno lasciato trasparire tutta la bontà che avvolge la produzione i cui cardini rimangono – ancora una volta – il gameplay e in particolare un tasso di sfida sempre più elevato, capace di mettere in ginocchio anche il più hardcore dei giocatori. Insomma, di buoni motivi per attendere con grande ansia l’arrivo di Nioh 2 ce ne sono veramente tanti. Per questo motivo abbiamo provato a riassumere i punti più importanti di quello che sarà il “pre-sequel” del brand o, per essere più precisi, quelle particolarità che ci piacerebbe ritrovare in questa nuova incarnazione di quello che, a tutt’oggi, è probabilmente uno dei migliori esponenti di un sottogenere in continua ascesa.
Innovazione senza rivoluzione
Come abbiamo già ripetuto più volte, la missione del team di sviluppo è risultata abbastanza chiara sin dalle primissime battute: migliorare, o comunque tentare di farlo, quegli aspetti già più che riusciti del primo capitolo, portando così avanti un’opera di perfezionamento di una formula già più che valida. Da grandi appassionati dell’opera chiaramente, non potremmo che apprezzare questa scelta, seppur con le dovute premesse.
Sia chiaro, trovare una versione migliorata e perfezionata di un titolo sul quale chi vi scrive ha trascorso oltre 300 ore di gioco non è esattamente un male, ma ci piacerebbe comunque qualcosa di nuovo, meccaniche innovative, non per forza di cose rivoluzionarie, ma che possano in qualche modo portare una ventata di novità all’interno della serie. Per fortuna, dopo i primi contatti, ci siamo accorti che questa eventualità è già in qualche modo una piccola realtà: uno skill tree più curato e stratificato, la possibilità di creare il personaggio con cui giocare, le nuove armi e alcune nuove dinamiche di gioco sono un biglietto da visita già più che promettente. Che le novità non siano finite qui? Noi ci speriamo, ma già così ci sentiamo di essere molto fiduciosi!
Una trama coerente a livello storico
Il primo Nioh, seppur senza mai risultare memorabile dal punto di vista narrativo, ha saputo portare su schermo una trama complessivamente molto accattivante, le cui fortune si legano fortemente alla creazione di un’ecosistema equilibrato e funzionale. Unire realtà storica al folklore locale, aggiungendo a questo degli elementi chiaramente rivisitati in salsa ludica in modo sempre bilanciato e mai banale, ha fatto sì che Nioh sia, nonostante la trama non fosse esattamente il punto di forza della produzione, un titolo molto interessante anche sul piano tematico.
Arrivati ai titoli di coda però, è chiaro come la storia di William sia completa, una storia che ha saputo chiudere tutte le faccende in sospeso (o quasi), sapendo arrivare da un punto a a un punto b, nonostante le tante deviazioni, in modo abbastanza coerente e sopratutto funzionante. Per tal motivo, quando abbiamo scoperto che Nioh 2 sarà a tutti gli effetti un prequel del primo capitolo della serie abbiamo tirato un sospiro di sollievo, ma allo stesso tempo ci siamo subito messi a scervellarci. In che modo il tutto verrà strutturato? La “nuova” storia, che tra le altre cose non parte da un personaggio preciso, ha dunque potenzialmente delle diramazioni più libere e promette certamente ottime cose per il futuro, ma la nostra curiosità è ormai già alle stelle. Scoprire in che modo il fattore storico verrà ritualizzato è una delle cose più affascinanti del nuovo titolo di Team Ninja, e siamo sinceramente in trepidante attesa di scoprire come tutto questo prenderà forma. Per fortuna non dovremo attendere ancora molto!
La stessa qualità dei boss
Lo abbiamo già detto in altra sede, ma se dovessimo trovare un solo motivo per provare a spiegare il successo di Nioh penseremmo subito a una cosa in particolare: i boss. La qualità di quest’ultimi, in Nioh, è indubbiamente altissima, sia sul profilo estetico sia quello ludico, ma non soltanto. Molti di essi provenivano da, ancora una volta, una perfetta combinazione di realtà e creatività, con un risultato finale sinceramente esplosivo.
Per tal motivo, l’arrivo di questo secondo capitolo ci ha subito messo di fronte a un’importante punto di domanda: quali boss affronteremo in questo prequel? Quali avversari si porranno sulla strada del nostro alter ego e, soprattutto, saranno all’altezza di quelli del primo – memorabile – capitolo? La risposta, stando ai primi contatti con il secondo capitolo della serie, in arrivo il prossimo 13 marzo, è per ora molto promettente. I (pochi) boss intravisti sembrano avere tutte le carte in regola per mantenere alta l’asticella qualitativa e noi, chiaramente, non vediamo l’ora di poterlo verificare sul campo.
Un level design più “evoluto”
Se proprio dovessimo trovare un difetto nella quasi perfetta macchina creata da Team Ninja esso, probabilmente, sarebbe identificabile in un level design non sempre all’altezza della situazione. Seppur ispiratissime sul piano estetico e dell’immaginario, le mappe di Nioh non hanno mai fatto gridare al miracolo, esponendosi in molti casi anche in una sorta di riciclo vistoso e fastidioso. Ma non soltanto: in linea generale, l’esplorazione, decisamente remunerativa in termini di loot, non è quasi mai risultata interessante in termini pratici, funestata da una conformazione delle mappe quasi mai veramente ben congegnata e stratificata.
Da un buon souls-like, lo sappiamo, ci si aspetta sempre una buona articolazione delle mappe di gioco, cosa che nel primo Nioh non possiamo dire di aver visto. E, pur sapendo che probabilmente la situazione non cambierà con questo nuovo capitolo della serie, la speranza di ritrovare un qualcosa di diverso è senza dubbio una delle cose che più vorremmo vedere in Nioh 2. Sarà così?
Livello di sfida elevato, ma non punitivo
Il primo Nioh ha vissuto di momenti alterni se si analizza il livello di sfida generale, non sempre a fuoco e coerente. Pur avendo amato alla follia ogni singola sfida che il gioco ci ha parato davanti siamo costretti a mettere da parte il nostro amore per il titolo e ammettere che non sempre il livello di sfida fosse coerente. Molti nemici, infatti, erano letteralmente pervasi da una forza sovrumana e da un’aggressività spaventosa, rendendo quasi impossibile ogni singolo contatto.
Pur con un personaggio sovralivellato, infatti, ci siamo ritrovati costretti a morire e morire in continuazione sotto i colpi di avversari eccessivamente forti, a tratti frustranti, capaci di rovinare, in parte, alcune sequenze del gioco. E, in sincerità, ci sentiamo di sbilanciarci sul fatto che alcuni boss del secondo capitolo, quelli affrontati nel corso delle demo, ci sono sembrati in parte ancora caratterizzati da questa particolarità.
Di conseguenza, non vediamo letteralmente l’ora di scoprire se questo aspetto non esattamente riuscitissimo sia stato in qualche modo limato e limitato. Ma, in fin dei conti, Nioh ci piace anche per questo. No?
In ogni caso, comunque, siamo pronti a scommettere che Nioh 2 sarà un titolo imponente, tremendamente punitivo e artisticamente ispirato e variegato. Per fortuna, per scoprire cosa Team Ninja ha preparato per noi, non dovremmo attendere ancora molto. Il 13 marzo è letteralmente alle porte e noi stiamo già smussando le nostre armi migliori.